29 Dicembre 2014, 00:16:00Commento scritto da Sherdan
Voto: 7.00
In un romanzo in cui la fantascienza è un elemento di contorno, il suo essere "datata" risalta molto di più, e forse è una delle pecche maggiori di quest'opera. Come per altri romanzi di questo Autore, la vicenda parte in modo brillante e rocambolesco per poi rallentare rapidamente verso un finale quasi piatto, in questo caso anche prevedibile: d'altronde la vicenda del sosia che ricopre il ruolo del sostituto in modo migliore è vecchia e abusata (citerei una certa filmografia orientale, in primis Kagemusha di Kurosawa, oltre i classici teatrali occidentali). Un'altra pecca, la tediosa, seppur non lunga, descrizione dei passaggi politico-costituzionali che anticipano queste elezioni interplanetarie che sanno tanto di elezioni americane, rappresentate con toni - volutamente?- ingenui e buonisti.
La grande maestria di Heinlein la si trova tutta nella descrizione accurata del ruolo, dei trucchi e delle fisime di un attore teatrale, delineando e approfondendo il carattere del protagonista, il vero e unico personaggio di spessore di tutta la storia, il tutto con un tocco di ironia che non guasta mai. In questi passaggi in cui "Lorenzo" da sfoggio della sua erudizione attoriale, nel trovarsi suo malgrado in un ruolo pericoloso, nell'assimilarsi sempre di più all'originale con dubbi ma anche con slanci, la parte migliore e più godibile di questo romanzo.
 
18 Settembre 2011, 08:41:24Commento scritto da maxpullo
Voto: 8.00

Il tema dell'attore "imprigionato" nella sua parte è molto vecchio: "lo spettacolo deve continuare", il mitico "show must go on", motto e imperativo di tutti gli artisti di un certo spessore, finisce spesso per sottendere anche la vita della gente comune, spesso imprigionata in maschere che ne condizionano l'agire.
In questo inconsueto e pirandelliano dramma fantascientifico, il protagonista si trova a dover impersonare un importante uomo politico temporaneamente impossibilitato a svolgere le sue funzioni: il suo ruolo di controfigura, spinto alle più estreme conseguenze, finirà per innescare un processo irreversibile di immedesimazione fino al sorprendente e commovente finale.
Come accade in gran parte dei romanzi di Heinlein, gli aspetti fantascientifici sono qui ridotti all'osso ed utilizzati esclusivamente per dipingere una sorta di palcoscenico ideale per la recita di un dramma dai risvolti umani profondissimi, un dramma che, tra l'altro, non è difficile considerare come una sorta di "rivisitazione" in chiave fantascientifica dell'Enrico IV di Pirandello, opera che ho sempre apprezzato e con cui il presente romanzo ha più di un punto di contatto.
Un capolavoro che, vivendo sulla base di ideali e sentimenti umani, difficilmente potrà mai tramontare o essere considerato "superato".
 
22 Febbraio 2011, 16:35:47Commento scritto da dvmauro
Voto: 7.50
 
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