18 Maggio 2020, 10:27:19 | Commento scritto da and | | |
Altro mega romanzo dark fiction di Mieville, il migliore esponente del genere attualmente in circolazione. Qui l'azione nel mondo del Bas Lag si sposta sul mare, e la narrazione rimane sontuosa e affascinante. |
|
06 Settembre 2011, 18:54:10 | Commento scritto da mitd | | |
Secondo capitolo della trilogia. La fantasia senza freni (nel bene e nel male) di Perdido Street Station viene parzialmente disciplinata: ne guadagna lo svolgimento della trama, meno rutilante ma più coesa. A questo punto, però, dopo due romanzi, mi sembra fuori luogo pretendere da China Miéville qualcosa che abbia un senso davvero compiuto. Non sempre le sottotrame si riannodano... Personaggi e creature aliene appaiono alla bisogna, spesso scomparendo nel nulla quando hanno esaurito la loro funzione contingente... Per tacere della plausibilità di ambientazioni e situazioni... In breve, un romanzo di pura avventura da leggere senza chiedersi troppi perché o come mai. Sul versante stile, Miéville ha chiaramente operato un'autocensura. La prosa è più snella che in "Perdido...", ma sempre bisognosa di un editing deciso. Certo è che quando si illude di spingere sull'acceleratore, esce fuori con certe sbrodolate barocche da orticaria. Monocorde è il clima: tutto è disgustoso, opprimente, oscenamente orrendo. Romanzo scritto con il vocabolario dei sinonimi affianco. Concludendo: è una saga che sarebbe preferibile non iniziare (visti prezzo e lunghezza), ma che con gli opportuni accorgimenti (cioè, saltare le descrizioni dopo le prime cento pagine, tanto è sempre la solita solfa) si può leggere. |
|
04 Ottobre 2009, 13:15:03 | Commento scritto da hedrock17 | | |
Sebbene meno affascinante di Perdido Street Station conferma il talento narrativo di Mieville, l'immaginazione visionaria che rielabora in forma di assoluta originalità temi della tradizione fantasy,la capacità di costruire personaggi strutturati e credibili. |
|