01 Agosto 2019, 15:29:51Commento scritto da wawawa
Voto: 5.00
buona idea ma noioso, ci ho messo una vita a finirlo.
 
06 Aprile 2015, 09:11:34Commento scritto da emilio
Voto: 7.50
E' un libro sugli "zombie" al limite dell'horro mischiato con il solito scienziato pazzo ed i suoi strani esperimenti. Però è ben scritto, abbastanza credibile, poetico in certi tratti. Consigliabile da leggere a chi ama la letteratura classica.
 
01 Gennaio 2010, 19:59:37Commento scritto da maxpullo
Voto: 6.50
Devo ammettere che alle volte è possibile prendere una cantonata su un libro: avevo letto in passato questo romanzo ben due volte, trovandolo sempre troppo lungo, noioso ed insignificante ed arrivando quasi a considerarlo uno degli Urania peggiori mai pubblicati. La voglia, tuttavia, di riuscire ad esprimere meglio e più dettagliatamente il perchè di questa mia "bocciatura" mi ha portato ad una terza rilettura, sorprendentemente assai più positiva delle altre. E' vero, infatti, che la lunghezza eccessiva gioca a sfavore del romanzo e che lo stile di Shepard risulta assai faticoso da seguire a causa soprattutto dei frequenti intermezzi di scritti, canzoni e poesie che interrompono il flusso della narrazione, ma devo dire che sono riuscito finalmente a trovarci un senso compiuto e ad apprezzarlo come mai successo in precedenza.
L'idea alla base del racconto, la possibilità cioè di sfruttare alcuni batteri presenti nei terreni di sepoltura per rianimare persone clinicamente morte e delle relative PAIB (Personalità Artificiali Indotte Battericamente) che animano i pazienti riportati in vita, è davvero originale e trovo che questo tentativo dell'autore di "razionalizzare" il mito degli zombie ed i rituali del voodoo sia assolutamente convincente ed affascinante.
Un vero pezzo di bravura poi è la descrizione delle capacità del protagonista di riuscire a "vedere" i flussi energetici che circondano il corpo umano (un concetto molto affine a quello di "anima" o di "aura") e di riuscire ad interagire con essi principalmente a scopo terapeutico, proponendo quindi una chiave di lettura entusiasmante e fantascientifica per il fenomeno dei miracoli e dei guaritori.
Purtroppo, tuttavia, le eccellenti premesse inziali e l'ottimo sviluppo della storia si perdono in un finale assai confuso e inconcludente, rovinando quello che poteva essere davvero un capolavoro.
Ma, nonostante i diversi difetti, vista l'originalità e gli ottimi spunti, la valutazione non può che essere pienamente positiva.
 
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