18 Luglio 2022, 17:46:56Commento scritto da astrologo
Voto: 4.00
L'isola sperduta e l'alieno (in questo caso gli alieni) non sono una novità per la fantascienza. Penso all'ultimo libro di David Duncan Missile senza tempo che apriva il genere. In realtà l'escamotage fantascientifico viene sfruttato in varie maniere, in quest'opera italiana quasi interamente dal punto di vista filosofico. Va da se che non ho letto tutto il libro e dopo un po mi sono stufato, sorry signora.
 
10 Febbraio 2022, 18:15:35Commento scritto da adso
Voto: 5.00
RESURREZIONE
Mistero e attesa sono gli elementi che maggiormente caratterizzano la prima parte del romanzo. Il tutto è accentuato dall’ambientazione scelta, ossia un’isola, entro i cui confini si svolge l’intera vicenda. L’autrice è stata brava a gestire gli eventi che vedono coinvolti diversi personaggi, ognuno dei quali ha un proprio carattere ben definito che permette di identificarlo in modo chiaro, contrariamente a quanto accade in molte (troppe) opere contemporanee. Anche le interazioni tra i protagonisti sono ben gestite e corredate da dialoghi mai banali che sfociano in considerazioni filosofiche/religiose di sicuro interesse. Tutto questo, però, fino all’episodio cardine che, per ovvii motivi, non cito. Da quel momento in poi la situazione precipita e con essa la qualità del romanzo che sfocia in una sorta di action thriller di bassissimo livello. La scena conclusiva, poi, vorrebbe ispirare un sense of wonder che non solo non ho provato, ma che mi ha procurato il senso di fastidio che ispirano, solitamente, i colpi di scena finali buttati lì per tentare di risollevare le sorti di un romanzo chiuso malamente. Peccato
Voto: 5
Veniamo, ora, ai racconti:
ANIMA NEURALE – Racconto davvero molto bello su una I.A. e il rapporto con il suo ideatore. Ben scritto, mette in mostra ossessioni e meschinità dell’essere umano. Mi piacerebbe che fosse sviluppato in un romanzo.
Voto: 7
LO STATO GASSOSO DEI FANTASMI – Ambientazione post-apocalittica e frammenti di I.A. sopravvissuti al cataclisma sono gli elementi di una storia tragica, ma che non chiude le porte ad un cauto ottimismo per l’avvenire.
Voto: 6,5
AEDRI – Racconto ambientato in un mondo alieno caratterizzato da una vegetazione molto particolare. Mi ha vagamente ricordato (sottolineo l’avverbio ‘vagamente’) il magnifico racconto ‘I salici’ di Algernon Blackwood.
Voto: 6,5

Voto complessivo riferito al solo romanzo  
 
23 Gennaio 2022, 13:55:56Commento scritto da cat
Voto: 7.50
Bella l'ambientazione, curata nei dettagli, pur essendo nell'isola che non c'è. I personaggi sono ben caratterizzati.
Storia ben scritta, di agevole lettura anche se la trama è complessa.
I riferimenti filosofici, religiosi, etici, metafisici ed ecologici sono ben inseriti nella narrazione.
Purtroppo gli alieni sembrano personaggi di cartoons Disney (mi ricordano le scope di Topolino apprendista stregone)
Andavano sicuramente più curati.

Dettaglio gastronomico. Nelle famiglie romagnole i cappelletti vengono rigorosamente serviti in brodo magro di cappone per non coprire il delicato sapore del ripieno a base di ricotta, raviggiolo, parmigiano, uovo e petto di cappone. Pellegrino Artusi docet. Il ragu sui cappelletti è una contaminazione da sagre paesane. Da evitare.
 
29 Dicembre 2021, 21:30:35Commento scritto da gentlezeuhl
Voto: 7.50
Il tema del primo contatto esplorato da un punto di vista abbastanza originale. Trama coinvolgente. Manca una maggiore caratterizzazione dei personaggi, ma ne guadagna il ritmo.  
 
27 Dicembre 2021, 18:36:38Commento scritto da Oldman
Voto: 9.00
Mi associo al giudizio di Rarinantes. Un bellissimo romanzo che mi ha avvinto fino in fondo! Unico neo: il finale che mi ha lasciato leggermente deluso! Era da un po' che non leggevo un così bel romanzo di SF!
 
07 Dicembre 2021, 19:04:06Commento scritto da rarinantes
Voto: 6.50

Per evitare spoiler il mio commento sara' molto ridotto. La scrittura e' piu' che buona, chiara e precisa. Personaggi ben caratterizzati, pur nel labirinto del politicamente corretto molto presente anche se sottotraccia. La chiusa mi ha lasciato molto perplesso. Stop
 
