22 Settembre 2016, 23:57:47Commento scritto da Fantobelix
Voto: 8.50
Un libro densissimo!
Questa l'emozione che sovrasta tutte le altre, nel bene e nel male. Ricco, straripante, epico e davvero intenso, come la vita dei Primi Cento che arrivano sul pianeta e con esso entreranno in modi assolutamente personali in profonda simbiosi.
Complesso, per il numero di personaggi, per l'arco temporale della parabola costruttiva ed evolutiva delle vicende, dei mutamenti e delle conseguenze che ogni piccolo passo porta su scala planetaria, storica e sociale.
Si vive la vita di questi pionieri con la loro stessa fatica, densità di coinvolgimento, entusiasmo, sofferenza, a tratti pesantezza, angoscia: sempre immersi nell'evoluzione e rivoluzione che apportano e subiscono, innescano e subiscono; sovrastando e poi essendo sovrastati dai titanici stravolgimenti che lungo l'intenso sviluppo si attraversano nelle fittissime pagine di questo incredibile libro.
Uno sforzo di immane vastità: quello di pensare in grande e non fermarsi mai; potente nel costruire dal nulla come nel distruggere e trasformarsi della natura, che non ha un punto di arrivo, ma che travolge e porta con sé nella sua inarrestabile progressione, tutta la vita che in essa pulsa, rinascendo nuova, nei suoi scenari imprevedibili, ogni volta che sembra arrivare al termine.
Non semplice, ma forse questo è il suo pregio!
[Letto in edizione Narrativa - Fanucci]
 
13 Dicembre 2012, 07:52:28Commento scritto da mitd
Voto: 9.00
Questo romanzo è un monumento alla colonizzazione di Marte, il testo definitivo che soltanto le scoperte dei vari rover  potranno rendere superato (sarebbe interessante sapere se negli anni successivi alla pubblicazione sono stati scritti altri libri sul tema, e quanti). Con "Icehenge" del 1984 Robinson aveva fatto le prove, e i temi principali ricorrono - colonizzazione di Marte, allungamento della vita, prepotenza dei centri di potere terrestri, rivoluzione.

In "Il rosso di Marte" tutto funziona: la descrizione del pianeta, la componente scientifica, le culture terrestri dei nuovi insediamenti, la psicologia dei personaggi e le loro vicende personali inserite in una trama ben strutturata. Il lavoro di ricerca svolto da Robinson è impressionante. A volte le descrizioni si dilungano, ma basta scorrerle a volo d'uccello. L'ultimo capitolo è più lento e qualitativamente inferiore al resto (e mi sarebbe piaciuto un finale davvero conclusivo, di quelli che traggono le fila), senza per questo invalidare il valore complessivo dell'opera.
 
24 Gennaio 2010, 18:57:37Commento scritto da npano
Voto: 8.00

Troppo lungo, troppa politica e poca azione.
Sono gli unici difetti di questo romanzo , poca cosa rispetto ai pregi che sono tanti tantissimi

Primo e non unico rendere la colonizzazione di Marte talmente vera e coinvolgente da rendermi il pianeta rosso famigliare.
Per conoscere veramente Marte prendete Google Hearth ( c'è mappato tutto marte) e leggete il romanzo.
Alla fine vi sembrerà di conoscerlo come conoscete la terra.

Mettiamoci anche: Personaggi ben delineati , varie storie molto interessanti, rigore scientifico e sense of wonder insieme.

Per fare un romanzo importante per la fantascienza , da leggere ( con un po di pazienza)
 
15 Giugno 2006, 09:21:18Commento scritto da ender
Voto: 8.50
Un romanzo molto bello. Mi è piaciuta l'abilità dell'autore a descrivere l'ambiente, i mezzi utilizzati per modificarlo, senza essere nè troppo approssimato nè scendere troppo nel dettaglio che puo' annoiare. Anche nei personaggi si trova questa capacità di essere di equilibrio nel caratterizzarli. In particolare ho molto apprezzato come è strutturata la vicenda, con degli sbalzi temporali e dei capitoli che sono come tante storie diverse di uno stesso affresco. Da leggere.
 
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