22 Marzo 2018, 19:25:48 | Commento scritto da belvas | | |
Riletto con grande soddisfazione. Opera matura di Lem, che già aveva affrontato il tema della incomunicabilità con l'alieno, senza raggiungere queste vette- La descrizione del pianeta inspiegabile e dell'alieno veramente originale e direi insuperabile. Consigliato a tutti. Tempo non sprecato |
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25 Marzo 2017, 12:18:49 | Commento scritto da fabri | | |
Stupendo! |
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06 Luglio 2016, 10:58:10 | Commento scritto da adso | | |
La seppur interessante postfazione di Cataluccio(ed.Sellerio)risulta,di fatto,superflua alla comprensione delle tematiche presenti nel romanzo di Lem,in quanto già chiaramente esposte dall'autore.Mi riferisco,in particolar modo,alla umana difficoltà di riuscire ad affrancarsi da preconcetti e schemi teorici che,di fatto,impediscono di avere una visuale distaccata ed obiettiva di fenomeni estranei alla nostre esperienze quotidiane.L'autoremi sembra abbia inoltre voluto sottolineare come il rovesciamento logico di causa-effetto(anteponendo quest'ultimo alla prima),induca a voler considerare un fenomeno come qualcosa di conosciuto,solo per il fatto che assiglia a qualcosa che già conosciamo(un liquido giallo non é necessariamente birra:potrebbe essere cedrata.Lo stesso dicasi per i visitatori).Un altro tema centrale é quello,forse il più profondo,di voler cercare a tutti i costi una forma di vita aliena(ma in base a come noi la intendiamo,la vita)senza essere riusciti prima,però,a conoscere,davvero,noi stessi.Ossia non si possono travalicare i limiti esterni se non si é riusciti,prima,a superare quelli interiori.Un altro tema toccato da Lem é quello dell'amore oltre la vita che dona una nota romantica a tutta la storia.Non manca,poi,una feroce critica che l'autore rivolge alla comunità scientifica che sembra interessata,più che alla ricerca di una possibile verità,alla ricerca fine a sé stessa,tramite la produzione sterminata di teorie che traggono origine dalle speculazioni più assurde,col rischio che la scienza,oltre che a trincerarsi al loro interno,tenda ad assomigliare sempre più alla peggiore delle sue aberrazioni:la religione.Non credo di aver detto tutto quello che avrei voluto,ma un'ultima cosa mi sento di aggiungerla:questo romanzo é un capolavoro.P.S.Leggete l'edizione Sellerio ed evitate quello scempio proposto dalla più ignobile tra le case editrici:parlo,ovviamente,della mondadori |
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13 Maggio 2016, 00:24:04 | Commento scritto da ovidio80 | | |
Il libro è scritto molto bene, anche se in alcuni punti è un pò filosofeggiante o verboso, soprattutto nelle parti della descrizione degli artefatti-strutture di Solaris. Il libro ha creato in me la stessa fascinazione che ho avuto quando lessi, anni fa, Incontro con Rama di Clarke. Mi piace molto l'aspetto che in un primo contatto con qualcosa di intelligente, non vuol dire, necessariamente, che di essa ne comprendiamo tutto. Consiglio l'edizione Sellerio, che è stata tradotta direttamente dal Polacco, al contrario di tutte le edizioni Mondadori. |
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09 Dicembre 2013, 21:45:23 | Commento scritto da MILES VORKOSIGAN | | |
Ho iniziato questo libro ieri sera, sono le 21.36 l'ho appena finito, capolavoro assoluto, la fantascienza mi ha sempre affascinato, ma nel mio limite fino a che non ho scoperto il forum di uraniamania, la intendevo con battaglie cosmiche e raggi gamma. Da quando ho iniziato a leggere assiduamente, mi sono imbattuto poche volte in temi riguardanti la conoscenza degli aspetti più profondi dell'io, dell'introspezione umana. Con questo libro Lem non solo riscopre la sf tradizionale quella del "contatto" , ma attraverso questo chiamiamolo filone della narrativa, riscopre l'identità dell'uomo e i suoi dubbi sul grande mistero della coscienza e della vita e da cosa essa è stata generata. Credo che molti forumisti che mi hanno preceduto nei commenti abbiano ragione soprattutto di una cosa, questo romanzo deve essere assolutamente letto. |
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22 Maggio 2013, 18:45:26 | Commento scritto da nickel | | |
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06 Febbraio 2013, 11:50:55 | Commento scritto da Arne Saknussemm | | |
