11 Aprile 2023, 19:11:18Commento scritto da capricorno52
Voto: 9.00
Recensione Le maree di Kithrup Cosmo oro nro 73 David Brin  , 1983, Aprile 2023

Romanzo capolavoro fra i romanzi della saga Uplift di David Brin: Sundiver, Startide Rising e The Uplift War sono tra i più emozionanti e straordinari romanzi di fantascienza mai scritti.
Insieme costituiscono una delle saghe più amate di tutti i tempi. I racconti di Brin sono ambientati in un universo futuro in cui nessuna specie può raggiungere una vera indipendenza senza essere "sollevata" da una razza protettrice. Ma il mistero più grande di tutti rimane irrisolto: chi ha innalzato l'umanità?
La nave da esplorazione terrestre Streaker dopo la scoperta accidentale di proporzioni galattiche del cimitero di cinquanta antiche astronavi ciascuna di dimensioni planetarie,  appartenenti alla prima razza galattica , si è schiantata nel mondo acquatico inesplorato di Kithrup, portando con se i segreti di una delle scoperte più importanti nella storia galattica.
Le altre razze accorrono sul posto per impadronirsi dei segreti.
I sopravvissuti , una manciata di umani e delfini che compone l'equipaggio  combatte una ribellione armata e un pianeta ostile per salvaguardare il suo segreto: il destino dei Progenitori, la leggendaria Prima Razza che ha seminato la saggezza nelle stelle.
E' un segreto dalle conseguenze politiche esplosive. Tutte le razze hanno le loro leggende sui progenitori e sul loro eventuale ritorno, e la maggior parte , per propri fini,  sono fanatici religiosi che distorcono la realtà o alterano crudelmente la genetica delle loro razze subordinate con effetti atroci pur di mantenere il potere derivato dalla loro presunta primogenitura.
Il conflitto è inevitabile e si formano e si disfano alleanze , la Terra e le sue colonie è assediata,  interi eserciti si combattono nei dintorni e nel sistema di Kithrup cercando nello stesso tempo la Streaker ed il povero e sventurato equipaggio di umani e delfini.
Un romanzo epico con tanto di strofe poetiche (Haiku) interpretate di volta in volta da umani e delfini che narrano della difficile lotta per la sopravvivenza, dell’amore e delle azioni per la liberazione dell’ equipaggio.
Un romanzo ambientato per lo piu’ sul fondo marino di Kithrup. Contribuiscono a rendere questo libro degno di nota, le numerose razze aliene feroci ed affascinanti che contraltano con delfini simpatici ed umani empatici , ed, un paio di ben curati misteri legati alla struttura del pianeta.
 
17 Luglio 2018, 11:19:39Commento scritto da Pio III
Voto: 7.00
Affascinate è la costruzione delle Cinque Galassie, con le numerose razze così come sono state delineate nella loro specificità e nei i rapporti politici e culturali tra loro: nonostante la palese alterità, così umane.
L'intreccio è complesso ma permette comunque che la narrazione scorra sciolta. Forse l'inserimento della razza sotto la crosta di Kithrup mi sembra essere incompleto. Permette di sviluppare il tema del pianeta vivente e il giallo dell'isolamento dello stesso, ma rimane sempre in sottotraccia e si sfilaccia, perdendo di importanza, nelle vicende conclusive del romanzo.
I personaggi somigliano a quelli delle serie tv, dalla presentazione iniziale, conoscono più a fondo man mano che le vicende si evolvono fino alla conclusione, ma sono piuttosto statici e stereotipati. Molto probabilmente si tratta di una scelta forzata perché la narrazione di un romanzo con molti protagonisti possa procedere senza troppi intoppi...
Inoltre l'autore si compiace forse un po' troppo dei continui inserti poetici che, sì, costituiscono il tratto originale della comunicazione dei delfini, ma che a mio modestissimo parere dovrebbe rimanere a livello strumentale (comunicativo, appunto). Brin non ha le qualità di Lem, che in "Solaris" raggiunge vette di liricità inusitate senza l'ausilio di alcun verso; le sue sono quelle che gli permettono di creare un universo di una complessità e organicità tale da rivaleggiare con in più grandi scrittori di fantascienza.
 
28 Dicembre 2016, 22:32:00Commento scritto da mitd
Voto: 9.00
Non posso che condividere e sottoscrivere i commenti di Maxpullo e di Ender. Romanzo ricco, articolato, pieno di sfumature, con personaggi caratterizzati magistralmente e l'affresco di una civiltà galattica senza eguali per complessità, profondità, contraddizioni culturali e implicazioni sociologiche. E come se tutto ciò non bastasse, è anche raffinato dal punto di vista letterario, per scrittura e costruzione. Davvero un capolavoro.
 
