28 Agosto 2023, 10:43:34Commento scritto da Anacho
Voto: 10.00
Un gran bel romanzo, purtroppo ha un'ottica antimilitarista cher non mi piace, per quanto ne so è il solo romanzo che presupponga un sistema democratico in cui i militari sono esclusi dal voto... anche se con ottime ragioni.
Il protagonista avrebbe dovuto essere più ariano, invece RAH ha scelto un filippino, per non parlare del ruolo delle donne, che pilotano e comandano le astronavi... già non san guidare un'auto, figuriamoci un'astronave. (cit. Elio)
Gli alieni... ok. gli aracnidi sono cattivi, ma i pelleossa no, addirittura la Terra si allea con loro.
Le tute potenziate sono una figata, permettono anche a un cinquantenne di combattere nella fanteria.

Disclaimer: quanto sopra scritto non riflette necessariamente l'opinione dello scrivente. :-)
 
30 Novembre 2021, 17:31:01Commento scritto da galions
Voto: 4.50
Pubblicato in origine nel 1959 e vincitore del premio Hugo l’anno successivo, ‘Fanteria dello spazio’ è valso alcune accuse superficiali ed ingiustificate ad Heinlein di essere un reazionario, fascista e militarista.
In realtà dopo aver letto il romanzo  è piuttosto evidente che questo giudizio è decisamente grossolano.
Il protagonista Johnny Rico rinuncia al termine della sua adolescenza ad una vita agiata nell’azienda di famiglia per intraprendere il durissimo addestramento militare della Fanteria Spaziale Mobile, scontrandosi tra l’altro con la ferrea volontà contraria del padre.
Assicurare alla patria almeno due anni di ferma volontaria significa guadagnare l’esercizio dei diritti politici e la piena cittadinanza.
Come già accaduto con altri romanzi l’elemento narrativo è funzionale ad Heinlein per veicolare le proprie idee attraverso un personaggio secondario, che in questo caso è il professore Dubois, docente di storia e filosofia morale, oltre che veterano in congedo della Fanteria e figura di importante educatore per Johnny.
Anche il giornalista e scrittore Pietro Cheli, nella sua introduzione all’edizione di Urania Collezione, ci tiene a precisare che un presidente come George Bush Jr non sarebbe piaciuto ad Heinlein, proprio perché, al contrario di Johnny, costui ha approfittato del potere del padre per sottrarsi sostanzialmente ai suoi doveri verso la patria, pretesi invece dai soldati spediti in Iraq durante il suo mandato e con motivazioni false.
L’autore concepisce una società paritaria tra donne e uomini, aspetto nient’affatto scontato negli anni ’50 del secolo scorso, e cosmopolita in merito alla nazionalità, dove ciò che conta è quello che ciascuno riesce ad offrire nel suo mettersi al servizio della comunità.
Per questo, in contrasto con l’esempio riportato da Cheli, verrebbe da dire che Heinlein è ispirato piuttosto dal detto kennedyano: ‘non chiedete cosa può fare il vostro paese per voi, chiedete cosa potete fare voi per il vostro paese’.
Tutto questo però non scorre affatto liscio come l’olio, perché l’autore si sofferma ripetutamente su parecchi dettagli della vita militare del protagonista e certamente non con la leggerezza necessaria: pagine su pagine di delucidazioni sulla gerarchia militare, sulle promozioni, persino sulle abitudini della sala mensa delle astronavi e la noia presto vi assale inesorabilmente.
Lo stile di Heinlein rimane semplice e scorrevole, grazie anche al lavoro di traduzione di Hilja Brinis, ma è proprio il suo dilungarsi su dettagli insignificanti a far perdere la pazienza,  e non è sufficiente il finale dove l’azione sul campo non riesce a risollevare le sorti di quello che doveva essere un romanzo di fantascienza ed è invece un ibrido saggistico-narrativo imperdonabilmente soporifero.
Chiude il volume un breve saggio di Giuseppe Lippi sull’autore e la controversia di quest’ultimo con il suo primo editore circa la pubblicazione di questo romanzo.
 
