02 Maggio 2016, 11:53:28 | Commento scritto da Fedmahn Kassad69 |
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Secondo libro delle Cronache del Mondo del Fiume, dove il protagonista non è più Richard Francis Burton, bensì Mark Twain. Anch'egli animato da un'inesauribile sete di conoscenza, concepisce l'idea di costruire un enorme battello fluviale, per risalire il grande fiume fino alle sorgenti e scoprire il mistero della grande resurrezione dell'umanità. In questo sarà aiutato da comprimari d'eccezione come Giovanni Senza Terra, Mozart, Ulisse, Lothar Von Richtofen, con la partecipazione straordinaria di Hermann Goring e di svariati altri. Libro che aggiunge poco alla soluzione del mistero del Mondo Fiume, inoltre devo ammettere che la vicenda incentrata sulla costruzione del battello non mi ha neanche troppo appassionato, malgrado sia scritta molto bene. Comunque la lettura del ciclo continuerà sperando che alla fine ne sia valsa la pena. Voto 7- | |||||||
20 Maggio 2013, 12:09:20 | Commento scritto da maxpullo |
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Iniziamo col dire che il grande merito di questo libro è quello di avermi fatto inquadrare meglio il romanzo precedente e di avermi definitivamente convinto che valeva la pena leggere questo straordinario ciclo. Perchè il mondo immaginato da Farmer per questa storia è talmente vasto e ambizioso che più di una volta subentra la paura che l'autore possa non riuscire a gestirlo nella maniera più adeguata: far convivere, infatti, sullo stesso pianeta uomini (o ominidi) preistorici, famosi esploratori, compositori (del calibro di Mozart) e genii del passato a fianco di re, regine, dittatori, scrittori, assieme ad una moltitudine di gente comune proveniente da tutte le epoche della Terra, può apparire folle ed ingestibile e può sgomentare. Ma Farmer tira dritto per la sua strada: per nulla scosso dal materiale pressochè infinito di trame e sottotrame che potrebbero scaturire dalla sua premessa iniziale, procede imperterrito a raccontarci stavolta le vicende di Sam Clemens, alias Mark Twain, coadiuvato da una improbabile compagnia composta da un titantropo subumano, Re Giovanni Senzaterra, Cyrano de Bergerac ed Ulisse e impegnato nella ciclopica impresa di costruire un battello fluviale per risalire alle sorgenti del fiume della vita. La saga prende, come per magia, un orientamento ben preciso: la seconda possibilità offerta all'umanità attraverso questa sorprendente resurrezione, infatti, perde definitivamente ogni ipotetica connotazione di mistico o di soprannaturale e si rivela finalizzata agli scopi di una razza misteriosa, gli "etici", che stanno conducendo un non meglio precisato esperimento. E senza troppo sforzo, Farmer, finisce per creare un vero e proprio poema epico sulla falsariga di quelli omerici, con i suoi eroi, le sue divinità ed un rinnovato senso di avventura e di mistero quale raramente una storia di SF riesce a dare. Il libro in se non ha davvero nulla di speciale, anzi, per alcuni tratti si rasenta la noia, ma il balenare tra le righe di scorci improvvisi dell'immenso lavoro di Farmer per la costruzione di questa colossale epica ce lo fanno apprezzare molto più di quanto si possa immaginare e ci invogliano a proseguire nella lettura. | |||||||
09 Ottobre 2007, 15:15:13 | Commento scritto da nemesis |
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Secondo capitolo, interessantrissimo, ma fatica molto a prendere ritmo, è una continua attesa di azione. Detto questo è scritto divinamente. | |||||||
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