30 Maggio 2018, 21:22:10Commento scritto da MILES VORKOSIGAN
Voto: 5.00
Dispiace doverlo dire, ma ho trovato, almeno in questo libro, una scrittura rozza e povera. Anche la trama mi ha lasciato perplesso, un passo indietro per esempio, rispetto a Le Armi di Isher o Slan .
 
23 Settembre 2013, 09:57:18Commento scritto da Nova68
Voto: 7.00
Prima opera da me letta, scritta da Mr Van Vogt. Libro del 1952, che malgrado i 61 anni, non si può considerare, rispetto ad altre letture, antico e polveroso (a parte alcune terminologie). Il protagonosta princiapale dell' opera è sicuramente lo spazio, il cosmo intero, le dimensioni abnormi entro cui si muove l'uomo. Malgrado tutta la sua tecnologica, la sua superscienza, le astronavi, è pur sempre una componente infenitesimale dell'immenso spazio cosmico. Come granelli di polvere, che si liberano nell'aria. La storia scorre abbastanza fluida, personalmente avrei preferito maggior enfasi nello scontro finale tra i due antagonisti, qualche cosa di più titanico, considerato i poteri e le abilità, mentre il tutto si esaurisce in poche pagine. Mentre ho trovato stucchevole e a dir poco fastidioso, il finale da soap opera. Considerato che si decidevano le sorti di milioni, di miliardi di individui, il destino di pianeti ed individui, abbiamo un finale in cui la necessità primigena e ritrovar, forse, l'amor perduto...
 
21 Giugno 2013, 11:01:43Commento scritto da Rocheta
Voto: 7.00
Un romanzo “classico” del grande Van Voght, maestro della “Space Opera”. Certo, riletto ai nostri giorni ha perso gran parte del fascino, perché i nuovi autori ci hanno abituato ad una maggiore analisi dei personaggi e soluzioni narrative più convincenti. Il voto è una media tra quello che gli avrei dato dopo la prima lettura (8) con quello di oggi (6).
 
16 Luglio 2011, 11:56:09Commento scritto da Arne Saknussemm
Voto: 7.00
Un altro bellissimo romanzo di Van Vogt... uno dei tanti... non è tra i miei preferiti ma devo ancora leggere un suo libro che non meriti almeno un 7 !!
Lo sfondo è lo spazio profondo, galassie lontane e mondi sconosciuti, tecnologie incredibili, astronavi come pianeti... tutto è "incredibile" e sbalorditivo.
E tutto scorre... tutto d'un fiato !!
 
22 Febbraio 2011, 16:42:37Commento scritto da dvmauro
Voto: 6.50

Non ci sono idee folgoranti o una trama turbinosa ma neppure sbavature logiche o confusione d'intenti in questo piacevole romanzo in cui Van Vogt si limita a raccontare decorosamente una storia con qualche solida idea, peraltro poco sviluppata, e il fascino del sense of wonder d'antico stampo. In effetti le potenzialità di Maltby, incredibile unione di androidi e uomini con pregi e difetti di entrambi, non sono portate all'estremo, più diffuse le note psicologiche sulla figura misogina di Lady Laurr, condotta verso la normalità emotiva dalla sua psicologa (anche per il bene della missione) che la condiziona ad amare Maltby sfruttandone comunque la sua inconscia attrazione. Ed è la chiave che contribuisce a scardinare i piani degli "uomini misti", messi di fronte a un'accoppiata unica di astuzia e potenza, e ad aprire le porte a una difficile integrazione.
 
17 Settembre 2010, 18:17:25Commento scritto da tehom
Voto: 5.50
Spiace che la seconda parte di questo romanzo non sia all'altezza della prima. Van Vogt complica e aggroviglia senza una ragione chiara una trama piuttosto lineare, facendo entrare in gioco caoticamente fazioni, sottofazioni e tradimenti dell'ultim'ora dei quali il lettore avveduto stenta a comprendere la necessità. L'equilibrio complessivo nella struttura narrativa viene così irrimediabilmente guastato. Resta nella memoria solo la bellezza di un paio di passaggi, tra cui quello celeberrimo della descrizione dell'uragano spaziale, con alcune delle pagine più belle scritte da VV.
 
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