23 Maggio 2020, 21:51:42Commento scritto da capricorno52
Voto: 8.00
“Fanteria dello spazio” è una cronaca dettagliata della vita quotidiana e della carriera di un soldato ambientata negli accampamenti militari, sulle astronavi di trasporto truppe e sui campi di battaglia di pianeti alieni.
Il romanzo letto la prima volta da ragazzo nella versione “rossa “ di Urania, poi riletto negli anni altre volte, , mi è sempre piaciuto,  anche riletto oggi in età matura nell’ edizione di Urania collezione , ma nel tempo durante le letture ho provato emozioni diverse ed ho assunto convincimenti discordanti da parecchi  assunti di Heilein impliciti nel contesto della storia o dichiarati dall’ autore.
Anche dopo tanti anni  dalla prima pubblicazione ,il libro non è invecchiato,  grazie alla storia che resta sempre avvincente, piena di  colpi di scena ogni poche pagine , allo stile scorrevolissimo , rapido e fresco fatto di poche descrizioni e di tanti brevi dialoghi , alla forma del racconto in prima persona che aiuta l’introspezione del protagonista e rende sintetico  ma efficace lo svolgimento della trama.
Il  romanzo  è  ricco di idee e spunti interessanti sui processi educativi e sulla morale civile e militare  che sembrano logici e giustificabili agli occhi del protagonista per la sua crescita personale e professionale.
Tuttavia Il racconto in definitiva è basato sull'esaltazione del militarismo ed è imbevuto di pseudo filosofia  marziale e di valori di vita proiettati in una società futura , alcuni condivisibili ed altri no, a partire dall’ assunto per il quale , solo chi ha fatto il servizio militare volontario può esercitare i  diritti politici.
Leggendo il libro ci si rende conto che si tratta di fantascienza “sui generis”  in quanto Il romanzo  non punta nella rappresentazione fantascientifica e tecnologica del futuro , evita descrizioni distopiche tanto di moda oggi, ma s’incentra piu’ sull’ organizzazione della società , sull’ etica e la morale secondo la personale vista conservatrice e paternalistica di Heilein.
Il romanzo contiene anche stereotipi ed esagerazioni  che Heinlein da buon scrittore  poteva forse evitare, ma anche con questi difetti   “Fanteria dello spazio”  resta un libro cult  nel panorama della fantascienza che un appassionato SciFi non può fare a meno di leggere e conservare.
 
