08 Ottobre 2023, 23:16:44Commento scritto da galions
Voto: 7.50
Dopo aver sfiorato per ben due volte il premio Urania, la giornalista e docente universitaria milanese Franci Conforti  fa centro pieno nel 2021 con il romanzo ‘Spine’.
Si tratta di un thriller ambientato nel 3959 su una Terra che deve essere un autentico spettacolo per gli occhi, gli alberi sono diventati senzienti e in grado di svilupparsi seguendo criteri architettonici tali da renderli abitabili come fossero appartamenti, o addirittura gli edifici di un’intera città, tanto che queste ultime sono a tutti gli effetti delle arbopoli per usare il termine scelto dall’autrice.
Quest’ambientazione è essa stessa un elemento pregnante del romanzo tanto nella descrizione degli ambienti chiusi che degli spazi aperti e che fa rientrare ‘Spine’ nel filone fantascientifico del solarpunk, un movimento artistico che vuole scommettere sull’efficacia delle tecnologie sostenibili e delle fonti di energia rinnovabili per vagheggiare un possibile futuro positivo, lontano dalle solite prospettive cupe e disfattiste.
La lettura di ‘Spine’ richiede un certo impegno perché innanzitutto bisogna destreggiarsi tra alcuni neologismi che la Conforti usa a profusione, dandoli abbastanza per scontati, ma che sono comprensibili solo grazie al contesto in cui vengono utilizzati.
Ma soprattutto perché l’autrice riesce a mettere il lettore nella stessa situazione dei protagonisti, dandogli in pasto una serie di indizi che se inizialmente sembrano affastellarsi senza una logica chiara, acquistano il loro significato improvvisamente nello spazio di un paio di pagine, cioè solo quando emerge la realtà dei fatti dall’indagine che costituisce il cuore del romanzo.
A questo punto si uniscono gli indizi e si ricostruisce il quadro della vicenda e vi assicuro che tutto questo soddisfa il lettore tanto più quanto è stato tenuto all’oscuro nelle pagine precedenti, e la Conforti riesce a realizzare magistralmente questo metodo di intrattenimento.
Sullo sfondo della vicenda di ‘Spine’ rimane lo sguardo corrucciato che ci ispira l’asimmetria tra la capacità dell’uomo di implementare tecnologie avveniristiche e allo stesso di tempo di non riuscire ad emanciparsi dalle eterne debolezze che lo attanagliano, ovvero avidità, corruzione, droghe e disagi esistenziali.
L’autrice dal canto suo, dopo aver collezionato diversi premi con la sua produzione letteraria precedente, aggiunge il fiore all’occhiello del premio Urania con un lavoro più che discreto.

In appendice al fascicolo sono stati pubblicati alcuni disegni dell’autrice relativi alle ambientazioni del romanzo ed una breve intervista che descrive l’evoluzione da scrittrice per il figlio che decide, spronata da quest’ultimo, di misurarsi con il pubblico.

In chiusura i tre racconti finalisti del premio Urania Short 2022 dedicato alla narrativa breve:

ROB-E1R9T di Luigi Brasili ed Enrico Giustiniani
Un robot rimasto senza padrone dimostra di essere più umano degli umani facendosi carico di responsabilità più grandi di lui

L’ultimo abbraccio della Terra di Emiliano Maramonte
Amore e guerra in un racconto che si presta ad essere interpretato attraverso simbolismi in cui bene e male possono essere rovesciati nei rispettivi opposti

La causa fantasma di Alessandro Montoro
I risvolti positivi o negativi del poter rincontrare e vivere con i fantasmi dei nostri defunti
 
23 Agosto 2023, 17:30:38Commento scritto da Spinofiorito
Voto: 7.00
Il più grande pregio di questo libro è sicuramente il world Building. Mi ha davvero affascinata tantissimo, sia per quanto riguarda le colonie come Probe, sia per la nuova Terra divisa tra zone "primitive" come le nostre del 2023 e magnifiche città costruite tramite nuovissime tecnologie genetiche che permettono agli alberi e ai materiali naturali di svilupparsi in enormi agglomerati vivibili e viventi. Bello davvero, inoltre le opere dell'autrice in fondo al libro sono una chicca. Mi è piaciuta anche l'evoluzione delle specie: non solo di quella umana (divisa tra nativi ed evoluti, che sono figure a tratti angeliche a tratti demoniache), ma anche quella degli animali che sono diventati per la maggior parte degli essere senzienti e capaci di comunicare con gli esseri umani. Qui si lega tutto il discorso sulle emozioni che si evince di sottotraccia in tutto il libro ma risulta più chiaro nel finale. L'evoluzione infatti sembra essere stata possibile a scapito delle emozioni e della diversità, vera ricchezza dell'umanità.
Purtroppo devo dire che la trama portante non mi ha presa. Non amo particolarmente i thriller e nei fatti questo lo è. Anche i personaggi mi sembrano un po' i soliti che caratterizzano il genere, ragazza volenterosa, poliziotto un po' tormentato, grandi cattivissimi ma sotto sotto con un cuore d'oro. Devo dire comunque che la lettura è fresca e scorre con piacere.
 
