03 Luglio 2022, 10:19:42Commento scritto da bibliotecario
Voto: 7.50
Noi siamo campo di battaglia, terzo romanzo che Nicoletta ambienta a Milano, dopo Avrai i miei occhi e Eva, una Milano futura senza più un futuro da donare alle sue nuove generazioni, una Milano piegata dalle Onde, pandemie che si susseguono su un Mondo chiuso, che ha perso ogni speranza, ogni sogno, sino a rinnegare anche i propri figli.
Nicoletta scrive questo romanzo con un linguaggio potente, epico e poetico allo stesso tempo.
Commuove la storia di Nicoletta, ed è disturbante per il lettore che si riconosce in coloro che hanno cancellato il futuro, per pusillanimità, per egoismo per la comodità di non far niente.
Ma per fortuna durante la lettura incontriamo personaggi come La Prof, personaggio principale quanto mai esemplificativo del sentire della stessa Nicoletta.
C'è chi non si arrende, a discapito di tutto, e un futuro è in grado di immaginarselo e di viverlo, come i ragazzi spezzati ma non piegati, Lukas, Anima, Luce, Attilio, Nina, Han, Biz, che hanno imparato ad anteporre il Noi all'Io, di declinare la vita al femminile invece che al maschile.
Loro come dice nella Postfazione la stessa Nicoletta, hanno imparato, come lei stessa, grazie ad un posto oggigiorno sempre più ai margini, la scuola, il coraggio e la resistenza, la vita a dispetto di ogni cosa, la resa impossibile.
Hanno imparato a sognare e con loro lo farà il lettore. Grazie Prof.  
 
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