30 Marzo 2019, 18:50:47Commento scritto da nottolone
Voto: 10.00
 
22 Agosto 2016, 23:27:43Commento scritto da attiliosfunel
Voto: 4.00
L'avevo letto a 13 anni e credo mi fosse piaciuto. 28 anni dopo, riacquistato per caso in edizione Oscar FS, ho detto: "Ma dai, rileggiamocelo e vediamo che effetto fa". Il giudizio non può che essere bifronte. Partiamo dai pro: come nel 90% dei romanzi di Heinlein, lo stile è scorrevolissimo. Di Heinlein credo uno leggerebbe volentieri anche la lista della lavandiera. I pro finiscono qui, purtroppo. Contro n. 1: sfiorerò l'eresia visto che si tratta di un romanzo vincitore del Premio Hugo, ma di fantascienza in questo romanzo ce n'è poca, e quando c'è è inutile. Ci sono pagine intere di descrizione di armi e tattiche del futuro, ma sono superficiali e poco inventive: grossa pecca per un autore ritenuto un "mostro" della sf. Idem per la società del futuro che è poco più che una facciata di cartapesta grazie alla quale rappresentare l'ideologia di Heinlein (vedi dopo). Insomma, questo romanzo si sarebbe retto benissimo anche ambientato ai giorni nostri, e ci sono pochissime differenze tra le astronavi del romanzo e una portaerei degli anni '50. Contro n. 2: la trama è insulsa e schematica al massimo, uguale a quella di qualsiasi altro romanzi militare di formazione, non necessariamente di fantascienza: l'addestramento, la missione, la guerra etc. etc. Ai limiti del ridicolo l'incontro tra i Rico e il padre neo-arruolato, anche lui finito a combattere in fanteria (un affarista cinquantenne che fino ad allora aveva fatto vita d'ufficio?!?!? Ma va...) Le vicende poi sono prive di qualsiasi pathos e il personaggio di Rico non comunica nessuna empatia, almeno per chi come me non legga questo romanzo a 13 anni, oppure non sia cresciuto fermandosi però intellettualmente ai film di Spielberg o ai romanzi della Rowlings. Contro n. 3: e qui siamo alla grandissima nota dolente. Oltre il 50% del romanzo è una specie di barbosissimo e mal camuffato trattato ideologico-sociale su quali (secondo Mr. Heinlein) erano i grossi mali dell'umanità, in particolare quelli americani. E su come risolverli. Il tutto espresso dai soliti tipi-tutti-d'un-pezzo dei suoi romanzi, in questo caso i soliti omaccioni saggi: sergenti cattivoni ma in realtà dal cuore d'oro, ufficiali eroici, camerati coraggiosi, e... professori di filosofia. Cosa? Ma Heinlein non riteneva tutti gli intellettuali degli inutili perditempo? Si, se non fosse che i professori a cui (in pagine e pagine) fa esprimere le sue idee sono in realtà ex-militari... Anche qui siamo ai limiti del ridicolo. Sempre nelle suddette pagine, Heinlein poi riesce a buttare nel cesso indistintamente ogni dottrina psicologica, sociologica, etica che non rientri nel suo estremamente ridotto orizzonte intellettuale, in cui tutto in fondo si può risolvere con una bella scazzottata (dopo, amici più di prima) oppure mettendo in pratica le lezioncine dei Clint Eastwood di cui sopra. Non parliamo poi della soluzione proposta da Heinlein per risolvere quasi tutti i problemi sociali dell'umanità: gli SCULACCIONI!! No, non sto scherzando. E potrei andare avanti ancora a lungo, ma è meglio soprassedere. In poche parole, "Fanteria dello spazio" è una specie di "Mein Kampf" dell'americano medio tutto-d'un-pezzo-del-Mid-West di cui sopra, camuffato da romanzo di fantascienza, tagliato con l'accetta e privo di qualsiasi sottigliezza in quasi tutti i suoi aspetti. L'unico aspetto curato è la straordinaria scorrevolezza stilistica, di un livelli direi ineguagliabile per quasi tutti i romanzieri che conosco. Ma anche qui si tratta di un trucco facile da smascherare con un po' di esperienza di lettura: dialoghi-dialoghi-dialoghi, uso della prima persona, linguaggio semplice-semplice (il romanzo era addirittura nato come JUVENILE!!!), trama veloce, poche descrizioni, psicologie basiche, insomma pochi fronzoli in generale a distrarre il lettore. Il voto è una media tra l'8 della leggibilità e lo zero quasi assoluto del contenuto. Mi meraviglio che Heinlein - scusate il gioco di parole - si sia... meravigliato di fronte al rifiuto secco, da parte del suo editore newyorkese (insomma, bene o male legato a un'America da sempre culturalmente opposta a quella propugnata nel romanzo), nei confronti di questo pasticcio.
 
04 Luglio 2015, 13:04:24Commento scritto da astrologo
Voto: 6.00
Romanzo di formazione per una guerra pressoché infinita dell'umanità. Troppo militarista, mi ha ricordato vagamente 2Full Metal Jacket" con tutto il rispetto per quel film.
 
14 Luglio 2013, 15:53:17Commento scritto da Rocheta
Voto: 8.00
Il romanzo è basato sull'esaltazione del militarismo e del cameratismo in una società futura, in cui solo chi ha fatto il servizio militare volontario può esercitare il diritto di voto. Ottima la descrizione dell'addestramento estremo a cui vengono sottoposti i fanti spaziali e delle fasi del loro impiego in combattimento. Nella vicenda sono presenti stereotipi ed esagerazioni  che Heinlein  poteva forse evitare, ma in ogni caso questo resta un libro fondamentale nel panorama fantascientifico, che un appassionato non può fare a meno di leggere.
 