03 Gennaio 2023, 09:31:14Commento scritto da gentlezeuhl
Voto: 5.50
Il buonismo del solarpunk, il rude (ex) poliziotto dal cuore d’oro della detective fiction, gli animali parlanti del fantasy. Tanti (troppi?) ingredienti per un romanzo che si fa leggere veloce, ma perde per strada pezzi e personaggi (anche apicali), spesso evocati ma poi solo abbozzati. Belle le parti descrittive della nuova terra del futuro.
 
10 Novembre 2022, 17:42:02Commento scritto da antosimov
Voto: 7.00
Ottimo romanzo.
Uno dei pochi casi in cui la terra dopo una catastrofe nucleare ritorna vivibile per la specie umana.
Personaggi veri con pregi e difetti.
Ricostruzioni ambientali ottime.
Diventa poi un thriller con un finale ottimista.
La prosa è di notevole qualità.
 
08 Novembre 2022, 16:54:53Commento scritto da Free Will
Voto: 6.50
Non c'è dubbio che questo romanzo sia particolarmente originale e scritto bene. Le descrizioni sono così dettagliate che sembra di vivere gli ambienti con tutti i nostri sensi attivati: è bello immergersi in queste enormi città che vivono, letteralmente, dentro, sopra e sotto enormi alberi, e ci sembra di vedere tutti quei colori, annusare gli odori, sentire i rumori e le voci di città vive di umanità e di animali. Anche gli enormi habitat che ciondolano all'interno del sistema solare, giocando con la forza di gravità, sono altrettanto interessanti per la perfezione degli ambienti e la loro funzionalità.
Ebbene Franci Conforti ci porta avanti nel tempo di quasi 2000 anni, con la Terra abitata da 20 miliardi di umani e altri miliardi sugli habitat spaziali.
Però.
Però come possono così tante persone attingere alle limitate risorse di questo pianeta, per l'energia, l'alimentazione e tutto il resto, in maniera così miracolosa da non avere alcuna difficoltà? Beh, basta mettere migliaia di prefissi bio ad altrettante parole ed il gioco è fatto! Va bene facciamo finta di crederci ed andiamo avanti.
Nel mondo l'umanità è divisa in "nativi", cioè quelli che vivono "all'antica", dalla procreazione, alle gioie e i dolori, dalla fatica ai piaceri, dal benessere alle crisi, dalla vita alla morte. E poi ci sono gli "evoluti", cioè persone geneticamente modificate (da homo sapiens a homo bio), sin dalla nascita in provetta e poi tanti potenziamenti fisici a seconda delle necessità: l'aspetto, la forza, le sensazioni ed altro. Ma ci sono anche gli animali, divisi in "selvatici" e "animar", questi ultimi anch'essi modificati geneticamente, per diletto e/o utilità; e sono ovunque, sono intelligenti e sanno parlare.
Tutto senza guerre e senza criticità particolari. Sembra veramente un'utopia.
In realtà non è tutto rose e fiori: l'umanità conserva tutti i suoi antichi vizi. Ci sono grandi famiglie e organizzazioni che cercano di dominare il mondo con tutti i mezzi legali e, soprattutto, criminali. C'è tanta corruzione, c'è una specie di mafia (o dovrei dire biomafia?). Bio, bio, bio...
La storia è una specie di thriller, con i buoni (si fa per dire) da una parte, ed i cattivi (anzi cattivissimi) dall'altra.
Il tutto è portato avanti, oltre che con le descrizioni, con tantissimi dialoghi, alcuni divertenti, altri funzionali, altri ancora noiosi e infine anche diversi inutili o addirittura incomprensibili.
C'è spesso un linguaggio scurrile e se è tollerabile per un po', alla fine stanca. Non è che mi scandalizzo per le parolacce, e spesso si possono legare perfettamente a certi personaggi, ma non a tutti e, soprattutto, non continuamente.
Qualcuno ha detto che è scritto in dialetto toscano (addirittura tirrenico). Confesso che non me ne ero accorto: prima di tutto non esiste il "dialetto" toscano, a differenza delle altre regioni italiane. In Toscana si parla con una cadenza, una calata, tipica (anzi varie calate), ma in perfetto italiano. E poi ci sono varie interiezioni e interlocuzioni tipiche. Saranno anche le mie origini toscane, ma esclamazioni come "Maremma!" (io avrei aggiunto anche maiala, chiedendo scusa ai grossetani), mi fanno solo sorridere. E poi Franci non esagera in queste cose.
Piuttosto mi meraviglio che si lasci andare a copiare quelli che chiamo traduttori "analfabeti" che traducono dall'inglese parole scientifiche senza prendere in mano il vocabolario. E così anche lei casca nel famigerato "biossido di carbonio"!
A parte il lessico, per quanto riguarda la sintassi e la grammatica non ci sono particolari problemi.
Alla fine la storia si conclude in maniera piuttosto affrettata e decisamente inverosimile. Così si rimane con una sensazione di incompletezza.
Peccato, è un romanzo che avrebbe potuto raggiungere l'eccellenza, invece ha troppi difetti.
Mi limito alla sufficienza piena, con mezzo punto in più per incoraggiamento, perché Franci ha dichiarato che, dopo il "solar-punk",  vuole esplorare un po' tutti i generi dellla FS, e così sono curioso di vedere cosa succederà. Spero solo che non si butti sui viaggi nel tempo (territorio pericoloso) o sullo "steam-punk" (ridicolo, in senso negativo), anche se in questo libro c'è qualche spruzzo.  
 
