08 Luglio 2023, 17:02:10Commento scritto da antosimov
Voto: 7.50
Space opera classica, società della cultura completamente edonista e umana che lascia il lavoro materiale alle intelligenze artificiali.
Per sopravvivere nella galassia è costretta a uno scontro colossale  contro la civiltà Idirana, guerrieri chetinosi, abituati alla guerra.
In questa guerra galattica emerge da protagonista un multiforme, tra i pochi sopravvissuti della sua specie.
Buon romanzo, fatica a decollare, le scene di battaglia sono esagerate.
Più coinvolgente nella seconda parte.
 
21 Giugno 2020, 17:12:53Commento scritto da capricorno52
Voto: 8.00
Libro che dà corpo all’ ambiziosa idea concepita dall’ autore  alla fine degli anni ’80 di riscrivere i canoni della Space Opera ,mettendo al centro delle opere il contesto,  un summa di ambientazione piu’ culturale che fisica e di visione idealista dell’ universo nel suo complesso, piu’ che le trame o i personaggi.
Considera Phlebas è il primo libro della serie.
Il titolo altro non è che una citazione,  nientemeno !,  dal poema del 1921 di T.S.Eliot  The Waste Land, questo per rimarcare  il tentativo di rivisitazione culturale della SF rappresentato anche dalla prosa elegante e letteraria di Banks.
La scena di apertura del romanzo  che ci introduce nel mondo della Cultura è una delle piu’ accattivati della FS , in che modo un'intelligenza artificiale ultra-sofisticata sfuggirebbe alla morte certa per mano di un nemico? Quali mosse farebbe? Quali sacrifici?.
A seguire questo fulminante inizio,  la storia principale,  accompagnata da due o tre sottotrame che poco hanno a che vedere con il tema principale,  viene sviluppata attraverso la descrizione della ricerca da parte di Horza un Mutaforma  a capo di una banda di pirati,  della macchina senziente chiamata “La Mente”nascosta nelle profondità del mondo di Schar.
Seguendo queste avventure attraverso la galassia scopriamo pianeti , stazioni orbitali , armi mirabolanti, navi spaziali enormi e potenti ,  prendendo coscienza attraverso descrizioni indirette della società chiamata Cultura , una società decentralizzata ed   anarchica, che consiste in una federazione libera di umani e macchine intelligenti,  una società diffusa in molti mondi , che non conosce la scarsità di beni  , una società il cui gradino gerarchico massimo è rappresentato dalle “Menti”,  I.A. che sono davvero molte volte  più intelligenti di qualsiasi persona,  dotate di tecnologie che forniscono loro poteri quasi divini.
Le “menti” con l’aiuto anche di agenti umani geneticamente modificati  perseguono una politica  “imperialista”  che si diffonde pacificamente tra le stelle , portando la sua benevolenza,  anche quando non richiesta,  alle civiltà meno avanzate.
Non conquistano, non invadono, non prendono nemmeno il controllo dei governi, si limitano a ... immischiarsi. Manipolando sottilmente le cose per allontanare le specie meno fortunate dalla guerra, dalla carenza di risorse e dalle convinzioni irrazionali e verso il tecno-materialismo illuminato, secolare ... cioè diventare come la Cultura.
Tuttavia la Cultura nel romanzo deve combattere una guerra galattica di principi , con miliardi morti ed una infinità di distruzioni, contro una società a base religiosa,  gli Idirani, che combattono  per la propria fede, mentre la Cultura per il suo diritto morale ad esistere, il conflitto è rappresentato anche nel finale del romanzo ambientato sul pianeta di Schar ove si sublima lo scontro.
Libro pubblicato da oltre trenta anni resta è ancora oggi in larga parte attuale per le idee rappresentate , le ambientazioni e il sense of wonder  ispirato dalla lettura, consigliato.
 
12 Luglio 2017, 13:29:46Commento scritto da Fedmahn Kassad69
Voto: 8.00
Un immane conflitto tra una civiltà edonistica ed intimamente dipendente da avanzatissime IA ed una civiltà aliena iper religiosa ed altrettanto avanzata, un mercenario mutante e talmente idealista da schierarsi contro l'umanità stessa, inviato sul pianeta morto Schar per recuperare una intelligenza artificiale sfuggita alla distruzione della sua astronave e tanto, tanto altro.
Space opera immaginifica, credibile e, soprattutto, scritta in maniera inappuntabile, grazie soprattutto al magnifico scenario della Cultura, all'interno del quale le vicende dei protagonisti appaiono quasi insignificanti di fronte a cotanta grandezza e complessità.
Sicuramente non passerà molto tempo prima che legga un altro titolo di Banks.
 