03 Marzo 2015, 19:10:17Commento scritto da antosimov
Voto: 7.00
Tantissimi personaggi (forse troppi) complicata la lettura perché è difficile immedesimarsi nei delfini.
Se non ci fosse stata la prima pagina con l'elenco dei personaggi avrei dovuto crearla da me.
Per il resto è un buon romanzo, ma niente di più.
 
10 Giugno 2013, 03:41:48Commento scritto da mxg
Voto: 8.50
 
03 Marzo 2013, 21:43:13Commento scritto da npano
Voto: 6.50

Non mi sono ritrovato, fossi stato un delfino forse mi  sarebbe piaciuto di più.
La storia è veramente buona ma lo svolgimento mi ha lasciato perplesso, troppo limitato il raggio di azione spazio temporale, certo originale l'equipaggio misto uomini/delfini/scimpanze ma mi ha reso più difficile la lettura.
Mi era piaciuto di più sundiver.
voto di stima perchè l'affresco galattico è molto interessante.
 
17 Luglio 2012, 17:14:16Commento scritto da maxpullo
Voto: 9.00
Un romanzo si può leggere in tanti modi: si può divorare in una giornata (avendo il tempo di farlo) oppure si può leggere dilazionato a più riprese, leggendo poche pagine per volta; ci si può trovare in un ambiente che favorisce la concentrazione oppure essere spesso interrotti e disturbati; si può leggere, infine, con la mente sgombra oppure con l'assillo e l'ansia di pensieri che distraggono. Al proposito posso dire di aver letto questo romanzo nelle condizioni peggiori possibili, con continue interruzioni, la testa altrove e approfittando di ogni attimo libero per dargli un altro "mozzichetto" e leggere un'altra manciata di pagine... eppure non me ne sono accorto!
La storia era sempre lì vivida nella mia testa, non dovevo faticare a ricordare i personaggi chi erano e cosa avevano fatto, e soprattutto ogni volta aveva il potere di "rapirmi" e di distogliermi dai pensieri.
Solo per questo meriterebbe il premio oscar, ma i pregi di questo romanzo non si fermano qui: ci sono tantissime idee, innovative, geniali, originali e soprattutto ben spiegate: idee che non vengono narrate e descritte in se e per se, ma che traspaiono prepotentemente dalla vicenda e che sono intimamente correlate con essa.
C'è azione, c'è tecnologia, c'è sentimento, c'è pathos, ci sono gli alieni, i buoni, i cattivi e quelli così così... insomma: se non definiamo "capolavoro" un libro come questo non possiamo permetterci di assegnare questo titolo ad alcun altro libro.
L'unico "difetto" che ho riscontrato è dovuto al fatto che l'autore tira spesso in ballo dei flashback relativi ad episodi che sembrano appartenere ad altre storie: ti convinci quindi che la saga sia affetta dal "mal di ciclo" così tipico dell'editoria italiana e che cioè nessuno si sia curato di presentare i romanzi nell'ordine giusto o di tradurre tutti i volumi della saga stessa... e invece poi scopri che non è così e che il mal di ciclo, stavolta, è un "male" creato dall'autore stesso che fa riferimento a storie che non ha mai scritto e che forse medita di scrivere in futuro :-)
Ma questa apparente "lacuna" non lo è affatto: il libro si legge perfettamente come una storia a se stante anche se il finale lascia un po' con il fiato sospeso per l'attesa di conoscere quale sarà il destino dei protagonisti.
Ho scritto tanto, ma potevo limitarmi ad una sola parola: capolavoro
 
24 Marzo 2008, 12:07:45Commento scritto da joker
Voto: 7.50
Concetti grandiosi e geniali intuizioni; ma anche dosi massicce di azione e salvataggi miracolosi che banalizzano un'opera che altrimenti sarebbe stata un capolavoro.
Resta comunque stupefacente il quadro dipinto da Brin, pervaso da una visione ottimistica sul futuro e sulle capacità di un'umanità che si riscatta dagli errori del passato.
Notevole, infine, la critica sociale che traspare nel corso di tutto il libro: l'Autore ripropone questioni ancora irrisolte come l'integrazione dei diversi ed il superamento dei privilegi donati dallo status quo, da opprimenti tradizioni e da miti religiosi. Un inno alla libertà e all'autodetreminazione.
Da leggere.
 
09 Giugno 2006, 14:50:04Commento scritto da ender
Voto: 10.00
Chi poteva immaginare una galassia in mano a degli alieni ecologici? Chi avrebbe potuto concepire una (chiamiamola) etica che propone come paradigma supremo l'educazione accompagnata dallo schiavismo? Come descrivere un comportamento che predica l'uguaglianza dei sophonti (esseri coscienti) a prescindere dall'aspetto fisico e contemporaneamente il razzismo più virulento contro la diversità?
Tutto questo Brin lo ha fatto e messo nero su bianco. Un grande ciclo, un grande autore.
 
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