31 Ottobre 2022, 16:39:02Commento scritto da cat
Voto: 4.00
E questo sarebbe quanto di meglio esprime la FS italiana? Per me è stata una delusione assoluta.
Storia noiosissima, senza una trama lineare. Tantissimi dialoghi a volte di una banalità sconcertante, a volta talmente involuti da risultare incomprensibili. Essere arrivato alla conclusione è stato puro masochismo, ma speravo che il finale ci potesse riservare una sorpresa positiva. Spiacente, anche il finale è in linea con la banalità di tutta la narrazione.
 
30 Ottobre 2022, 18:24:08Commento scritto da Sentinel
Voto: 9.00
Sono un po ritardo con le letture, per questo il commento sarà in due parti: I racconti del premio Urania Short e il romanzo principale.

Premio Urania Short:


Devo dire che i tre racconti finalisti e vincitori del premio sono di semplice lettura, lineari e con una morale molto interessante e profonda. Tra fantasmi, robot ed entità extra terresti gli autori mi hanno accattivato fin dalle prime righe, trasportandomi nel loro mondo e facendomi provare le emozioni più disparate. Per un attimo mi sono sentito parte integrante del racconto e non appena concluso mi è dispiaciuto tanto.
 
22 Ottobre 2022, 15:33:44Commento scritto da bibliotecario
Voto: 8.00
Di Franci avevo già letto in precedenza i romanzi Stormachine e Eden, e se il primo poteva essere un caso, il secondo una fortunata coincidenza, la lettura di Spine mi ha dato la certezza, non tanto del fatto che Franci sia una brava scrittrice, questo mi era già chiaro alla prima lettura, quanto sul fatto che sia una incredibile creatrice di Universi letterari, tanto fantasiosi quando plausibili.
Altri autori con una sola delle sue idee avrebbero costruito Saghe infinite. Lei invece è una cornucopia di mondi immaginari incredibili ed a ogni nuovo romanzo ne presenta uno del tutto diverso del precedente.
In Spine Franci intesse una trama Spy Story, quasi un Noir metropolitano. C'è un caso da risolvere, una giusta causa per cui battersi. Ci sono pure tutti i personaggi classici di questo genere di storie, l'eroina ingenua ma combattiva, un paio di ex poliziotti dalla scorza ruvida ma dall'animo buono, i malavitosi cattivissimi la cui associazione da il titolo al romanzo, il cattivo col suo complotto da sventare.
Tutti i classaci Topoi del genere solo al loro posto, ma l'autrice non si accontenta certo di questo.
Tutt'alto proprio si questi Topoi innesta la sua "storia", da libero sfogo alla sua visione, a ciò che veramente gli preme raccontare.
Una storia di sentimenti, di seconde possibilità, di riscatto, di inclusività.
Per far questo crea un ambientazione che di per se stesso è personaggio protagonista.
Una Terra dell'anno 3959, non come in tanti hanno già descritto in tinte fosche del tutto avvelenata o desertificata in tanti romanzi post catastrofici, ma una Terra bellissima, ricca e rigogliosa come non mai.
Con descrizioni di scenari e ambientazioni che lasciano il lettore travolto da tanta inaspettata abbondanza.
Una Terra in cui l'umanità ha sconfitto tutti i mali che l'anno sempre afflitta, sovrappopolazione, mancanza di risorse, inquinamento, avidità, desiderio di sopraffazione.
Grazie alle biotecnologie e alle nano tecnologie la Terra è stata risanata, l'umanità vive su un pianeta in cui la natura e rigogliosa, le città sono stupefacenti immense arbopoli senzienti, così come gli animali sono stati geneticamente modificati in esseri senzienti al servizio dell'uomo. Anche gli esseri Umani sono modificati geneticamente e selezionati in vari sotto generi.
Tutto descritto nella miglior tradizione del Solarpunk, se proprio vogliamo etichettare questo romanzo.
Ma anche la più bella rosa ha le sue spine e non tutto è perfetto in questo, solo all'apparenza, idilliaco pianeta.
Ed è dalle imperfezioni, dalle ombre che nasceranno le avventure della protagonista, avventure che lasceremo scoprire al lettore.
Note a margine ma non tanto.
Il lettore attento non potrà non cogliere le palesi citazioni anche cinematografiche come quella a Trinity di Matrix.
L'uso dialettale nei dialoghi di alcuni personaggi, omaggio probabilmente a luoghi cari all'autrice, che però non mi ha del tutto convinto, pur essendo per me facile la lettura in quanto toscano.
Le stupende immagini dell'Atlante Minimo con le sue didascalie, tutto materiale dal quale sarebbe possibile trarre altri romanzi.

