29 Marzo 2016, 12:01:00 | Commento scritto da remotino |
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Sicuramente non è un libro di fantascienza, una lotta interiore fra il medico ed il paziente. La prima parte mi è stata un poco noiosa, saltavo di leggere il "diario". Verso la fine si ravviva e diventa intrigante ed il lettore vuole conoscere come farà il nostro protagonista a risolvere il proprio problema. | |||||||
11 Ottobre 2012, 23:05:35 | Commento scritto da elerix |
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Bellissimo, coinvolgente e appassionante fin dalle prime pagine! | |||||||
20 Luglio 2011, 16:20:43 | Commento scritto da maxpullo |
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Un libro suggestivo ed inconsueto che ha catturato la mia attenzione sin dalle prime pagine proprio per l'originalità della trama. Come il suo omonimo biblico anche il Shadrach protagonista di questo romanzo finisce per sfidare audacemente l'autorità del tiranno, ma, mentre nel libro di Daniele la salvezza del giovane ebreo si realizzava attraverso l'intervento divino, nel libro di Silverberg il protagonista è chiamato a cavarsela con le sue sole forze, in un mondo sconvolto dalla malattia e funestato dalla morte. L'amarezza e l'orrore di questo drammatico mondo futuro raccontato da Silverberg sono degne del più catastrofico Ballard e del più pessimistico D.F. Jones, eppure, nonostante la malattia, la degenerazione, la decomposizione ed il giogo del suo tremendo tiranno, questo è un mondo ancora straordinariamente pieno di vita, un mondo che attende paziente il suo redentore. L'unica cosa che non ho apprezzato e che mi frena nel dare una valutazione molto alta è lo stile di Silverberg, in questa occasione davvero troppo prolisso: il libro, infatti, piace e si apprezza anche saltando intere pagine e molte minuziose descrizioni, anche se volte a creare atmosfera, risultano noiose e rischiano di appesantire lo scorrimento della storia. Forse sono state solo l'ansia e la voglia di conoscere il finale di una storia tanto affascinante a farmi sembrare alcune pagine inutilmente lunghe, ma tant'è: scorrendo rapidamente alcuni paragrafi la storia scorre che è un piacere e, nonostante la mole del volume si termina la lettura molto rapidamente. Così com'è il romanzo è molto molto buono, con un buon lavoro di "editing" può diventare ottimo. PS Quell'accenno all' "odore di zolfo" nella quarta di copertina è davvero incomprensibile e, secondo me, fuorviante. | |||||||
11 Aprile 2011, 11:11:27 | Commento scritto da marsman60 |
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il romanzo e' bello anche se per la verita' un po' noiso. intelligente l'ascamotage per salvarsi ma.... facilmente molto facilmente aggirabile basta allontanarsi da............. | |||||||
17 Gennaio 2011, 14:58:44 | Commento scritto da gasp63 |
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Il romanzo è incentrato sulla psicologia del protagonista, il suo rapporto con gli altri (principalmente il dittatore) ed il mondo in cui è costretto a vivere. Elementi interessanti della storia sono la dittatura e l'epidemia. Quest'ultima (l'epidemia) potrebbe far catalogare la storia nel sottogenere "apocalittico/catastrofico". Elemento negativo è la scarsità d'azione che rende per brevi tratti la lettura un pò noiosa. | |||||||
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