Inizio francamente abbastanza noioso, con un Kerrick (il salvatore dell'umanità dal cataclisma dell'invasione Yilanè nel primo romanzo) ridotto a ombra di se stesso e confuso, che abbandona moglie e figlio... senza che se ne capisca bene il perché, nemmeno a crisi personale risolta. La noia continua fino all'apparizione, all'incirca a metà dell'opera, della protagonista più divertente del romanzo, la scienziata Yilanè Ambalasi. Spassosissimo il caustico sarcasmo con cui tratta Enge e le sue accolite (da non sottovalutare la divertente presa in giro di CERTE religioni da parte di Harrison). Il romanzo per il resto prosegue veloce, con gli stessi protagonisti e più o meno le stesse vicende del primo: francamente non si capisce come sia possibile che Vaintè trovi, ogni volta, appoggio e supporto per le sue deliranti imprese in così poche pagine! Inoltre la sua nuova (ovviamente fallimentare) offensiva viene descritta in poche, sparute pagine che danno un'idea di fretta. Poco credibile anche la facilità con cui Kerrick invade un'intera isola Yilanè e risolve un problema mondiale con facilità quasi irrisoria.
Ma a parte queste piccole pecche, il romanzo si fa leggere e anzi aggiunge nuovi dettagli a un universo parallelo già molto curato e interessante (ma a me piacciono i dinosauri, e forse sono un po' di parte). |
