11 Luglio 2011, 08:57:25Commento scritto da mitd
Voto: 5.50
La trilogia di Helliconia ha vinto il Premio Campbell nel 1983 con il primo volume, "La Primavera...", ed è stata finalista del premio Nebula sia con il primo sia con il terzo, "L'inverno...". Pubblicata dalla Nord nella collana Cosmo Oro, era quindi lecito attendersi un'opera di alta fantascienza. Purtroppo, come insegna il marketing, la soddisfazione del cliente (lettore, in questo caso) dipende dal livello delle aspettative...

Grandissima delusione, quindi. Il ciclo di Helliconia è essenzialmente fantasy che si regge su un'ambientazione astronomica. La fantascienza è una spolverata di zucchero a velo nel caso del primo volume, una glassa sottile nel secondo, uno sciroppo di olio di ricino nel terzo e conclusivo capitolo.

Il primo libro, "La Primavera di Helliconia", è diviso in due parti, tra loro collegate. Per quanto lento e a tratti faticoso, il romanzo si lascia comunque leggere. Tutta la narrazione converge sul finale di ciascun episodio, che però viene liquidato con due misere righe: "... e poi e successo questo e questo". Sembra che ne manchi un pezzo, e invece è proprio questa l'intenzione dell'autore: il pianeta Helliconia è il vero protagonista, e le vicende dei personaggi uno strumento per creare il climax. Perché perdere tempo a sbrogliare la matassa, e dare una degna conclusione?

Un insieme di questioni irrisolte rimanda (invoglia) alla lettura del secondo capitolo. La trappola scatta: dopo 500 pagine, è difficile abbandonare senza aver capito il senso dell'operazione.

 
26 Luglio 2006, 15:19:13Commento scritto da nemesis
Voto: 5.00
Lettura non scorrevole, è lento e in alcuni punti un pò "approssimativo", viene descritta in maniera fantastica la geografia del pianeta Helliconia, ma questo più che avvicinare il lettore alla storia sembra avvicinare il romanzo a National Geographic Channel...mollato dopo 160 pagine senza stimoli...se qualcuno l'ha letto e mi dice che il seguito è migliore potrei anche riprenderne la lettura...
 
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