27 Dicembre 2021, 17:18:59Commento scritto da Klaatu
Voto: 8.50
È il quarto romanzo (per cronologia editoriale) del ciclo dell’Ekumene (o ciclo Hainita) e l’autrice ha qui ormai maturato le sue tematiche principali e il quadro generale futuro di una Galassia in cui i lontani colonizzatori (gli Hainiti) di molti pianeti, compresa la Terra, dopo centinaia di millenni in cui le colonie non solo hanno perso i contatti ma anche la conoscenza della reciproca esistenza, cercano di ricostituire una coscienza unitaria della civilizzazione umana nella galassia.
Il libro è ambientato sul pianeta Athshe, abitato da un popolo di piccoli umanoidi i cui maschi hanno la capacità di sognare e di controllare i loro sogni, in uno stato tra la veglia e il sonno; gli Athshiani inoltre sono molto ospitali e non sembra che conoscano l'aggressività e la violenza. Al contrario di loro i terrestri sbarcati sul pianeta iniziano subito una politica coloniale di sfruttamento, con avidità e crudeltà da colonia schiavista sino a far sì che gli indigeni decidano di reagire alle angherie degli oppressori, con una ribellione di inaspettata violenza.
Il libro si sviluppa secondo due tematiche complementari, il rapporto colonizzatori-schiavi esemplificato nelle figure di tre personaggi, il capo-missione capitano Davidson, uomo violento, spietato e razzista, l’indigeno Silver che diventerà il leader della rivolta accettando il concetto di ribellione violenta, e l’antropologo Raj Lyubov, l’intellettuale “illuminato”, benpensante, che non riesce ad evitare né le atrocità né la ribellione e finirà per pagare con la vita le sue non scelte, incapace di abbandonare il campo terrestre per passare con gli oppressi ma anche incapace di adeguarsi alle azioni del capo-missione, e la seconda tematica tutta incentrata sulla profonda diversità culturale tra una società in cui è assente il concetto di violenza e una che ne è completamente permeata, con la consapevolezza che lo scontro comporterà pesantissime ripercussioni su ambedue le comunità. Voto 8.50.
 
28 Settembre 2016, 09:54:52Commento scritto da attiliosfunel
Voto: 7.00
Ho poco da ribadire rispetto al precedente commento di Antosimov. Grande prosa, perfino avvincente (cosa che non mi sarei mai aspettato dopo i noiosissimi "La mano sinistra delle tenebre" e "Earthsea"; ma magari sono invecchiato io...): alla fine il romanzo nella sua semplicità ideologica risulta una specie di Heinlein a rovescio: questi, al posto della Le Guin, avrebbe infatti dileggiato per tutto il libro il debole scienziato-intellettuale Ljubov (semi-innamorato di un alieno verde! Figurarsi!) ed esaltato il criminale militare Davidson, arrampicandosi sugli specchi per giustificarne il sordido comportamento. La Le Guin ovviamente fa l'opposto, ma al pari di Heinlein i suoi personaggi umani mi sono sembrati stereotipati (soprattutto Davdison) e poco dettagliati. Meglio l'alieno Selver, anche se il mondo degli athshiani è descritto in modo ellittico e non approfonditissimo: ma questa è una scelta stilistica che a me è piaciuta. In generale ad appesantire leggermente il tutto è la presenza ingombrante della tesi antropologico-morale, molto anni '70, di cui la scrittrice non riesce proprio a liberarsi. Quando lo fa, o la mette in secondo piano, è in grado di sfornare capolavori come la perla del volume, che compare in appendice: "La nuova Atlantide" è un veloce ma bellissimo schizzo di una Terra del prossimo futuro in cui gli USA sono un'oscena dittatura alla "1984". Anche qui, niente di nuovo come tema, ma la Le Guin scrive divinamente, specie negli inserti dedicati all'emersione (reale? onirica?) di Atlantide. La media finale è quella ponderata tra il 6.5 de "Il mondo della Foresta" e l'8.5/9 di "La nuova Atlantide".
 
24 Settembre 2016, 19:14:14Commento scritto da antosimov
Voto: 8.00
Anche in questo romanzo traspare la caratteristica ecologista della 'Le GUIN' , Ciò non nuoce alla trama e alla stesura.
Prosa di ottima fattura. Vincitore del premio HUGO 1973 nella categoria romanzo breve.
Si legge in poco tempo data l'ottima scorrevolezza.
 
Utenti cui piace il libro
Utenti cui non piace il libro