"Solaris" è sicuramente un romanzo originale e forse unico nel suo genere. L'entità aliena creata da Lem è affascinante e potrebbe aprire le porte a tutta una serie di riflessioni su ciò che è la vita, su cosa potremmo trovare (e forse non sapremmo cercare) in altri pianeti, in lontane galassie. Offre spunto per numerose riflessioni filosofiche, psicologiche, religiose che Lem espone in maniera brillante e mai noiosa. Nonostante gli argomenti trattati non siano certo "semplici", il romanzo è scorrevole e si legge con piacere. Al contrario ho trovato molto pesanti le parti relative al protagonista ed alla sua "creazione f." ed al rapporto tra il protagonista ed i suoi 2 colleghi. La cosa che mi ha colpito di più è proprio il rapporto che ci potrebbe essere tra l'uomo ed una forma di vita ALIENA (in tutti i sensi) assolutamente incomprensibile. In che modo potrebbe avvenire il "contatto"? Belle anche le parti narrate attraverso lettere e manoscritti ritrovati. Bello, ma non è certo il capolavoro che mi aspettavo di leggere. Al di là di qualche bella idea e di qualche interessante spunto di riflessione, il romanzo non mi ha intrigato più di tanto. Tanto interessante la dissertazione quanto sconclusionata la trama ed abbozzata la storia che non mi ha assolutamente soddisfatto. |
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12 Gennaio 2013, 16:42:28 | Commento scritto da npano | | |
Immenso, disturbante, denso, assolutamente logico
Che fantascienza !!!! |
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05 Aprile 2011, 18:47:15 | Commento scritto da PabloE | | |
Concordo con DarkHorseman.
Durante e dopo la lettura non mi sono mai sentito pienamente soddisfatto. Troppo filosofeggiante per i miei gusti (o letto in un periodo sbagliato?), le idee sono accattivanti, il personaggio principale ha dietro una storia buona, ma tutte quelle descrizioni delle strane costruzioni architettoniche mi hanno reso la lettura più pesante. Se fosse stato un po' più concreto, probabilmente l'avrei apprezzato molto di più. |
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26 Novembre 2009, 07:37:10 | Commento scritto da martina81 | | |
Senza parole. Capolavoro assoluto |
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03 Marzo 2009, 12:56:18 | Commento scritto da maxpullo | | |
Di libri così belli intensi ce ne sono davvero pochi. Ricco, ricchissimo, a tratti è quasi più che un romanzo di fantascienza ed assomiglia molto ad un trattato di filosofia che indaghi sul mistero dell'autocoscienza e del rapporto dell'uomo con la sua identità ed i fantasmi inconsci che si agitano nella sua mente. Assolutamente originale e profonda l'idea di fondo del romanzo: questo oceano protoplasmatico concepito come un organismo vivente, in grado di pensare e di creare forme ed immagini traendole dalla mente di chi lo osserva, merita senza ombra di dubbio un posto di rilievo tra le "creature" mai immaginate nella fantascienza di tutti i tempi; una creatura così inconcepibilmente aliena da non essere neanche lontanamente assimilabile agli ordini di vita cui l'evoluzione terrestre ci ha abituato, eppure anche così straordinariamente reale, così ben descritta e così empatica, da risultare perfettamente plausibile e vera. Definiamo "classico" un romanzo intramontabile, in grado di dare sensazioni e trasmettere emozioni sempre e comunque ad ogni cambio generazionale, un libro, insomma, per cui il trascorrere del tempo non intacca il suo fascino; ebbene, in questo senso "Solaris" è un vero classico, un capolavoro che si può apprezzare tanto per la capacità di Lem di farti "vedere" questo sconfinato misterioso oceano e di farti vivere l'emozione delle sue incomprensibili, plastiche e misteriose creazioni, quanto per le domande e gli interrogativi che esso pone e volutamente non risolve, interrogativi che esplorano il rapporto tra l'uomo, il suo pensiero e la sua idea di divinità. Se una critica può esser mossa a questo libro, è solo quella che in alcuni punti la lettura può risultare noiosa o faticosa: le descrizioni della "solaristica", la scienza che gli uomini hanno dedicato allo studio del pianeta e del suo abitante, sono piuttosto lunghe (per questo motivo, sono state praticamente, quasi del tutto, omesse nelle riduzioni cinematografiche del romanzo), anche se di contro risultano indispensabili