30 Luglio 2023, 22:36:04 | Commento scritto da capricorno52 |
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Romanzo conclusivo del ciclo “Technic History Dominic Flandry”. Ho sempre amato questo ciclo, tutti i racconti hanno un buon ritmo , mai, mi sono annoiato durante la lettura , che è sempre risultata scorrevole , grazie ad una prosa, leggera frizzante , e, ben bilanciata fra dialoghi e descrizioni. Questo romanzo è leggermente diverso dai precedenti , intanto Dominc Flandry non è il protagonista , appare in poche pagine dove viene fatto prigioniero dai congiurati , ma è parecchio citato in tutto il libro. Il romanzo stesso è meno incentrato sull’ azione e rispetto agli altri romanzi concede qualche pagina in piu’ all’ ambientazione attraverso buone descrizioni della natura dei pianeti extraterrestri Imhotep e Dedalo , ma a differeza degli altri romanzi della saga , soprattutto si concentra sull’ approfondimento psicologico e caratteriale della figlia Diana Crowfeather e del tigrino Targovi. L’intreccio della trama è il solito ben collaudato Flandry una sorta di 007 spaziale , che affronta le innumerevoli missioni di "spionaggio" su mondi e situazioni diverse , sempre con dedizione e pragmatismo , e quando tutto sembra perduto viene in aiuto un colpo di scena. Nella trama vi è spazio anche per personaggi minori come il wodenita Francis Xavier Axor , un cristiano in formato centauro che vaga per la galassia alla ricerca di reliquie. Nel racconto non dobbiamo cercare complesse introspezioni psicologiche , idee originali sul futuro , tecnologia da cyberpunk , la spiegazione di misteriosi eventi naturali, ma la pura e semplice avventura un poco ingenua ma ben scritta e ben ambientata sui mondi del nostro universo , dove i cattivi ,che raramente sono crudeli , a volte sono solo stupidi , sono da una parte ed buoni dall' altra. | |||||||
07 Maggio 2020, 16:06:30 | Commento scritto da fabri |
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per l'intero ciclo | |||||||
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