15 Febbraio 2020, 00:57:14Commento scritto da contericci
Voto: 5.50
Altro romanzo della saga dei carciofi verdi che è il soprannome che l'autore dà ai marziani. Pur essendo certamente migliore dei primi due, la storia si mantiene su livelli non certo epici pur essendo interessante per il fatto che si ambienta proprio allo scoccare dell'anno duemila, un tempo in cui, secondo Bruss, l'umanità è già libera di scarrozzare tra un pianeta e l'altro alla velocità della luce o poco più, sbaragliando dopo capodanno milioni di astronavi marziane. Il lettore del 2020 non può far a meno di guardare al racconto con un inevitabile sorrisetto di sufficienza proprio perché l'autore non ne ha azzeccata una giusta sui tempi attuali.
 
16 Ottobre 2016, 10:42:45Commento scritto da astrologo
Voto: 6.50
Libro decisamente datato, e, quindi non ha valore di per se stesso. Tuttavia il crescendo drammatico, il dipingere a rapidi tratti propri dei "naif" cose, situazioni e razze diverse, fanno un buon "plot" generale e salvano in parte l'ingenuità di fondo del romanzo.
 
13 Luglio 2009, 15:21:05Commento scritto da maxpullo
Voto: 6.50
Questo romanzo rappresenta l'eccezione alla regola secondo cui i "seguiti" sono peggiori dei romanzi iniziali di un ciclo. Nonostante, infatti, siano scritti bene "Attenzione, dischi volanti!" e "Marte all'attacco" rimangono libri che lasciano un po' il tempo che trovano e soprattutto hanno delle trame al limite del ridicolo, principalmente il primo con la storia dei marziani comunisti che si alleano con i Russi per la conquista del mondo... "Cortina Magnetica", a differenza dei due capitoli iniziali, ci presenta invece una storia molto più appassionante ed articolata: rimangono certamente tutte le ingenuità derivanti da una storia affrettata in cui in sole 48 ore (e meno di 10 pagine) gli scienziati della Terra riescono a sovvertire un pronostico che appare disperato per i mondi del sistema solare e ad approntare un'arma invincibile, ma, differentemente dagli altri due libri precedenti, qui il pathos di fondo è più forte ed alcune descrizioni fanno venire i brividi e coinvolgono molto nella lettura.
L'aver posto la storia a distanza di trent'anni circa dalle precedenti consente all'autore di creare una trama di più ampio respiro in cui la presenza della misteriosa cortina magnetica giustifica il fatto che i pianeti del sistema solare abbiano potuto godere di un periodo di pace più o meno lungo ed aver potuto evolversi senza minacce concrete dallo spazio esterno. Gli stessi "marziani", qui molto in secondo piano nonostante il loro massiccio spiegamento di forze, assumono una collocazione più naturale nell'ordine delle cose e la loro origine si fa meno nebulosa (potremmo quasi dire meno "risibile") di quanto non apparisse nelle storie precedenti che li volevano "indigeni" del pianeta rosso. L'introduzione di altre razze nello scacchiere cosmico, le bizzarrie della impalpabile "cortina magnetica" e soprattutto il susseguirsi dei colpi di scena proprio nelle primissime parti del libro, rendono questo romanzo assai godibile e concreto: non un capolavoro, ma senza dubbio un buon romanzo.
Una menzione speciale meritano senza dubbio la scena dell'attacco alla Luna, sapientemente descritto e "vissuto" sia nell'ottica della Terra che da quella del satellite, e quella del titanico, massiccio spiegamento di forze che i "marziani" schierano contro gli ignari terrestri. Sinceramente non ricordo un romanzo in cui si viva una atmosfera di terrore assoluto come quella creata dall'immagine della Luna che prima cambia colore e poi si spacca: questa immagine da sola vale la lettura di tutto il ciclo intero.
 
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