18 Marzo 2013, 16:41:57 | Commento scritto da Nova68 | | |
A dire il vero, il mio voto sarebbe 6/7. Il romanzo parte bene e presenta il protagonista sin in giovane eta, usi e costumi del suo popolo, religione, morale etc. A poco a poco si intravedono i contorni del mondo di Durdane, i cantoni le leggi regionali, fauna, mezzi di trasporto, un mondo che si apre a poco a poco e si intravedono le bellezze naturali, le città. Si fa conoscenza dell Anome e del bizarro sistema legislativo, torc compreso. A mano a mano che si prosegue con lal ettura, il protagonista e le sue avventure scorrono fluide e veloci. Sino a giungere troppo velocemente alla fine, già la fine... Purtroppo come mi è capitato di leggere, il finale, od i finali di Vance, sono il suo tallone d'achille. Troppo striminzito, troppo tirato via, troppo breve e poco soddisfacente. |
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03 Febbraio 2013, 18:18:02 | Commento scritto da MILES VORKOSIGAN | | |
Un romanzo di avventura, Vance riesce a far entrare nel cuore del lettore il personaggio principale, descrivendo in questo primo capitolo del ciclo, parte della sua movimentata vita. La storia in se non è particolarmente intrecciata, è semplice e scorrevole, con un finale forse un poco leggerino. Tutto sommato un buon romanzo. |
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03 Aprile 2012, 23:37:11 | Commento scritto da sethy65 | | |
Storia carica di particolari interessanti, come del resto ci ha ben abituato Jack Vance. |
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23 Luglio 2011, 21:34:45 | Commento scritto da maxpullo | | |
Per chi ha già letto il ciclo di Tschai e quello dei Principi Demoni, questo romanzo potrà forse sembrare un po' fiacco: su Durdane, infatti, non c'è nè la variopinta varità razziale del pianeta Tschai e nemmeno c'è quella grandiosa vastità che sottende un po' tutta la galassia in cui è ambientata la saga di Gersen. Eppure, questo pianetino popolato (per questo primo capitolo) solo da uomini e suddiviso in comunità più o meno distinte tra loro, riesce ugualmente ad ispirare quella giusta dose di fascino che invoglia alla lettura. Con il consueto stile rapido e lineare Vance non si dilunga in spiegazioni, ma, come al solito, lascia cadere fatti e tradizioni lì, come se fosse roba di tutti i giorni, mettendo solo qualche noticina qua e là per spiegare termini altrimenti incomprensibili: in questa maniera egli riesce a costruire un mondo partendo praticamente dal nulla, facendolo vivere al lettore, tuffandocelo direttamente dentro ed invitandolo a guardare quello che c'è. Si finisce quindi coinvolti nell'epopea del giovane protagonista quasi senza accorgersene, è si è praticamente costretti a vivere al sui fianco le sue avventure in un mondo quantomeno bizzarro e governato da un uomo la cui identità è segreta, l'Anome. L'unica nota stonata del libro è la consueta "facilità" con cui il protagonista riesce a districarsi e ad ottenere ciò che vuole, acquisendo avventura dopo avventura, grazie alla propria astuzia, sempre più potere sui suoi avversari, ma questa è una caratteristica propria delle storie di Vance, più che un difetto. Un romanzo buono e avvincente che lascia ben sperare per i successivi. |
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30 Maggio 2006, 08:39:36 | Commento scritto da nemesis | | |
Storia carica di particolari interessanti, come del resto ci ha ben abituato Jack Vance. Non a livello del ciclo di Tschai, ma comunque molto scorrevole e con riferimenti (anche non espliciti) veramente di classe.
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