28 Settembre 2010, 16:38:27 | Commento scritto da tehom |
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Ho deciso di escludere dal computo finale della media dei voti di questa raccolta in due volumi quattro racconti (Le Guin-Hugh-Lethem-McDonald ), caratterizzati dalla astrusità più estrema, la cui presenza risulta francamente incomprensibile. Eppure Dozois, almeno in cinque circostanze, riesce a selezionare dei testi di altissimo livello, ed in altre quattro ( Kessel-McLeod-Wilhelm-Kelly) pure individua opere notevoli. Piuttosto ordinari i restanti racconti di C.Willis, M.Gloss,Brunner, Kress e Silverberg, tutti in ogni caso almeno leggibili. Divertente la novelette di Haldeman. Stranezze dell'editoria americana. Personalmente ho trovato davvero stupendi "Imparare a essere me" di Egan (straordinario crossover di filosofia, cibernetica ed epistemiologia ), "Il divoratutto" di Shepard & Frazier (un moderno horror ambientato in una giungla mostruosa e maligna), "La torre di Babilonia" di Chiang ( felicissima rilettura della leggenda biblica ), "L'artista della morte" di Jablokov ( forse il racconto dove egli è riuscito meglio a rendere omaggio al grande Zelazny ) e "La città bianca" di Shiner ( se esistesse un cyberpunk "high voltage" questo racconto ne sarebbe l'ideale prototipo ). A conti fatti, antologia altamente consigliata. | |||||||
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