26 Ottobre 2017, 13:57:15Commento scritto da bibliotecario
Voto: 5.00
Romanzo deludente, dai tratti troppo esasperati tanto da scadere nella farsa e nell'inverosimile anche per gli standard di un romanzo di FS. Farmer ha scritto molto di meglio.
 
22 Febbraio 2011, 15:46:57Commento scritto da dvmauro
Voto: 6.50

Romanzo cupo e pessimista, che si dipana fra violenza (a volte gratuita) e disperazione e pochi lampi di genio disseminati qua e là con troppa parsimonia; la tesi che si sostiene è che il male domina gli istinti dell'uomo fino alle estreme conseguenze e anche nel momento in cui la stessa sopravvivenza della specie è in pericolo: anzi la violenza sembra pervadere ancor di più la mente dei "capi", volti solo ai propri egoistici interessi o al più a un perverso ideale per pochi eletti. I pochi tratti positivi (l'amore fra Broward e Ingrid, la saggezza del linguista Dahlqvist, la speranza di una nuova Israele) vengono sommersi dalla violenza e dal dubbio insinuante che anche lì tutto venga fatto per egoismo e convenienza. Pagine spoglie e crude, dunque, anche un po' tediose, che comunque non convincono appieno e
pongono l'opera fra quelle poco riuscite.
 
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