21 Febbraio 2014, 10:20:19Commento scritto da PabloE
Voto: 5.00
Come allungare un brodo di dado: volume 1
Le space opera di un certo spessore presentano trame avventurose innescate in qualcosa di molto più stimolante che pian piano viene fuori fino a surclassare la trama stessa: l'ambientazione, il background con società e personaggi creati ad hoc, credibili, che agiscono in un certo modo perchè influenzati dalla loro visione del mondo, anzi, dell'universo.
In effetti, nonostante qualcuno mi abbia avvisato sull'alto contenuto avventuroso, è quello che mi aspettavo dato che si tratta del primo romanzo di un ciclo denominato "della Cultura" laddove la Cultura è una società anarcoide di cui, nonostante abbia finito il romanzo, posso dire ben poco e così sulla società a loro rivale. Ecco l'inghippo. Qui non prevale il background, la società o la psicologia del personaggio (ah Nova, quanto mi manchi), qui prevale il classico percorso a tappe forzate senza alcun senso; per arrivare a 'sto benedetto mondo di Schar devi assolutamente passare per altre 3 o 4 sotto-avventure-quasi-completamente-inutili con tanta azione alla Rambo e poca attività cerebrale. Vogliamo parlare dei personaggi? Troppi sono totalmente vuoti e fini a se stessi ('Ngeestra è l'esempio lampante, ma anche quando ho letto Jandraligeli nelle appendici mi sono chiesto chi diamine fosse), caratterizzati da una breve descrizione iniziale molto elementare, alcuni hanno un perchè che si esaurisce in fretta, pochissimi hanno un loro modo di pensare e risultano ben intercalati nel conflitto fra società diverse (Balveda, Horza), ma rimangono abbastanza piatti con molte banalità e senza una loro evoluzione o forti spunti di interesse. L'unico per cui ho simpatia è Unaha-Closp, per certi versi simile a Marvin, l'androide paranoide. Mmh, a proposito...
 
04 Settembre 2013, 16:05:08Commento scritto da fabri
Voto: 9.50
Fantastico primo libro del Ciclo della Cultura per me è da 10 voto abbassato per pudore
 
27 Giugno 2013, 19:11:07Commento scritto da Arne Saknussemm
Voto: 7.50
Sono perplesso... è sicuramente una lettura piacevole, della buona hard SF con spruzzi di space opera; ben scritto.
E' un romanzo molto evocativo, lascia immaginare molto più di quanto in realtà dice ed alcune descrizioni sono davvero potenti. Alcune immagini sono cosi' grandiose che è davvero difficile riuscire a ricreare l'immagine nella propria mente: provate un po' a "visualizzare" il VSG "Fine delle Invenzioni" e la rocambolesca fuga del "Fulmine a ciel sereno" al suo interno !
Bei personaggi, bella l'azione, dialoghi mai scontati e senza lungaggini inutili, tante buone idee ed un finale per niente scontato....
...direte: "che altro vuoi per un buon libro di SF?".
Bè a mio avviso in questo romanzo manca una solida trama.
Gli avvenimenti iniziali sono solo un pretesto per giustificare il percorso del protagonista da A a B; negli infiniti punti tra A e B succede di tutto; se Banks avesse diviso il romanzo in 3-4 racconti distinti (tutti con lo stesso team di protagonisti) il risultato non sarebbe stato molto diverso (un pò quello che faceva Poul Anderson con i suoi racconti lunghi del ciclo della Lega Polesotecnica) ma forse il lettore avrebbe potuto inquadrare meglio il tipo di lettura nella quale si stava immergendo. Ed avrebbe evitato di chiedersi ogni tot pagine: "Ma la Mente ? Il mondo di Schar ? Cosa c'entrano?".
Avete presente la trilogia de "Il lupo dei cieli" di Ed Hamilton ? Ecco, se Hamilton avesse inserito un'altra sottotrama in apertura lasciandola in sospeso per poi concluderla nelle ultime pagine della trilogia (trasformando così di fatto la "trilogia" in un unico, lungo, romanzo) avrebbe ottenuto qualcosa di molto simile a "La mente di Schar".
Insomma, tirando le somme questo è a mio avviso un bel romanzo di fantascienza senza troppe pretese se non quella di divertire, stupire ed intrattenere restando sempre fedele allo spirito della Hard SF.
Proseguirò con la lettura dei romanzi del ciclo della Cultura e magari potrò inquadrare questo romanzo in un contesto più ampio.
 
10 Giugno 2013, 03:26:38Commento scritto da mxg
Voto: 8.50
 
26 Gennaio 2010, 13:52:28Commento scritto da Magnum
Voto: 9.00
Bella storia, coinvolgente e con finale non scontato. Un bell'inizio per il ciclo della Cultura, di cui avevo sentito parlare ma non avevo letto ancora nulla. La trama e l'ambientazione continuano ad essere validi nonostante il libro sia del 1987.
26 Gen. 2010: ho rivisto la valutazione cambiando il voto da 7.50 a 9, che mi sembra più giusto.
 
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