08 Gennaio 2023, 17:23:48Commento scritto da astrologo
Voto: 6.00
PECCATO, DAGLI AUTORI DI sTALKER E DI ALTRI CAPOLAVORI DI FANTASVIENZA, NON TI ASPETTI UN GIALLO,
 
17 Luglio 2022, 20:04:49Commento scritto da antosimov
Voto: 6.00
Sicuramente il romanzo parte lento, i primi capitoli sono una introduzione dei vari personaggi, che solo nella parte finale si comprendono pienamente. Critica pesante alla società capitalista che negli anni 60 era più dibattuta.
la sufficienza è risicata, ma il racconto finale dell'italiana MECENERO è ottimo.  
 
07 Giugno 2022, 02:12:45Commento scritto da belvas
Voto: 4.00
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06 Giugno 2022, 17:14:47Commento scritto da capricorno52
Voto: 4.00
Per circa 100 pagine leggi un libro confuso, rappresentato da un infinito circolo di iterazioni di cui non trovi il senso, fra i personaggi e comparse minori, poi comincia ad apparire qualche indizio,  anzi,  vengono sollevate alcune importanti questioni filosofiche, poche pagine dopo il libro si chiude bruscamente descrivendo la scelta di vita ed il proponimento del protagonista.
Conoscendo alcuni titoli delle opere di Arkadji e Boris Strugatski pensavo che fosse un libro critico ma ironico sulla fantascienza, come parimenti è un’altra opera dei due fratelli relativamente al genere fantasy , “Lunedi inizia sabato” che coglie in pieno l’aspetto fantastico, fiabesco , ironico e gioioso della loro produzione letteraria, o, al contrario  “Stalker” , libro, che secondo me rappresenta  l’altra faccia della medaglia ove la fantascienza e’ rappresentata da un capolavoro immerso in una atmosfera cupa ed esoterica.
Ma purtroppo per me ed i lettori non è così.
Ivan Zhilin, ingegnere interplanetario, torna dopo anni di lavoro spaziale, per trascorrere una vacanza in un luogo soleggiato e riposante sulla Terra ed allo stesso tempo indagare su una serie di fatti e morti strane.
Nella sua ricerca ha solo accenni inquietanti di azioni irrazionali, di società segrete di natura distruttiva, di eventi di follia di massa... e un riferimento costante a un prodotto misterioso disponibile solo attraverso i "giusti collegamenti".
Inseguendo questi enigmi si è trovato partecipante al Circolo finale del Paradiso ove si accede solo con l’ultimo ritrovato elettronico “ lo slug” che opera come una droga capace di riempire la vita con illusioni e di allontanare la vita reale.
Nel corso della loro vita e con le loro opere i fratelli Strugatsky sono stati spesse volte criptici e sperimentali , ma gli esperimenti come in questo caso spesso possono andare male.
Tutte le pagine del libro tranne una ventina sono costituite da numerose interazioni tra personaggi che non hanno alcun impatto sulla storia perché fondamentalmente non c'è storia non c’ è trama, la scrittura è un mero esercizio che rappresenta il nulla, non vi è traccia di rappresentazione di pulsioni o sentimenti umani, ambientazioni vaghe, dialoghi semplicistici e ripetitivi …….. per rispetto all’ opera complessiva dei fratelli consiglio di non perdere tempo nella lettura.
Anche un maggiore presidio qualitativo da parte di Mondadori Urania è necessario onde evitare questi racconti datati e senza senso per una collana basata sul genere Fantascienza.
In chiusura del volume un racconto di archeologia spaziale di Antonella Mecenero la cosa migliore del volume, evocativon.  
 
05 Giugno 2022, 12:26:39Commento scritto da bibliotecario
Voto: 4.00
Onestamente mi sono approcciato alla lettura senza sapere a cosa andavo incontro.
A fine lettura la delusione è stata totale.
Ammiro Mondadori e Urania per il doveroso recupero filologico di un testo ancora inedito in Italia nonostante la lontana pubblicazione originale che risale al 1965, ma onestamente mi è sembrato un recupero purtroppo tardivo di un testo figlio del suo tempo e pure invecchiato male.
La trama è ambientata sulla Terra in una città la cui società è fortemente capitalista ed estremamente edonista, in cui pericolose droghe girono liberamente. Temporalmente la storia si esplicita in tre giorni del 2019 ed il personaggio principale, già presente in altri romanzi dei fratelli Strugackij, Ivan Žilin, dovrà indagare sulle cause e i responsabili di questa degenerazione sociale.
Da più parti si è definito questo romanzo come un antesignano del movimento Cyberpunk, per stile e temi trattati, ci può anche stare ma il tutto a mio modesto modo di vedere è guastato dallo stile satirico impresso al racconto. Non è nelle mie corde lo stile satirico anglosassone di Douglas Adams, figuriamoci quello russo dei fratelli Strugackij.

In chiusura del volume un racconto di archeologia spaziale di Antonella Mecenero che ho trovato la cosa migliore del volume, evocativo.  
 
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