22 Maggio 2013, 18:42:47Commento scritto da nickel
Voto: 7.00
 
14 Gennaio 2013, 09:13:57Commento scritto da marco.kapp
Voto: 6.00
Sinceramente devo dire che il romanzo mi ha un po' deluso. Pur essendo considerato una pietra miliare nella storia della letteratura fantascientifica, mi ha un po' annoiato nei passaggi in cui l'autore descrive l'evoluzione della società in seguito a una terribile guerra tra l'occidente e gli stati asiatici.
In particolare Heinlein si dilunga spesso a spiegare e giustificare i principi morali dietro a questa società militarista e un po' barbarica (sono tornate in uso le punizioni corporali).
Interessanti invece i capitoli del romanzo che descrivono in modo realistico il duro addestramento delle reclute e, verso la fine, l'azione militare del plotone di fanteria per stanare i nemici e salvare i compagni prigionieri.
Sorprendente la descrizione, molto avanti per i tempi in cui è stata scritta, delle armature potenziate in dotazione alla Fanteria dello Spazio.
 
26 Settembre 2012, 07:55:20Commento scritto da maxpullo
Voto: 7.00
Ho aperto questo libro con scarse aspettative: la military SF non mi attirava e continua a non attirarmi per cui mi attendevo una lettura più o meno deludente.
Mi sbagliavo.
Fino a metà libro il romanzo è assolutamente perfetto: ricco di idee e spunti interessanti sui processi educativi e sulla morale civile e militare; interessantissimo il modo in cui Heinlein riesce a far sembrare logico e giustificabile il modo quasi inumano in cui vengono addestrati i cadetti descrivendolo attraverso gli occhi di Rico e la sua crescita personale e professionale.
Potremmo dire che sino a metà libro sia quasi una sorta di ""Ufficiale e gentiluomo"" della SF con tanti motivi di fascino e idee convincienti; poi però, nella seconda metà, si passa alla descrizione delle azioni della guerra contro i ragni e, almeno nel mio caso, nella lettura è subentrata la noia, quella che ti fa saltare le righe e che ti fa guardare con ansia il numero di pagine rimanenti.
E' un mio limite, ma proprio non riesco ad appassionarmi alle battaglie ed alle descrizioni di azioni militari: di questa seconda parte salvo solo la descrizione delle tute che è assolutamente superba.
Ho cercato avidamente nel testo spunti di razzismo, fascismo e maschilismo senza trovarne nemmeno l'ombra: o non ci sono oppure io non li ho saputi cogliere.
Tutto sommato lo definirei un buon libro e questa frase, detta da uno come me che non apprezza in modo particolare la SF miltaresca, significa che vale davvero la pena leggerlo.
 
02 Settembre 2012, 19:20:42Commento scritto da gispace
Voto: 5.50
L'ho trovato noiso con l'eccezione delle ultime 50 pagine in cui qualcosa si "muove".
 
15 Maggio 2012, 22:49:02Commento scritto da MILES VORKOSIGAN
Voto: 5.00
Andrò sicuramente controcorrente, ma di fantascienza in questo libro ce ne è veramente poca tranne che nelle ultime 20 pagine, mi sembra più un "manuale del fante" che un libro che dovrebbe coinvolgere per la spettacolarità futuristica. Oltretutto mi è sembrato che l'autore ami una società militaristica dove la democrazia non dovrebbe neanche essre pronunciata.
Decisamente mediocre.
 
26 Ottobre 2011, 16:49:28Commento scritto da PabloE
Voto: 8.50

Prima cosa: non è un romanzo sulla guerra come lo è Guerra eterna; il titolo è abbastanza chiaro in tal senso: è un romanzo sull'esercito e sulla vita militare in generale e la guerra è solo uno dei momenti militari.

Secondo punto: non è fascistoide, ci sono diverse divergenze dall'ideologia fascista, anzi presenta alcuni comportamenti dell'esercito e alcune caratteristiche della società che potrebbero far inorridire alcuni militaristi convinti (il valore che RAH dà alla società, all'uguaglianza mi sembra più che altro socialista).