Ora veniamo ai tre racconti che accompagnano Spine in questo splendido volume.
Senza dubbio trovo nel giusto Franco Forte quando afferma che tutti e tre sono vincitori. Ha ragione perchè, ognuno a suo modo, sono tre racconti ben riusciti, maturi e pregni di significato.
ROB-E1R9T di Luigi Brasili e Enrico Giustiniani è una storia "marziana" in cui riecheggiano le atmosfere rarefatte di Ray Bradbury.
L'ultimo abbraccio della Terra di Emiliano Maramonte è un racconto di rivincita in cui non è facile capire chi sono i buoni, chi i cattivi, sorprendente.
La causa fantasma di Alessandro Montoro è un racconto intimista, incentrato sull'aldilà, sul bisogno di lasciare un segno.
Quello per me più evocativo, che più ha toccato le corde dei miei sentimenti è sicuramente La causa fantasma, mio personale vincitore.  
 
20 Ottobre 2022, 19:36:08Commento scritto da capricorno52
Voto: 7.50
Spine Franci Conforti Urania Collana 1707 2021
A riprova della maturità raggiunta dalla FS italiana, scopriamo che Spine è uno splendido e positivo romanzo agganciato al movimento Solarpunk , che è un genere letterario, ma anche un movimento estetico con una visione politica inclusiva e condivisiva , influenzato dal femminismo , con espressioni e tendenze ecologiste, anticapitaliste, antirazziste.
Il romanzo è frutto di una idea ben sviluppata che trova espressione in un universo ecologico ove animali e piante hanno assunto tratti di umanità, ben supportato da una movimentata , avventurosa , ed a tratti avvincente spy story ,che illustra lo scontro tra una organizzazione criminale, Spine dal  titolo del libro , dai tratti reazionari ed antianimalisti e la nostra eroina Ellie Sa ed i suoi amici , fino al finale del romanzo.
Ambientato nel 3959 in una Terra ricca e rigogliosa grazie ad una ecologia che ha mescolato il DNA di piante ed animali creando una società verde e solare, nella quale l'umanità si è allagata e specializzata, ma questo progresso societario mostra le prime crepe ed una certa staticità rispetto all’ evoluzione naturale oltre ad un forte dipendenza verso droghe psicotrope , in questo contesto si muove Ellie Sa fanatica della Terra che vi giunge da clandestina proveniente da Probe una colonia spaziale . Ellie viene coinvolta a suo malgrado in una congiura ove rischia la vita , e’ isolata ma è anche dotata di una straordinaria empatia verso gli umani e gli animar, cosa che le permette di superare le difficoltà che incontra per scoprire segreti  di organizzazioni criminose che celati con cura  possono mettere a rischio la convivenza sociale fra umani e animar.
Romanzo da godersi lasciandosi andare tra una pagina e l’altra alle immagini fantastiche che l’autrice dispensa a piene mani di un mondo dall’ architettura ambientale stupefacente, che a volte un poco stucchevolmente si spinge al confine con la favola.
Ma per fortuna l’ambientazione è sorretta da una buona trama indirizzata sul thriller che rende appassionante la narrazione e veloce la lettura.
Era il primo libro che leggevo dell’ autrice , ed ammetto di aver sofferto all’inizio , poi ho fatto pace con la “sospensione della credulità” ed ho accettato di buon grado i fatti, l’ambiente ed i personaggi di questo libro perché l’autrice é veramente dotata di una fantasia strabiliante che le ha permesso di creare questo nuovo mondo , usando anche nuove parole, ma soprattutto ho apprezzato la gestione delle relazioni fra i personaggi basate su una trasparente visibilità dei sentimenti e degli stati d’animo tutti volti a raggiungere una condivisione empatica del modo di essere e dei pricipi etici e morali guida, tra i quali spiccano : la salvaguardia dell’ambiente, la difesa delle minoranze e altro…  
Alla prossima lettura!
 
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