08 Settembre 2017, 17:25:17Commento scritto da capricorno52
Voto: 7.50
Ho riletto questo romanzo dopo tantissimi anni. La curiosità è nata poiché avevo avuto una impressione negativa leggendo di recente il romanzo “ NON-A “ , quindi per capire se ancora mi piacesse,  con il trascorrere del tempo  , Vogt,  che era stato uno degli autori cardine  per la mia iniziazione alla fantascienza negli anni 70.
Ebbene la rilettura è stata utile ed ho capito che Vogt ancora suscita in me emozioni,  ma ho scoperto che non è piacevole come nel passato  per il modo di scrivere , la rappresentazione di alcune scene d’azione e la sostenibilità , pur nel fantastico, di alcune situazioni.
A mio avviso,  il romanzo datato 1940 risente in parte del tempo trascorso.
Il libro contiene affermazioni superficiali sulla superiorità razza ,  controbilanciate una forte e convinta denuncia del razzismo.
Il romanzo illustra al meglio le emozioni e i sentimenti provati dai personaggi principali ,  si legge bene , se si perdona qualche ingenuità favolistica , qualche passaggio troppo prolisso e qualche repentino cambio di scenario , la prima parte caratterizzata dalla caccia a Jommy Cross e la fuga di Kathleen è la migliore.
Buona la caratterizzazione dei personaggi negativi di secondo piano come  “Nonnina”  ed il capo della polizia “John Patty”, ambiguo moralmente e poco credibile il personaggio di Kier Gray , Slan infiltrato al vertice del governo della Terra , caratterizzati da un forte idealismo , bello ma anche ingenuo  i giovani protagonisti  “slan” Jommy e Kathleen che sono chiamati ad essere i catalizzatori del cambiamento culturale e rappresentano il futuro della razza umana.
Alla fine il libro convince  , riletto oggi perde sicuramente qualche posizione nella graduatoria , se ne esiste una, dei migliori libri di fantascienza moderna.
Penso che sia lettura indispensabile solo per i cultori di Vogt.    
 
08 Luglio 2011, 19:06:23Commento scritto da PabloE
Voto: 7.50

Ben strano questo romanzo: se pensassi ai soli difetti che presenta mi verrebbe quasi da negargli la sufficienza, viceversa se pensassi alle sole emozioni che mi ha saputo trasmettere durante la lettura gli dovrei un 9.

Non si può proprio soprassedere a certi passaggi obbligati a cui si assiste durante la lettura, non possono passare inosservate le armi che spuntano in tasca a Jommy (Jommy? John + Tommy? Ma che schifo di nome gli hai appioppato Alfred Elton...ehm, già!) all'occorrenza, non si può prendere per buona la soluzione finale che sembra costruita così su due piedi, non posso non pensare che durante la lettura mi sono perso durante qualche scena "d'azione" e che per alcune mi si sia stampato in faccia un "Mah!" grosso così. Eppure...

Eppure riesci da subito ad immedesimarti in Jommy (e vorresti andare all'anagrafe per cambiare nome) a pensare a come possa sopravvivere e fuggire ad un intero mondo che gli è ostile, che gli è diverso e che per la paura della superiorità degli slan non esita a sterminarli. E' questo un punto chiave secondo me: la barbarie che dimostra la società umana di fronte al pericolo che ci sia una razza superiore che la possa schiacciare in tutti i campi. Non c'è uomo, donna o bambino slan che non venga braccato ed ucciso all'istante come se portasse in sè il germe che possa uccidere il genere umano. Forse è per questo che il libro, pur nella sua imperfezione, emoziona: negli slan rivedi lebbrosi, ebrei, untori di un male incurabile per l'uomo, cioè la sopraffazione naturale della specie più forte su quella più debole, come Darwin insegna. A questo proposito è giusta l'osservazione di Lippi a fine libro (non dico altro per non rovinare il gusto della lettura!). Questo, più che l'avventura a dir poco rocambolesca di Jommy e del suo mondo poco particolareggiato, è ciò che rimane di Slan.
 
27 Giugno 2011, 21:58:36Commento scritto da maxpullo
Voto: 8.00

Un romanzo ingenuo, favolistico eppure piacevole e avvincente nonostante il tempo trascorso. Le avventure del protagonista hanno un che di romantico precipuo della prima fantascienza e che purtroppo si è andato un po' perdendo nelle trame moderne molto più smaliziate ed è proprio per questo che mi sento di dare una valutazione più che positiva a questo bel libro.
La storia degli Slan, i loro segreti e scopi, letti e vissuti attraverso gli occhi del piccolo Jommy Cross, scoperta dopo scoperta, hanno un che di favoloso che rende facile perdonare l'approssimazione con cui Van Vogt approccia alla descrizione del mondo futuro da lui disegnato.
A mio avviso il motivo di maggior fascino di questo romanzo, il motivo che lo rende un classico oggi come lo sarà domani, sta proprio nella facilità con cui ci si riesce ad immedesimare nel giovane protagonista, a vivere i suoi dubbi, le sue paure e le sue scoperte, in un modo che raramente capita di fare in un libro. Ottimo
 
07 Febbraio 2009, 10:16:07Commento scritto da Rocheta
Voto: 6.00
Nonostante Van Vogt sia uno dei miei autori preferiti e nonostante dalle pagine trasudi una lodevole denuncia contro il razzismo, sono rimasto alquanto deluso dalla lettura di questo romanzo che ho trovato poco coinvolgente. Il mio è più che altro è un 6 politico (come si usava una volta).
 
15 Gennaio 2009, 04:56:13Commento scritto da slan
Voto: 10.00
La migliore edizione di questo capolavoro. Il più bel romanzo di SF che esista!!! 10 e lode!!!
 
27 Aprile 2005, 14:27:48Commento scritto da Stormbringer
Voto: 9.00
Un classico della fantascienza. I diversi, soggetti ad angherie, a diffidenza, a sterminio! Sono da distruggere solo perchè non uguali a noi?  Meglio sperare di non essere tutti uguali ?
Tema purtroppo ancora attuale di un maestro del genere. Imperdibile.
 
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