01 Dicembre 2023, 16:20:45 | Commento scritto da capricorno52 |
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Un romanzo che è stato a lungo nella lista di lettura Dopo molti tentennamenti ho ripreso a leggere il libro la cui lettura era iniziata qualche mese fa. L'Altro Universo (Excession, 1996) è il quarto libro del ciclo della Cultura (anzi il quinto considerando il romanzo breve Lo Stato dell'Arte). L’ autore Iain M. Banks offre ai lettori un racconto profondamente fantasioso e argutamente satirico, dimostrando ancora una volta il suo talento. In Excession, la sezione di spionaggio e trucchi sporchi della Cultura ordina al diplomatico Byr Gen-Hofoen di rubare l'anima di un capitano di un'astronave morto da tempo. Accettando la missione, Byr si immerge irrevocabilmente in una cospirazione: una cospirazione che potrebbe condurre l'universo verso un'era di pace o sull'orlo dell'annientamento. La trama di Excession è molto semplice nelle linee generali, ma difficile da cogliere nei dettagli. Un misterioso oggetto sferico dal corpo nero si presenta in un angolo remoto dello spazio ed è impermeabile alla maggior parte delle forme di analisi e osservazione, apparentemente ha trilioni di anni, molto più vecchio dell’universo stesso. Questo oggetto Excessione è fin troppo allettante per la Cultura, insieme al curioso Elench e all'iper-aggressivo Affront (pensa ai Vogon senza la poesia). Quindi c'è una massiccia mobilitazione di navi di varie fazioni culturali e specie aliene, tutte affrettate a capire cos'è questo BDO (Big Dumb Object) e se possono sfruttarlo per i propri scopi. La parte migliore della storia sono sicuramente le Menti stesse, in particolare i nomi delle Navi. Mi sono sorpreso spesso a ridacchiare su tutti quegli assurdi nomi di navi tipo “Dò la colpa a tua madre", "Usa la psicologia", "Prospettiva itterica", "Sta formando il carattere", "Comportamento inaccettabile", "Solo chiamate serie"” e sui rispettivi dialoghi . Banks delinea nei minimi particolari una civiltà del futuro che, per quanto fuori da ogni misura attuale, risulta perfettamente credibile e su questo sfondo imbastisce una trama potente e appassionante che, al di là degli effetti speciali, ci racconta di quanto si sia piccoli, meschini e boriosi di fronte a ciò che di misterioso e sconosciuto ancora ci circonda e di quanta strada si debba fare sulla via della conoscenza. Si tratta di Space Opera di qualità superiore praticamente migliore di altri romanzi di FS ma di un tipo molto particolare, ironia? Assolutamente, forse è troppo complesso per essere compreso dalle forme di vita basate sulla carne. | |||||||
19 Agosto 2021, 14:21:23 | Commento scritto da Fedmahn Kassad69 |
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L'Altro Universo (Excession, 1996) è il quarto libro del ciclo della Cultura (anzi il quinto considerando il romanzo breve Lo Stato dell'Arte). Dopo duemila anni dalla sua prima comparsa un'oggetto di origine aliena, dagli scopi imperscrutabili e impossibile da avvicinare con successo ricompare nello spazio della Cultura. Le Menti ovvero le sofisticatissime IA che governano la Cultura dalle loro ciclopiche astronavi si attivano istantaneamente per impossessarsi di questo artefatto, tanto più quando scoprono che proviene da un universo estraneo al nostro. Romanzo decisamente ambizioso con il quale Banks offre al lettore una visione potentissima del cosmo, rispetto alla cui vastità il lettore non può che sentirsi minuscolo ed insignificante,inoltre è tale la carica di sense of wonder che promana dalle pagine del romanzo che non si può non restarne affascinati e divertiti. In L'Altro Universo i veri protagonisti sono le Menti della Cultura delle quali Banks mostra il modo di pensare, di comunicare e i loro obiettivi a lungo termine, gli umani e la divertentissima civiltà aliena battezzata Oltraggio, invece, restano un po' sullo sfondo a far da contorno alla vicenda principale. Opera affascinante quindi, ma mio giudizio meno riuscita di altri romanzi della serie (su tutti L'Impero di Azad e La Guerra di Zakalwe) in quanto eccessivamente frammentaria, con personaggi a volte indistinguibili gli uni dagli altri (le Menti) oppure con vicende che non hanno una reale utilità ai fini dell'intreccio (alcuni personaggi umani) e con un finale che ad alcuni potrebbe lasciare un po' (troppo) di amaro in bocca. Per cui, di sicuro non è il romanzo che consiglierei per iniziare il ciclo della Cultura, ma in ogni caso resta un'opera altamente consigliabile tenendo presente le avvertenze di cui sopra. | |||||||
28 Luglio 2021, 11:57:02 | Commento scritto da ciccio |
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buono peccato che in alcuni punti si dilunghi troppo su personaggi e situazioni, decisamente marginali e del tutto influenti sulla storia. | |||||||
10 Giugno 2013, 03:15:20 | Commento scritto da mxg |
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