24 Maggio 2009, 09:12:54Commento scritto da attiliosfunel
Voto: 6.50
Assurdo, sconclusionato, dallo stile sciatto, dai personaggi di cartone, dal finale scadente, eppure... anche in questo "Disco di fiamma" Dick mi costringe sempre ad arrivare alla fine, in un modo o nell'altro, attraverso un misterioso potere coercitivo che si dipana attraverso le sue pagine. Ho capito che le sue opere sono sostanzialmente teatrali, senza spazio (in questo romanzo si viaggia dalla Terra alla Luna a Plutone in mezz'ora) intrise di dialoghi in cui viene creata una realtà disturbante, confusa, lontana, in cui i personaggi appaiono dal nulla già formati e importanti per la trana, e scompaiono bizzarramente in poche pagine (vedi la fine di Moore). Conclusione: Dick è lo Shakespeare della fantascienza. Purtroppo, anche se a livello ideale può essere in qualche modo visto come il suo erede post-moderno e post-nucleare, non scrive bene come il Bardo.
 
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