18 Luglio 2020, 16:47:43Commento scritto da capricorno52
Voto: 5.00
Romanzo letto da ragazzo di cui non ricordavo quasi nulla , ebbene , questa volta tentare di rinverdire il passato si è dimostrato uno sterile  esercizio , nella rilettura non ho percepito alcun elemento di piacere o di interesse, è passato troppo tempo, quindi riemetto un giudizio praticamente da zero.
Nel corso di un viaggio l’astronave dei protagonisti , nei pressi di Plutone, sperimenta una nuova propulsione , la cui potenza è tale da distorcere lo spazio tempo. Danneggiata negli strumenti navigazione , l’astronave effettua un atterraggio d’ emergenza su un pianeta che ruota intorno alla stella Bellatrix .
Da qui parte una storia che ha come oggetto il vampirismo , della vita, delle paure e dei sentimenti praticato dalle creature di Bellatrix , la trama viene così costruita prevalentemente sulla descrizione di ambienti e/o creature aliene e/o sul contatto con essi.
Ben quattro razze si contendono il pianeta , tramite poteri mentali e fisici. Sullo sfondo città misteriose , creature da incubo, culture barbare e raffinatezza di costumi ,  gli astronauti sono attratti  per essere  piegati verso discutibili scopi di dominio.
Racconto che si  svolge su diversi piani temporali a volte è poco comprensibile e coerente,  forse perché in parte venato di esoterismo e fantasy , la fantascienza infatti fornisce lo  sfondo ma non è  il motore della trama.
In conclusione lo stile di scrittura,  che risale a circa sessanta anni fa non è  particolarmente scorrevole , la trama è solo a tratti avvincente e manca di trasmettere un senso di meraviglia e di profondità degli avvenimenti.
Romanzo che alla fine risulta noioso , datato ed inferiore alla media.
 
15 Agosto 2017, 17:51:34Commento scritto da astrologo
Voto: 7.00
Unica edizione italiana (probabilmente ridotta) di un interessante libro di hard fs. Mentre per un altro romanzo dello stesso autore abbiamo una ristampa su libra, di questo non ci sono tracce, eppure vale qualcosa di più di molte ristampe recenti . Esotericamente valido, ha un ottimo impianto drammatico.
 
27 Febbraio 2009, 11:40:40Commento scritto da maxpullo
Voto: 6.50
Un pianeta così strano è difficile da incontrare in altri romanzi di fantascienza: ben più complesso di Tschai, il pianeta Gamma Bellatrix immaginato da Henneberg ospita quattro razze, in qualche modo affini con i quattro elementi della Cabala.
Gli Acquatici, una razza di tritoni, è la specie dominante che ha asservito le Pselle, razza dell'aria, e i Siliconi, una specie di esseri fatti di roccia che, al momento della morte, si sgretolano fino a disintegrarsi. L'ultima razza, infine, quella dei Pi-rhè, che come si intuisce dal nome, è legata al fuoco, è impegnata in una millenaria battaglia per la propria sopravvivenza proprio contro gli acquatici.
In questo complesso e strano pianeta, con un inizio di romanzo un po' forzatamente rocambolesco, fa naufragio l'astronave da ricognizione terrestre dall'improbabile nome di RZ2 ed i membri dell'equipaggio scopriranno, alcuni a costo della loro stessa vita, che il pianeta cela nel suo interno segreti ben orribili di una guerra tra le diverse razze che lo abitano.
Distorsioni spazio temporali, apparizioni, creature da incubo, non sono che la premessa alla rivelazione della tremenda e malvagia entità che vive sotto la superfice di Gamma Bellatrix e che proprio grazie alla presenza degli sfortunati astronauti potrebbe ora liberarsi come un flagello e conquistare l'universo.
Unica pecca del romanzo è la sua enorme difficoltà di lettura: lo sfasamento dei piani temporali, l'alternarsi dei punti di vista durante il corso stesso della narrazione rendono la lettura faticosa, spesso al punto che si è tentati di abbandonarla, ma se si superano queste difficoltà, il libro è destinato, proprio nelle ultime pagine a divenire più comprensibile e ad essere apprezzato per quello che è: una storia inconsueta ed affascinante che rielabora in modo sottile ed inconsueto il tema del vampirismo come capacità/attitudine a nutrirsi della vita e delle paure degli altri esseri.
Non è un capolavoro, ma conserva il suo fascino nonostante gli anni trascorsi
 
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