Terzo: se un romanzo fa riflettere senza imporre le proprie convinzioni (non c'è imposizione da parte di Heinlein, non è che la società è così, la morale è così e basta; tutto ha una spiegazione) è in ogni caso un romanzo positivo, sia che presenti idee avverse alle proprie sia che le sostenga. In questo caso le idee sociali, filosofiche e politiche presentate da RAH sono in gran parte contrarie a quello che è il mio pensiero, ma dalla lettura ne sono uscito ancor più convinto e sapete perchè? Perchè questo libro mi ha fatto riflettere e mi ha fatto giungere alla conclusione che ciò che penso è giusto. Lo so potrebbe sembrare un ragionamento illogico, ma è così: la lotta interna che ho sostenuto con un maestro della parola come RAH (niente di paragonabile ad Haldeman da questo punto di vista) ha rafforzato le mie convinzioni.

Heinlein se ne frega di quella che sarà la tecnologia futura, a lui interessa la società, l'etica, la morale e affronta questi temi in maniera molto variegata: utilizzando il professor Dubois per esplicare i concetti di più difficile comprensione, con il punto di vista di Juan Rico e attraverso la sua crescita "morale", con alcuni episodi militari ecc.

Un romanzo comunque di difficile interpretazione anche per una certa divergenza che ho riscontrato rispetto al presente con questo esercito ideale, quasi utopico al confronto di quello che è oggi: un buon 90% si arruola per avere un posto di lavoro e uno stipendio sicuri, non certo per la società.

I punti deboli sono da ricercare nella trama non eccellente, nel protagonista che in una circostanza (che non rivelo per non spoilerare) si comporta in modo davvero surreale e non umano, ad un cambiamento di un personaggio in quel caso troppo manovrato da Heinlein per i suoi scopi e nella troppo netta distinzione Uomo=bene Aracnide=male.
 
01 Aprile 2010, 13:20:00Commento scritto da ovidio80
Voto: 9.50
Quanti sono i libri che uno può aprire a caso su una qualunque pagina, partire a leggere da una riga a casa e poi subito essere avvinti e presi dalla storia che si sta leggendo? Credo pochissimi e questo è uno di quei rari casi. Molto spesso lo porto in giro e comincio a leggere da una riga a casa e non mi annoio mai.
 
15 Febbraio 2010, 16:40:47Commento scritto da iogy
Voto: 9.50
lo lessi all'età di 15-16 (circa 20 anni fa) e ancora provo sensazioni forti al ricordo! un libro cult!
 
26 Novembre 2009, 07:39:01Commento scritto da martina81
Voto: 8.00
Non si può essere d'accordo con tutto ciò che l'autore scrive, ma per come lo scrive merita un voto alto.
Proprio un bel libro
 
08 Giugno 2009, 21:11:13Commento scritto da 56-bob
Voto: 5.00
Non riesco a condividere gli entusiastici commenti di chi mi ha preceduto. Ho trovato il romanzo poco avvincente e privo di un intreccio che lasciasse il fiato sospeso. La prima metà del libro si consuma  nella descrizione cronologica (e noiosa) dell'addestramento del giovane Rico con un inutile dettaglio sulla gerarchia militare e sulle suddivisioni (brigate, battaglioni, compagnie, sergenti, tenenti, caporali). Sembra che l'autore sia più interessato a spiegare come è strutturato un esercito piuttosto che a narrare una storia (di fantascenza). Sullo sfondo ogni tanto si intravedono i temi per cui amiamo questo genere di letteratura ma sono poco approfonditi e solo l'ultima azione ha quel poco di pathos che ti porta a divorare le pagine di un libro.

Sicuramente meglio la versione cinematografica nella quale almeno astronavi, armi e trucchi cinematrografici riescono a rendere la trama più dinamica e "fantascntifica"
 
05 Marzo 2008, 08:53:26Commento scritto da Gundam70
Voto: 10.00
Ho appena terminato di leggere questo libro. Credo sia la 4a volta nella mia vita.
In questi 2 anni di mia presenza su UM ho letto oltre un centinaio di libri di Fantascienza, allargando le mie conoscenze e vedute.
Ma la lettura di Fanteria dello Spazio mi da ancora oggi le stesse forti emozioni che mi diede alla prima lettura. Confermo quindi che e' e rimane il mio libro preferito.
Difficile credere che fu scritto con l'intenzione di essere un romanzo per adolescenti come "linvasione dei gattopiatti" "cadetti dello spazio" "Una famiglia marziana" e altri.
A diciotto anni lo gustai per la storia. Ora che di anni ne ho oltre il doppio, capisco meglio perche' e' stato contestato e perche' Heinlein e' stato accusato di essere fascista.
PIUFFF! Bazzecole.
W la Fanteria dello spazio mobile! Enlist now!
 
