04 Maggio 2020, 13:52:38Commento scritto da Fedmahn Kassad69
Voto: 6.50
Io Nomikos L'Immortale (This Immortal, 1965) è uno dei più famosi romanzi di Roger Zelazny, nonchè vincitore del Premio Hugo nel 1966 ad ex aequo con Dune.
Il romanzo è ambientato in un remoto futuro su un pianeta Terra devastato da un immane conflitto atomico, la Terra è quasi del tutto spopolata e praticamente gestita dai Vegani, una razza aliena che considera il pianeta come una sorta di Parco tematico.
Il protagonista, Conrad Nomikos, uno dei responsabili della gestione di ciò che rimane del pianeta, è incaricato di scortare e proteggere  un illustre esponente Vegano in un giro ispettivo dalle cui risultanze dipenderà la futura sorte del pianeta.
Nomikos, un uomo taciturno ed enigmatico, affascinante malgrado sia menomato e sfigurato e che spesso e volentieri viene identificato con eminenti figure del passato della Terra, dovrà valutare le intenzioni del Vegano circa la sorte del pianeta e decidere se conviene sopprimerlo o invece proteggerlo a tutti i costi, schierandosi, se necessario, anche contro i suoi amici terrestri.
Primo vero romanzo di Zelazny, Io Nomikos L'Immortale contiene già tutti gli elementi che, successivamente, contribuiranno a caratterizzare l'intera opera dell'autore, come l'abbinamento, per i tempi ardito, di tematiche fantascientifiche con costruzioni narrative tipiche della letteratura cosiddetta "alta", l'utilizzo di figure provenienti dalla mitologia greca come nel presente romanzo o da altre mitologie come, per es., quella induista ne Il Signore della Luce.
Personalmente, l'ho trovato un romanzo avventuroso molto gradevole, malgrado fosse eccessivamente frammentario nei capitoli iniziali, ritengo però che avrebbe giovato di maggiore approfondimento, in quanto troppo poco viene riferito dei personaggi, della loro storia, delle loro motivazioni, come anche maggiori dettagli avrebbero giovato al background che risulta, purtroppo, troppo accennato e vago.
Quindi, malgrado questo romanzo contenga scorci letterari di notevole bellezza l'ho trovato eccessivamente breve e non pienamente compiuto.
 
04 Agosto 2011, 14:35:19Commento scritto da maxpullo
Voto: 6.00

Al consueto senso di smarrimento iniziale in cui non riuscivo a capire di cosa si stesse parlando ho contrapposto una ferrea forza di volontà ad andare sino in fondo e la consapevolezza che se tanti illustri predecessori hanno ben giudicato quest'opera avevo il dovere di tentarle tutte almeno per arrivare alla conclusione prima di emettere un giudizio.
Ho così deciso di sorvolare sulla prosa infiocchettata e pomposa di Zelazny, sulle evidentissime lacune di una storia che non ha un inizio o una fine ma solo un inspiegabile "durante" e soprattutto sui personaggi misteriosi e artefatti che si agitano sullo sfondo del nulla più assoluto compiendo azioni apparentemente prive di senso.
E devo ammettere che improvvisamente, appena ho smesso di cercare un nesso logico tra gli eventi descritti e di immaginare ipotesi sulle spiegazioni che l'autore non dava, ho finito per divertirmi: le descrizioni delle orrende creature forgiate dalle mutazioni provocate dalla catastrofe, quelle dei duelli e le immagini delle rovine dell'Egitto e della Grecia sono state davvero magnifiche e per qualche luminosa pagina credo di esser riuscito a scorgere quel volto di Zelazny, tanto apprezzato dai suoi fan, che sinora mi era stato precluso.
Poi purtroppo lo scialbo e deludente finale, con la familiare sensazione che l'autore ti stia prendendo per i fondelli, finisce per rovinare la magia di questa rivelazione ed il libro finisce per essere collocato per sempre tra quelli che possono esser letti senza particolari problemi, ma che se non li si legge non cambia davvero nulla.
 
28 Maggio 2011, 12:09:45Commento scritto da Arne Saknussemm
Voto: 7.00
Vecchia lettura. Riporto il voto che misi al libro dopo averlo letto.

Romanzo senza molte pretese.
Un buon libro di SF avventurosa, una lettura piacevole.
 
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