27 Novembre 2021, 00:33:15Commento scritto da bibliotecario
Voto: 8.00
Elena Di Fazio vince il premio Urania con un romanzo le cui tematiche sono incentrate su un Topoi della Fantascienza, il primo contatto con una vita aliena, in questo caso del tutto incomprensibile all'umanità. Le difficoltà di comprensione inter razziali paino insormontabili.
A tutto questo Elena aggiunge pure tutti i risvolti filosofici, trascendentali e religiosi che un primo contatto come quello descritto nel romanzo ingenerano in una umanità prima sbigottita dall'evento e poi a causa della specificità di questo primo contatto ripetuto nel tempo, sempre più indifferente.
Il romanzo è ambientato in un centro di ricerca collocato su in isola immaginaria in cui si sta cercando di capire e comunicare con questi Alieni. Lo sviluppo del romanzo si basa su una parte più lenta, basata principalmente sui dialoghi, in cui i personaggi principali disquisiscono sulla natura degli alieni ed una parte più dinamica, piena di azione anche drammatica con vari colpi di scena dalle atmosfere da Fanta Thriller.
L'ambientazione è originale e temporalmente il romanzo è ambientato in un futuro prossimo in cui le dinamiche sociali sono riconoscibili anche nel nostro presente.  
La prosa ben padroneggiata, è leggibilissima e piena di citazioni a partire dal nome di alcuni dei personaggi principali, le tematiche risultano interessanti, le domande filosofiche importanti, lo svolgimento inizialmente lento nell'ultima parte accelera in modo importante, i colpi di scena sono ben congeniati e non banali, il finale appagante e non scontato.
In conclusione un opera matura, che si presta a più chiavi di lettura.
 
14 Novembre 2021, 10:35:58Commento scritto da capricorno52
Voto: 7.50
Resurrezione un libro che appassiona per gli scenari, le atmosfere ed il mistero accomunati dal tema del “primo contatto” trattato non solo in modo fantascientifico ma anche da diversi punti di vista spesso in contrasto fra loro.
Un libro strutturato in un prologo, tre grossi capitoli, due intermezzi ed un epilogo attraverso i quali il lettore, viene accompagnato passo dopo passo dai protagonisti nella discesa nell’ inferno dell’Ile des Fraises e solo nel finale, per l’umanità, sembra accendersi qualche barlume di speranza.
La storia è ambientata in un centro di ricerca, il KEIRI ove lo studio attivo degli alieni è l’attività predominante.
Per anni un wormhole si apre sulla Terra ed appaiono creature di un altro mondo che sopravvivono poco, il fenomeno si ripete regolarmente ogni cinque anni, ma ogni volta gli alieni sopravvivono un poco di piu’   e quando muoiono il portale si richiude. Finchè l’ottava delegazione prima di morire lascia un messaggio criptico “Otto di Nove” che scatena una ridda d’interpretazioni. All’ arrivo della nona delegazione tutto sembra pronto nell’ isola in mezzo l’Atlantico che ospita il KEIRI affinchè quest’ incontro chiarisca gli obiettivi e l’essenza degli alieni, ma sono all’ opera potenti forze ed ideologie oscure per sabotare l’impegno dei ricercatori e degli scienziati. Saranno due giovani ricercatrici in filosofia, Aurora e Gaia stagiste presso l’istituto ad impegnarsi anche a costo di rischiare la vita per svelare da una inusuale angolazione il mistero galattico che cela le intenzioni degli alieni e le oscure macchinazioni umane.
L’autrice è brava a creare una storia di primo contatto che esplora con gli strumenti filosofici il rapporto e le finalità del corpo e dell’anima applicate alle creature aliene e le possibili conseguenze derivanti come l’immortalità, dice degli alieni Polizzi uno dei protagonisti “immagina una forma di vita incorporea che esiste da tempi remoti nell’ universo, che ha visto nascere e morire migliaia di mondi tra i quali ha viaggiato e si è insediata di volta in volta. Immagina che, per adattarsi ognuno di quei mondi, questa forma di vita debba ogni volta incarnarsi in un corpo nuovo ……Creature di pura energia che si manifesta attraverso un corpo fisico…. Ogni morte non è che l’inizio di una rinascita, una purificazione totale prima della resurrezione.”
Lo svolgimento della trama segue due linee narrative parallele che operano su diversi piani temporali , nel prologo e negli intermezzi,  la narrazione opera un salto temporale anticipando gli eventi che successivamente saranno narrati nella trama,  ed,  assume la forma di un interrogatorio nei confronti di  Aurora da parte di due sconosciuti  , è il luogo immaginario ove si scontrano le realtà violente degli eventi  e gli spunti filosofici atti a fornire una qualche spiegazione. Solo alla fine del libro si comprende che questo interrogatorio è reale solo nell’ immaginario di Aurora.
Tramite questa finzione nella finzione del libro si evidenzia il contrasto fra l’essenza della personalità di Aurora, la protagonista principale, una persona tranquilla e fondamentalmente umana, e gli accadimenti violenti abietti e sanguinari che si susseguono sull’ isola, fortunatamente in questo contrasto fra abiezione ed umanità, quest’ ultima per vie imperscrutabili alla fine prevale.
Lettura impegnativa ma accattivante, il ritmo della narrazione non è sempre costante, la scrittura è puntigliosa e dettagliata, i cambi di scena sono introdotti con abbondanza di dettagli.La trama è ben supportata dalle caratteristiche dei personaggi, Aurora sopratutti,  cui spetta il ruolo di protagonista , semplice d’indole a tratti timida , ma poi alla fine determinata e coraggiosa, Gaia, sensibile, instabile e tormentata, Jessabel Lessing, ambiziosa, efficiente, materialista, Padre Mari, carismatico, spiritualista, religioso, fanatico, Ettore Polizzi alias John Tangleton, misterioso, malinconico a volte disilluso ma forte e concreto dentro.
Un libro visionario, rappresentativo dell’ evoluzione verso la maturità , in questi anni,  della fantascienza italiana , una lettura impegnativa, molti riferimenti alla filosofia necessari allo svolgimento e comprensione della trama, un modo diverso e sorprendente per trattare il tema del primo contatto.
 
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