20 Febbraio 2008, 17:06:36Commento scritto da Cybermax
Voto: 10.00
Ottimo, bello avvincente ed entusiasmante. Secondo il mio modesto parere il libro piu' bello di heilein insieme a Straniero in terra straniera. Due visioni opposte eppure Heinleiniane. Splendido. Ogni tanto si legge quancosa di bello.
 
16 Settembre 2007, 03:27:34Commento scritto da Paolo-42
Voto: 9.00
Niente da dire... l'ho letto in una notte....
 
14 Giugno 2007, 17:00:28Commento scritto da Senzabenza
Voto: 6.50
Sinceramente mi aspettavo molto di più. Non brutto ma nemmeno un capolavoro (per me). Forse ho commesso l'errore di leggerlo subito dopo "Guerra Eterna".
 
20 Settembre 2006, 20:41:31Commento scritto da rammstein
Voto: 9.50
Un capolavoro del genere.
 
16 Maggio 2006, 16:08:08Commento scritto da francibass
Voto: 9.50
Un grande romanzo di un grandissimo autore. Dal titolo, con un minimo di riflessione, si può già intuire tutto quello che all'interno ci aspetta: una dettagliata cronaca della vita di un soldato nella sua carriera insieme a un regolamento militare utile a districarsi tra le funzioni operative e i gradi, il tutto cementato da un saggio di filosofia marziale. In effetti il titolo è "Fanteria dello spazio" e non "Guerre spaziali" o simili. Ma la lettura è piacevole nonostante i dettagli gerarchici, la descrizione dei turni di lavoro addestrativi, degli ordini strategici e della filosofia militare che viene continuamente messa in bocca a vecchi ufficiali in sedia a rotelle. L'escamotage dell'autore è di iniziare con un bellissimo capitolo di piena azione, dove vediamo subito il protagonista Johnnie Rico in assetto da battaglia e le caratteristiche della tuta potenziata, quasi un secondo protagonista. Questo primo capitolo ci catapulta immediatamente nella lettura di tutto quello che segue e ci mette nello stato d'animo di sorbirci tutto quello che una società militaristica ha da dire: parole pesanti, che al contrario di molti altri romanzi distopici non chiudono ingenuamente il resto del mondo fuori dalla porta, ma conservano una ragionevolezza anche nella nostra realtà. Sono convincenti forse come quelle del rieducatore di Orwell in 1984. E allora capisco le accuse di fascismo dell'epoca. Nonostante si parli di un romanzo scritto per i giovani gli argomenti sono profondi ma le grandi capacità dell'autore lo rendono perfettamente leggibile e le infinite discussioni su suoi temi hanno finito per renderlo memorabile nonostante tutte le accuse.
 
05 Maggio 2006, 01:50:52Commento scritto da pegolo2003
Voto: 7.50
Un buon libro,mi ha ricordato i giorni del servizio di leva.Non condivido le critiche che ha subito l'autore scrivendo questo testo,non ci vedo questo eccessivo militarismo.
 
01 Luglio 2005, 01:08:47Commento scritto da Longfang
Voto: 9.50
Fresco, immediato, violento. Praticamente un capolavoro. Se siete contro l'uso della forza e della violenza nelle relazioni sociali vi farà storcere un pò il naso.
 
12 Maggio 2005, 15:20:40Commento scritto da marsman60
Voto: 9.50
quasi perfetto
 
22 Aprile 2005, 09:26:08Commento scritto da Stormbringer
Voto: 8.50
Stupendo romanzo di un grandissimo autore,  un mondo umano, finalmente unito nelle avversità, combatte con onore alieni grossi e malvagi, fondamentale opera da cui hanno ricavato anche un bel film, imperdibile.
 
21 Aprile 2005, 21:41:00Commento scritto da vinmar
Voto: 7.50
Gli alieni sono veramente cattivi. Romanzo da leggere per criticare o apprezzare. Alcune pagine sul senso del dovere sono da valutare. In ogni caso la sua lettura è fondamentale.
 
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