03 Marzo 2012, 19:03:39Commento scritto da Imriel
Voto: 7.00
I mostri della terra
Non ho letto tutti i racconti, solo quelli che mi hanno catturato l'occhio
Patiente zero: Carino.
La sirena: Malinconico, impossibile resistere
L'orsacchiotto e il professore: Parecchio spaventoso e suggestivo
Non nominiamo Mai Zia Nora: Discreto
 
10 Febbraio 2010, 13:31:00Commento scritto da maxpullo
Voto: 7.00
Crociera nell'infinito - 6,5
Sarò sincero: da questo ristampatissimo classico mi aspettavo qualcosa di più, ma non c'è nulla da fare, lo stile di Van Vogt, per me, riesce ad affossare qualsiasi storia ed a renderla di difficile lettura.
Nonostante, infatti, l'idea dell'esplorazione del cosmo da parte dell'astronave "Argus" e dell'incontro con alcune delle creature più misteriose e pericolose di tutta la fantascienza sia davvero suggestiva e nonostante gli spunti "sociologici" nel descrivere le dinamiche dell'interazione tra i membri dell'equipaggio e le teorie del "connettivismo" siano ottimi, il romanzo soffre di una eccessiva lunghezza e prolissità che alla lunga finiscono per renderlo meno affascinante di quanto non sembrasse al suo inizio.
I personaggi, inoltre, nonostante le quasi 200 pagine a disposizione per la presentazione, risultano scarsamente caratterizzati e l'impressione che si ricava dalla lettura è che tutta la spedizione si regga di fatto sulle spalle del "connettivista" Elliot Grosvenor che, come un egocentrico Sherlok Holmes siderale, si incarica di risolvere autonomamente tutte le situazioni di difficoltà, come se il resto dell'equipaggio contasse meno di zero.
Non si può però rimanere indifferenti di fronte al variegato "bestiario" che sono un autore di razza poteva immaginare e proporre: dall'insidioso "felino" Coeurl, capace di manipolare i flussi di energia nonchè vorace consumatore di energia vitale, ai maldestri e alati Riim, in grado di produrre tremende allucinazioni e di causare morte e distruzione nonostante le buone intenzioni; dal mostruoso e vermiglio Ixtl, lontanamente imparentato con l'Alien di Ridley Scott con cui condivide malvagità, modlità riproduttive e destino finale, sino al misterioso e "immanente" Anabis che incarna il principio distruttivo stesso dell'universo e si nutre di morte, la fantasia di Van Vogt vola davvero alta e ci consegna quattro delle creature più originali e spaventose della fantascienza di tutti i tempi.
Un classico della fantascienza che si legge un po' faticosamente, ma che per originalità e spunti rimane insuperato ed insuperabile, rappresentando un "must" per tutti gli appassionati del genere.

Mostri del cielo e della terra - 7
I racconti di questa antologia hanno tutti il prezioso dono della brevità e questo fa si che i più brutti o insignificanti non abbiano il tempo di irritare più di tanto, mentre i più belli lasciano invece quell'ottima impressione di un fugace lampo di genio che spesso rimane nella memoria anche a distanza di anni.
Poco importa quindi se ci sono storie prive di senso o insipide come "La pelle dipinta" di P'u Sung Ling, "Il mostro e la vergine" di Roger Zelazny o "Perdere la faccia" di Lafcadio Hearn e se alcuni racconti come "Non nominiamo mai zia Nora" di Frederik Pohl o "Dopo la caduta di King Kong" di Philip Josè Farmer lascino un po' il tempo che trovano e siano sostanzialmente nulla di speciale anche se originali.
A risollevare le sorti della raccolta basterebbe già da solo un racconto come "La sirena" di Ray Bradbury, semplicemente perfetto grazie alla sua atmosfera in grado di conciliare l'orrore ispirato dalla creatura marina che emerge dagli abissi con la malinconia della sua condizione di sopravvissuto.
Ma se a questa perla di Bradbury si affiancano i pluriristampati "Mordono" di Anthony Boucher e "Al largo di Phillipsport" di P. Schuyler Miller, il primo con delle creature che dire raccapriccianti è dire poco ed il secondo con una memorabile battaglia tra creature abissali, l'antologia acquista allora un valore ancora maggiore e diventa difficile da dimenticare.
A completare questa straordinaria raccolta ci sono poi nientemeno che maestri del calibro di Philip Kindred Dick, che con il suo "Sacrificabile" ci svela i retroscena di una battaglia di cui siamo inconsapevoli pedine, Theodore Sturgeon, che con il suo spaventoso "L'orsacchiotto del professore" ci racconta un incubo lungo una vita e Robert Sheckley, che con "Il dottor Zombie ed i suoi piccoli amici pelosi", abbandona per una volta tanto il suo ironico umorismo e ci presenta una storia in cui bisogna decidere se i veri mostri siano gli sfortunati ibridi pelosi creati per soppiantare la razza umana oppure il loro creatore.
Chiude i giochi il poetico e affascinante "Y come Yeti" di William Sambrot, a ricordarci come a volte i mostri vadano anche protetti e tutelati nel loro isolamento.
Una raccolta davvero bella che conserva il suo fascino anche a distanza di anni.

- La pelle dipinta - 4
- Il mostro e la vergine - 5,5
- Non nominiamo mai zia Nora - 6,5
- Sacrificabile - 7,5
- L'orsacchiotto del professore - 7,5
- Mordono - 8
- Dopo la caduta di King Kong - 6,5
- Al largo di Phillipsport - 8
- La sirena - 9
- Il dottor Zombie e i suoi piccoli amici pelosi 7,5
- Perdere la faccia - 6
- Y come Yeti - 7
 
30 Novembre 2009, 14:43:53Commento scritto da Darkyo
Voto: 6.50
Crociera nell'infinito: le avventure della Space Beagle tra i mondi alieni si traducono in battaglie cruente con creature dai poteri terrificanti, tutte in grado di minacciare la vita nell'Universo, ma destinate a cedere davanti alla superiorità del Connettivismo umano, tanto che alla fine si ha l'impressione che la vera minaccia sia l'uomo stesso. Qualche idea interessante, atmosfera più horror che fantascientifica, stile tutto sommato piacevole, ma trame alla lunga ripetitive e noiosette. Voto: 6,5.

Mostri del cielo e della terra: raccolta interessante - ma decisamente non entusiasmante - delle creature mostruose partorite dalla fantasia dei più celebri autori di fantascienza. Degno di lode, oltre al paranoico racconto di Philip Dick, La Sirena di Ray Bradbury, bellissimo e struggente. Da solo, vale l'intero volume. Il voto dell'intera antologia è, però, soltanto 6,5.
 
18 Gennaio 2009, 15:33:11Commento scritto da luciana
Voto: 5.00
Mi sto rendendo conto che è sempre più difficile trovare della fantascienza nei libri di Urania.
Il romanzo a episodi di Van Vogt è di una noia mortale (l'ultima parte non sono riuscita a finire di leggerla) - i successivi racconti sono ottimi per gli amanti dell'horror, ma sono roba che non hanno nulla a che fare con la fantascienza.
 
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