10 Giugno 2023, 17:56:43Commento scritto da bibliotecario
Voto: 8.00
Avete presenti Neil Gaiman e Terry Pratchett?
se si e vi piacciono le loro storie sugli antichi Dei, sui miti che si perdono nel tempo di una umanità distratta, o se amate la loro graffiante ironia o il loro malinconici racconti del tempo che fu, La resa è il romanzo che fa per voi.
Quei simpaticoni quanto furbacchioni dei miei amici della Zona pubblicizzano questo romanzo come il loro primo Fantasy, ma come tutto con la Zona, guai a soffermarsi sulle facili catalogazioni, sulle semplicistiche apparenze, sui paletti dei generi. Molte sorprese, piacevoli sorprese, attendono sornione il lettore in questa racconto.
Lorenzo Vargas ci presenta una storia suddivisa in tre parti ben distinte, probabilmente scritte in tempi diversi, per raccontarci di una storia senza tempo, una storia di archetipi, del Bene e del Male, dell'Eroe e del Necromante, in lotta l'uno contro l'altro nel corso delle ere, l'uno con i suoi eserciti dalla fede incrollabile, l'altro con le sue schiere di non morti.
Tutto ciò a un origine ben definita, l'inizio dei tempi. Prende il via dal Vuoto, un entità, un dio primigenio, del tutto al di sopra e totalmente disinteressato della sua creazione. In una infinita reincarnazione dell'Eroe in contrapposizione con l'eterno Necromante la lotta tra il bene e il male si trascinerà nel corso del tempo.
Ma anche due Archetipi nel corso dei millenni possono arrivare a porsi delle domande, a chiedersi del perchè di questo ciclo infinito di contrapposizione. Possono anche arrivare a sentire il senso di inutilità nel ripetere sempre lo stesso schema di mutua distruzione. Possono arrivare ad intravedere che forse un altra strada sia percorribile a discapito di tutto.
Qui sta l'originalità di Vargas, che tra non morti, animali fantastici, super poteri da eroi Marvel ci presenta due entità immortali e onniscienti stanche e disilluse, profondamente umane nei sentimenti che anelano a vivere un esistenza normale in un mondo che è tutto fuor che normale sia in un piccolo paesino arroccato nel marchigiano, cosi come nelle più caotiche e cosmopolite metropoli statunitensi.
La scelta di Vargas delle reincarnazioni dell'Eroe nel presente del racconto così come la descrizione del Necromante, sono magistrali ed innescano nel lettore suggestioni provenienti dal capolavoro di Michail Bulgkov, Il Maestro e Margherita. Folgoranti alcuni accenni delle reincarnazioni del passato dei due Archetipi, in una delle quali danno addirittura il via con i migliori propositi dell'Eroe al Cristianesimo.
Sorprendente e coraggiosa la prima parte ambientata in Italia, più scontate e già lette le due parti finali ambientate negli Stati Uniti.
Note a margine, il personaggio più sottovalutato Marcello, l'unico che aveva capito tutto sin dall'inizio, ed il più incolpevole e patetico se pur cattivissimo, Bestemmia.
Romanzo divertentissimo da leggere e interessante e maturo nei contenuti. Se questo è il nuovo Fantasy italiano in arrivo in Zona42, allora non possiamo che dire ben arrivato!
 
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