17 Febbraio 2024, 14:06:21Commento scritto da Free Will
Voto: 6.00
Devo dire che il titolo mi ha stupito non poco: come può un' apocalisse essere definita morbida (soft)? Mi sembra decisamente un ossimoro. Forse il traduttore ci mette una pezza intitolando un capitolo "Lenta Apocalisse".
Ma anche questa definizione non mi convince: ho sempre in mente il Giudizio Universale e l'Apocalisse per eccellenza, cioè quella di Giovanni, con i quattro cavalieri. Cioè immagino che tutto avvenga in un attimo.
Però l'autore di questo romanzo distopico ai massimi livelli, descrive le avventure, o meglio le disavventure, di un gruppo di disperati che vagano di qua e di là, per sottrarsi ai pericoli e per trovare un minimo di risorse per sopravvivere. Tutto avviene, soltanto capitolo dopo capitolo, saltando settimane, mesi e anni, in un arco temporale di più di un decennio, costellato di drammi e tragedie.
Via via vengono citate un sacco di irregolarità: crollo dell'economia mondiale, riscaldamento globale, sovrappopolazione, esaurimento delle risorse, la foresta pluviale, le balene, la minaccia nucleare, le innumerevoli guerre ovunque (guerra mondiale a pezzi), virus creati in laboratorio, esperimenti genetici, terrorismo, anarchie, regimi totalitari, dittatori, risorse energetiche irreperibili, commerci mondiali alla deriva, ecc. ecc.
E qui ho avuto una specie di illuminazione: basta guardarsi attorno e scoprire che i segnali di quanto sopra esistono già nel presente e nessuno pensa che ciò sia un preludio all'Armageddon finale.
Viene in soccorso una metafora, raccontata da uno dei personaggi del libro, che riguarda le rane immerse in una pentola d'acqua: se accendiamo il gas sotto la pentola e lasciamo riscaldare a poco a poco, le rane non se ne accorgono (come sarebbe se le buttassimo di colpo nell'acqua bollente) e così si lasciano "lessare", e quindi morire, quasi senza accorgersene. Ecco quindi cosa si intende per Apocalisse Lenta: siamo come anestetizzati e non ci accorgiamo che tutto sta già avvenendo. Non c'è speranza: alla prima bomba atomica lanciata da qualche persona importante o pazza, tutto finirà.
Il romanzo è scritto molto bene (nonostante i numerosi errori grammaticali del traduttore) e con il giusto ritmo e concretezza. Però l'angoscia che lascia addosso e la presunta mancanza di speranza, non mi consentono di dare un voto più che sufficiente all'opera.
 
08 Gennaio 2023, 17:27:39Commento scritto da astrologo
Voto: 7.00
bel romanzo, di  un autore pressoche sconosciuto, che forse non sapeva scrivere di fantascienza, ma ha trovato la chiave giusta.
 
04 Settembre 2022, 18:21:46Commento scritto da Oldman
Voto: 9.00
Bellissimo e più che attuale! Credo che Will, si sia limitato a guardare dalla finestra , leggere i giornali e ascoltare i vari TG.
Tirando le somme viene fuori questa seppur "tirata" possibilità! Bravo: Lettura scorrevole e mai piatta!
 
24 Agosto 2022, 17:27:26Commento scritto da gentlezeuhl
Voto: 7.50
Una piacevole sorpresa. Bello. L’escamotage dei dieci capitoli-racconto proiettati via via avanti nel tempo rende la lettura fluida e leggera, velocizzando una trama che altrimenti - senza questi salti temporali - avrebbe potuto facilmente appesantirsi. Una giusta tensione e un lieve senso dello humor condiscono la ricerca del vero amore - e della sopravvivenza - da parte del protagonista, in uno scenario di lenta ma crescente apocalisse.  
 