per approfondire la conoscienza con questo ambiente alieno e funzionali a creare quell'atmosfera di mistero e di incapacità della scienza umana di arrivare ad una definitiva comprensione della mente di questa "creatura". Possiamo limitarci ad ammirare le geometriche costruzioni che l'oceano di Solaris produce sulla sua superficie, possiamo stupirci ed emozionarci quando queste forme sembrano, in qualche modo, imitare quelle che l'oceano si trova di fronte, possiamo interrogarci sugli "scopi" di questa straordinaria creatura oppure ancora soffermarci a riflettere sulle implicazioni di questo straordinario "incontro", oppure, infine, speculare sulla velata critica della scienza umana, incapace di affrontare il dilemma dell'inconoscibile e dell'incomprensibile e di riuscire solo ad accumulare una mole spaventosa di dati inutili ed inconcludenti; possiamo certamente fare tutto questo assieme, ma sicuramente non possiamo non ammirare il genio che è riuscito a produrre questo capolavoro immortale. |
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10 Settembre 2008, 21:38:36 | Commento scritto da Paolo-42 | | |
Confermo i commenti degli altri.... |
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29 Aprile 2007, 14:04:31 | Commento scritto da loojoo | | |
Di non facile lettura, qui Lem riesce, in molte parti, a mantenere alto il livello di astrazione, specie nelle descrizioni dell'intelligenza aliena. Magistrale. |
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29 Aprile 2007, 13:00:42 | Commento scritto da grifone58 | | |
Mi unisco al coro dei consensi, sicuramente un romanzo OK |
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29 Aprile 2007, 12:55:22 | Commento scritto da lolinhozzo | | |
Mi riesce molto difficile esprimere delle valutazioni e allo stesso tempo argomentarle in uno spazio angusto come questo, in particolare per un libro come questo, e senza fare riferimenti al contenuto. Quindi mi limito a dire che esiste la letteratura di genere, ed esiste la letteratura punto e basta. "Solaris" è letteratura punto e basta. E se dovessi fare un elenco dei 20-30 romanzi che TUTTI dovrebbero leggere, ci metterei anche questo. |
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26 Aprile 2007, 09:09:53 | Commento scritto da Cybermax | | |
Ogni tanto un bel libro. L'uomo fa i conti sempre e solo con se stesso!! Dovunque sia! Ottimo. |
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12 Febbraio 2007, 09:10:02 | Commento scritto da rammstein | | |
Un romanzo di fantascienza scritto che usa la fantascienza per raccontare altro. Centro del racconto è il rapporto dell'uomo con sé stesso e con altre entità. Molto efficace in tutte le sue parti, dalle descrizioni degli ambienti sul pianeta Solaris, alle ricerche fatte su di esso, ai conflitti interiori dei personaggi. Molto utile, anche se breve, la nota critica di R. Valla alla fine. |
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08 Maggio 2006, 19:14:57 | Commento scritto da cat | | |
Unico.Affascinante. Da leggere con grande attenzione e pazienza. |
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05 Maggio 2006, 02:03:11 | Commento scritto da pegolo2003 | | |
Romanzo molto introspettivo nello stile di Lem,lento si,ma affascinante.A mio avviso un ottimo libro. |
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30 Dicembre 2005, 12:11:31 | Commento scritto da Stormbringer | | |
Intelligenza aliena molto interessante, semina il terrore, è stato di spunto anche per un film. |
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21 Giugno 2005, 10:34:25 | Commento scritto da attiliosfunel | | |
Me lo ricordavo da 8 e mezzo, però quando ho provato a rileggerlo mi sono bloccato. Certo, è vero che l'avevo già letto e avevo appena visto il nuovo film, però... forse troppo lenta la prosa di Lem se uno non è motivato dal desiderio di andare avanti per vdere cosa accade. ??? Però le emozioni della prima lettura valgono un voto eccellente. |
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27 Aprile 2005, 00:56:47 | Commento scritto da Longfang | | |
Un libro che tutti dovrebbero leggere. Interrogativo e illuminante al tempo stesso. Una delle più belle (a mio parere) rappresentazioni di Intelligenze aliene, che esulano dallo standard (a volte molto basso). |
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