17 Gennaio 2013, 10:50:42Commento scritto da Nova68
Voto: 8.00
E' stato per molto, moltissimo tempo uno dei miei libri preferiti. Ogni anno lo rileggevo, oppure rileggevo dei passi.
Un libro che ha sempre suscitato in me profonda angoscia ed amarezza. L'impatto degli avvenimenti è sempre drammatico: il vivere quotidiano tra orrore e rassegnazione, la perdita delle persone care, la disperazione.
Avvenimenti che nel nostro quotidiano possono essere semplici e non costituire un problema, per il nostro protagonista si trasformano in situazioni irreparabili, esempio un semplice orologio fermo. Il volgere, dal giorno alla notte, crea una spaccatura tra quella che può essere ancora considerata una vita "normale" ad una non vita degli orrori.Per quanto riguarda le trasposizioni cinematografiche, considero in assoluto la migliore quella interpretata da Vincent Price, in bianco e nero, girato nel 1964 a Roma, zona Eur, ovvero L'ULTIMO UOMO DELLA TERRA. Passabile la versione con Charlton Heston, ovvero 1975: OCCHI BIANCHI SUL PIANETA TERRA. Improponibile la versione con Will Smith
 
11 Novembre 2011, 21:19:56Commento scritto da PabloE
Voto: 8.00

Come fa notare giustamente Valerio Evangelisti questo romanzo è intriso di angoscia, non d'orrore né di paure (ed ecco che mi spiego l'assurgere Matheson a ruolo di magister da parte di King). Ad ogni passo di Robert Neville ti rendi conto di quanto quest'uomo debba essere angosciato, non spaventato, e ti immedesimi nell'ultimo rimasto della tua specie, l'ultimo uomo in una Terra in cui ci sono nuovi padroni.

I vampiri di Matheson trovano una spiegazione medica e le caratteristiche tipiche vengono ad essere spiegate in modo razionale tranne la trasformazione in pipistrelli che, per fortuna, rimane relegata nella leggenda.

Il titolo è ben spiegato dal finale, nient'affatto scontato o hollywoodiano alla Will Smith, che sovverte quello che era stato per Neville e così per il lettore il punto di vista del nuovo mondo.

Narratore essenziale (niente orletti barocchi o descrizione da dipinto di storia dell'arte) Matheson riesce a tenere un ritmo congeniale alle intenzioni, tuttavia nella parte centrale e specie nell'episodio del cane, il ritmo cala un po' troppo.

Forse sono io che sono avverso ai cani.
 
16 Settembre 2009, 21:27:53Commento scritto da maxpullo
Voto: 8.00
Vedi giudizio/valutazione urania 1292
 
24 Febbraio 2009, 11:54:41Commento scritto da Psycho
Voto: 10.00
Grandissimo romanzo senza tempo. Il dramma di Robert è descritto in maniera magistrale sin nei più piccoli particolari, sembra quasi di essere li vicino a lui e di poter toccare la sua disperazione con mano. Stupenda l'evoluzione del pensiero del personaggio che passa del sentirsi l'ultimo uomo sano sulla terra al sentirsi la leggenda in mezzo alla nuova umanità.
Lettura da non perdere assolutamente.
 
20 Novembre 2008, 14:34:20Commento scritto da marsman60
Voto: 9.00
grande.
 
27 Giugno 2008, 13:41:10Commento scritto da gasp63
Voto: 10.00
Ho letto il libro dopo avere per anni cercato il film da essotratto che aveva come protagonista Charlton Heston (Titolo Italiano:1975:Occhi bianchi sul pianeta terra).
Da poco ripubblicato in DVD anche in Italia.
Se non mi sbaglio, compreso l'ultimo remake,
i film tratti da questo romanzo dovrebbero essere ormai 3
Un masterpiece...grande Matheson
 
21 Marzo 2008, 08:45:32Commento scritto da Alan Wolf
Voto: 10.00
Un capolavoro assoluto. Matheson sa come stupire senza l'ausilio di effetti speciali.
 
16 Febbraio 2006, 12:16:07Commento scritto da francibass
Voto: 9.00
Come diceva King, Matheson e' uno scrittore senza pieta'. Senza pieta' per il lettore che si trova immediatamente catapultato in una dimensione da incubo dove le spiegazioni possono attendere e l'importante e' salvarsi la vita. La forza dell'autore fa si' che non ci sia necessita' di premesse ne' di scenari complessi o di grandi doti di immaginazione. La realta' terribile del mondo ostile dalle notti lunghe ed insonni si presenta vivido agli occhi ad ogni capitolo. Addirittura in alcuni momenti l'emozione per la concitazione degli eventi predomina e l'immersione nella lettura e' totale, quasi come se la sinfonia Jupiter risuonasse a tutto volume nel libro come nelle orecchie. Capolavoro
 
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