13 Luglio 2016, 17:56:16Commento scritto da Fedmahn Kassad69
Voto: 6.50
Questo libro costituisce il finale del filone principale del Ciclo del Mondo del Fiume, ad esso seguono un altro romanzo (Gli Dei Del Fiume) e diversi racconti che possono essere letti separatamente.
Cosa mi è rimasto di questo ciclo? Principalmente grande perplessità unita alla sensazione che Farmer abbia evitato (volutamente o no) di approfondire i grandi temi alla base del ciclo, ossia il mistero legato alla resurrezione dell'umanità sul pianeta del fiume, la possibilità che ad essa viene data dai cosiddetti Etici, (i misteriosi individuo che reggono le fila del progetto resurrezione) di evolversi verso un livello superiore di esistenza, la scoperta dell'anima quale entità fisica (il wathan), la lotta tra le diverse fazioni di Etici per imporre le rispettive varianti del progetto resurrezione, il misterioso Mondo del Giardino, ecco tutto ciò viene svelato quasi en passant.
L'autore preferisce invece dilungarsi in pagine e pagine di battaglie piuttosto noiose tra personaggi storici pescati a casaccio quasi per fare numero, trame e sottotrame pasticciate utili solo a gonfiare a dismisura di pagine superflue un'opera che con due volumi di meno ed un po' più di concretezza e focalizzazione su cosa fosse realmente necessario raccontare sarebbe stata un capolavoro.
Un gran peccato a mio giudizio.
Per cui, per riassumere, do i voti ai quattro libri del Ciclo:
Il Fiume della Vita voto 8;
Alle Sorgenti del Fiume voto 7;
Il Grande Disegno voto 5,5
Il Labirinto Magico voto 6,5
 
02 Luglio 2013, 09:35:57Commento scritto da maxpullo
Voto: 7.50
Con "Il labirinto magico", la vicenda giunge apparentemente alla sua naturale conclusione. L'ingresso nella torre, le rivelazioni sull'evoluzione e le intelligenti riflessioni sulla distinzione tra intelligenza ed autocoscienza e sulla natura dell'anima, danno finalmente un senso compiuto all'intero ciclo e rendono sopportabile (se non proprio giustificano) il proliferare di trame, sottotrame ed intrighi, che allungano il brodo e rendono molto "diluito" il gusto complessivo del capolavoro.
Perchè di capolavoro si deve parlare, nonostante la noia di alcuni passaggi e l'impressione che dei quattro romanzi ne sarebbero bastati forse solo due.
A dire il vero, tutte le pagine fino al momento della battaglia navale tra i battelli fluviali di Clemens e Re giovanni, sono una immane sofferenza e potrebbero essere tranquillamente saltate a piè pari: dopo il titanico scontro che azzera buona parte dei protagonisti in puro stile "Dario Argento" (è l'unico che riesca a girare film in cui alla fine del primo tempo muoiono tutti gli attori principali ed il secondo tempo lo gira con le sole comparse) la lettura finalmente decolla e le ultime pagine sono davvero "dense" di avvenimenti e rivelazioni, al punto che l'equilibrio complessivo viene prepotente ristabilito e la valutazione diventa molto positiva.
Quest'ultimo episodio, nonostante la conclusione, lascia aperte ancora diverse porte e, come detto, proprio qui sta la vera potenza del ciclo di Farmer: nell'aver costruito un mondo fantascientifico senza uguali, in grado di dar vita ad un filone inesauribile di storie che, con il trascorrere dei prossimi mesi leggerò volentieri.
 
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