01 Aprile 2013, 00:38:17 | Commento scritto da Nova68 | | |
Seconda parte del ciclo di Durdane. Vance come al solito è meraviglioso nel costruire, nel dipingere con dovizia di particolari e padronanz,a un mondo esotico, con la forza dei suoi paesaggi, le sue città,il folklorei dei suoi cantoni. Dalle pagine emergono colori, suoni, sapore dei cibi ed ordori dei mercati. Sembra di vivere il romanzo, intrisi dal Mondo di Durdane. Un romanzo che mette in risalto la presa coscienza dei suoi abitanti con l'abbandono del giogo coercitivo dei Torc e la presa di coscienza ,la necessita di combattere da soli la propria guerra contro un invasore inarrestabile. Purtroppo come al solito, il finale è troppo faragginoso e tirato via, poco incisivo ed alquanto deludente. Vedremo se con l'ultimo capito Vance riuscirà con una chiusura migliore rispetto ai due capitoli appena conclusi |
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03 Aprile 2012, 23:37:42 | Commento scritto da sethy65 | | |
Storia carica di particolari interessanti, come del resto ci ha ben abituato Jack Vance. |
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29 Luglio 2011, 12:21:36 | Commento scritto da maxpullo | | |
Il libro parte benissimo e con un crescendo di trovate mirabolanti ci proietta alla scoperta di quei particolari del pianeta Durdane rimasti incogniti nel primo volume.
Da apprezzare in modo particolare la narrazione dell'evoluzione della politica del maggior continente del pianeta e del conseguente passaggio dalla realtà cantonale governata in modo approssimativo dall'Anome ad una forma di governo più vicina ad una idea di giustizia e libertà: la trasformazione del pianeta e la reazione alla misteriosa invasione dei tremendi Roguskoi passano, infatti, da un nuovo concetto di unità e di coscienza civile che corrisponde al riscatto dei valori dell'esistenza umana. Purtroppo il romanzo cala un po' nel finale perchè Vance, anzichè semplificare e chiudere in bellezza con l'epica lotta di conquista della libertà da parte del popolo di Durdane, continua ad introdurre nuovi elementi, lasciando intuire un mistero cosmico di chissà quali proporzioni sino al punto da non riuscire più a gestire bene la narrazione, facendo sparire alcuni personaggi che sembravano avere un ruolo importante e facendo subire al proprio protagonista un inspiegabile cambiamento di indole, destinato a ripercuotersi tragicamente nelle vicende del volume conclusivo. Discreto e godibile, ma in discesa rispetto al primo capitolo. |
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30 Maggio 2006, 08:39:09 | Commento scritto da nemesis | | |
Storia carica di particolari interessanti, come del resto ci ha ben abituato Jack Vance. Non a livello del ciclo di Tschai, ma comunque molto scorrevole e con riferimenti (anche non espliciti) veramente di classe.
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