11 Luglio 2011, 09:19:14Commento scritto da mitd
Voto: 5.50
Meno faticoso e lento del primo volume della trilogia, "L'estate di Helliconia" avrebbe necessitato di un buon editing per renderlo più snello. Come nel capitolo precedente, seguiamo le vicende dei protagonisti per poi essere lasciati a bocca asciutta da un finale parzialmente incompleto. Personaggi che sembrano chiave svaniscono senza lasciare traccia.

Alcune trovate sono francamente ridicole (Spoiler):
1) la flotta nemica che dovrebbe conquistare un porto strategico viene distrutta da due giganteschi serpenti marini che compaiono di punto in bianco e altrettanto improvvisamente se ne vanno. (Signor Aldiss... ma ci faccia il piacere!)
2) gli umani di Helliconia, indistinguibili dai terrestri ma senza alcun punto di contatto, sono un caso estremo di evoluzione convergente - anzi, coincidente.
3) due tipi di vertebrati si evolvono simultaneamente sul pianeta Helliconia con metabolismo e struttura degli organi interni radicalmente differenti.

L'impressione è che Aldiss abbia cominciato il ciclo senza sapere esattemente come risolvere i punti critici della narrazione, e una crisi creativa l'abbia condotto a trovare soluzioni insoddisfacenti.

 
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