20 Agosto 2022, 15:07:31Commento scritto da bibliotecario
Voto: 7.50
Ho trovato questo romanzo, nel suo genere, assolutamente perfetto, moderno e estremamente preciso e plausibile, tanto che per assurdo più che di fantascienza lo potremmo definire di speculazione sugli scenari venturi.
E non è un bel futuro quello che ci prospetta Will McIntosh, e quel che è peggio è che il lettore attento si renderà conto che il proprio presente è già il futuro che l'autore ci prospetta.  
McIntosh ci mostra la sua personale visione sulla dolce apocalisse che ci aspetta, tramite gli occhi di Jasper, non certo un virile survivalista nord americano, ma un giovane adulto della classe media, del tutto impreparato alla catastrofe prossima ventura, un uomo comune con problemi comuni, la ricerca di un lavoro, il bisogno di trovare una compagna per vita, insomma uno chiunque, una brava persona, che pian piano scivola consapevole o no nella fine della civiltà umana ed entra in un era di barbarica, dove solo il più forte e spietato è in grado di provare a sopravvivere.
Quindi non aspettatevi nessuna improvvisa catastrofe apocalittica o scontri epici per la sopravvivenza con l'eroe, neo Adamo, che da il via alla ricostruzione come tanta fantascienza americana ci ha già abituato a leggere.
Qui ci troviamo di fronte a tanti piccoli e grandi sviluppi negativi, macro economici, sociali, biologici e ambientali che portano inevitabilmente al disgregarsi della società come la conosciamo.
La ristrettezza delle risorse del pianeta davanti alla sovrappopolazione mondiale, le pandemie sempre più frequenti, la conseguenti crisi economiche sempre più devastanti, i cambiamenti climatici il terrorismo biotecnologico e se tutto questo non bastasse aggiungeteci la cecità opportunistica del genere umano. Mescolate bene tutti gli ingredienti e godetevi tramite Jasper e la sua strampalata tribù la fine della civiltà.
Mi ripeto, questo autore di cui non avevo ancora letto niente è stato una graditissima sorpresa, il suo romanzo si è rivelato una soddisfacente lettura dal ritmo pacato e un destino ineluttabile, dove non mancano esplosioni di pura atrocità non fini a se stessi ma perfettamente calati nel contesto che descrivono. Notevole.
 
10 Agosto 2022, 16:50:44Commento scritto da capricorno52
Voto: 5.50
Un romanzo distopico diverso dalle solite epidemie di zombi , piaghe, malattie e olocausti nucleari che mi ha ricordato “The road” anche se quest’ ultimo è superiore per trama , per stile e per maggiore profondità emozionale.
Il romanzo spalmato su un intervallo temporale di dieci anni è suddiviso in dieci racconti flash su significativi e specifici momenti del lento incedere della società umana verso la propria autodistruzione, è notevole proprio a causa del terribile realismo.
L’ inizio ha il pregio di cogliere il momento in cui si comincia ad avere l’ idea che non sia una crisi passeggera , le risorse scarseggiano ,  la società sta perdendo velocemente i propri valori etici e le proprie competenze ,  nuovi tipi di organizzazioni sociali piu’ piccole s’ impongono (tribu’) , ma nel proseguo la trama s’impoverisce e parecchie delle situazioni girano a rimorchio degli umori del protagonista , Jasper, trasformando il fulcro del libro da un racconto sulla distopia ad un prurito sessuale del protagonista, perdendo i tratti fantascientifici .
All’ inizio quando lo incontriamo per la prima volta, Jasper , è un giovane appena uscito dall'adolescenza. Alla fine del libro, è un uomo di mezza età, che continua ad avere le stesse pulsioni dell’ adolescenza con le donne, rincorrendo l’amore ma avendo bene in mente che il suo interesse è solo il sesso.
Altro aspetto che non mi è piaciuto sono stati i salti temporali multipli nel libro. I capitoli non erano lineari. Il tempo salta in avanti di settimane, mesi o addirittura anni! È molto disorientante ed il libro ha perso in coerenza , se i salti fossero avvenuti più gradualmente nel corso di un periodo complessivamente piu’ lungo , romanzo sarebbe stato meglio equilibrato e poi i pericoli ed i cambiamenti nel comportamento sociale in merito ai virus sono inesistenti rispetto anche alla diversa realtà vissuta con il Covid , ed, alcuni di quei virus descritti sono semplicemente ridicoli(dottor Happy).
In definitiva SOFT APOCALYPSE è stata una delusione, non è un libro terribile, per lo svolgimento della storia il titolo piu’ appropriato sarebbe SLOW Apocalypse e non ha contribuito al genere in alcun modo innovativo o terrificante.  
 
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