27 Giugno 2023, 22:42:31 | Commento scritto da contericci |
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Ad un certo punto del romanzo, ben oltre la metà, vi è il sugo di tutta la storia. Ad un computer dalle strepitose capacità di calcolo si chiede la risposta fondamentale alla domanda sulla "Vita, l'Universo e Tutto". Si, risponde il computer, sono in grado di darvela, ma mi ci vogliono sette milioni e mezzo di anni. Trascorso il tempo e dopo oltre settantacinquemila generazioni, il giorno della risposta è arrivato. Folle oceaniche in trepidante attesa della risposta definitiva che toglierà l'ansia di vivere a tutti gli esseri viventi. Esplodono cori di evviva all'unisono su tutti i mondi conosciuti....e la risposta è: quarantadue. "Ma che cacchio dici? Che risposta sarebbe?" L'indignazione del tecnico è quella di tutti noi che ancora non abbiamo capito che a questo tipo di domande risposta non c'è o, forse, chi lo sa, caduta nel vento sarà. Per dirla alla Bob Dylan. | |||||||
09 Settembre 2013, 15:25:22 | Commento scritto da fabri |
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romanzo di grande ironia, ottima fantascienza, spassosa | |||||||
16 Settembre 2011, 09:47:02 | Commento scritto da PabloE |
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Come si può raccontare la Vita, l'Universo e Tutto quanto con la fantascienza e lo humor? Forse la Guida ha la voce che vi interessa. In un susseguirsi di trovate pazzesche per la loro geniale comicità e di eventi fantascientifici altamente improbabili vi è narrata, con un'ironia che durante la lettura mi ha ricordato quella di Giobbe Covatta (inglese?), la storia di un uomo costretto uscire fuori dal "nido" e conoscere lo spazio, la galassia, la vita, l'universo...insomma, tutto quanto. Ed è con l'ironia che DNA vuol fare uscire anche noi dal ghetto del nostro pensare in piccolo, sbattendoci in faccia risposte non (solo!) alla domanda fondamentale dell'universo. Certo, alcune trovate restano fini a sè stesse e la trama si conclude con un nulla di fatto (o meglio induce a trovare quanto prima il seguito), ma nell'insieme risulta un libro più profondo di quanto non si possa credere e di quanto la Guida stessa voglia farvi credere! Come potrebbe essere un robot dotato di un'intelligenza molto più elevata della media umana e delle "caratteristiche di una persona vera"? Depresso, ovvio. Chi non ha mai pensato che "se gli esseri umani non si esercitavano in continuazione ad aprire e chiudere la bocca, correvano il rischio di cominciare a far lavorare il cervello"? Se non vi è mai passato di mente un pensiero simile, beh, l'unico consiglio che posso darvi è di chiudere un attimo la bocca. | |||||||
07 Maggio 2011, 12:35:57 | Commento scritto da Arne Saknussemm |
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Lo humor inglese non mi fa molto ridere... ne sorridere. Il romanzo è composto da una lunga serie di gag e situazioni surreali. Alcune mi hanno davvero divertito (ad esempio il dialogo tra Pensiero Profondo ed i filosofi), altre mi hanno infastidito (la ricorrente gag dell'orologio digitale), altre ancora mi hanno lasciato indifferente (la poesia Vogon, i polizioti sensibili...). Alcune cose poi sono poco intelligibili, vedi il nuovo significato attribuito all'acronimo VIP. L'autore gioca con i vizi, le virtu', i vezzi e le manie del genere umano e con gli stilemi della SF classica. Parla della Vita, dell'Universo e di Tutto Quanto. La trama sembra improvvisata, sembra andare avanti trascinata dalla fantasia di Adams, pagina dopo pagina, senza una meta precisa. Ed ecco quella che secondo me è la vera forza del libro: la sfrenata e paradossale fantasia di Adams, la forza visionaria di certe scene, Adams è come un fantino che con il suo frustino fa galoppare la nostra fantasia come pochi altri sanno fare. E proprio perchè salta tranquillamente di palo in frasca riesce a mettere in scena una quantità di situazioni enorme, impensabile per un "normale" romanzo di SF di circa 200 pagine. | |||||||
18 Maggio 2009, 14:06:26 | Commento scritto da maxpullo |
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un mito, senza bisogno di altri commenti a parte quelli che ho voluto esprimere qui. | |||||||
16 Febbraio 2006, 11:45:58 | Commento scritto da francibass |
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Molti non amano la fantascienza, moltissimi non amano - né capiscono - l'ironia. Ebbene queste due categorie dovrebbero astenersi dal giudicare i lavori di Adams, perché qui di ironia e soprattutto di fantascienza, ce n'è moltissima. E come si fa a giudicare qualcosa che non si capisce? L'opera del buon vecchio Douglas non è semplicemente una serie infinita di gag inanellate senza soluzione di continuità, ma è la trasposizione dei difetti dell'umanità a livello galattico, dove la fantascienza è l'unico scenario possibile per rappresentare tanta fervida immaginazione. Inoltre la serie della Guida non è priva di una sua coerenza interna, di una evoluzione dei personaggi e di una visione escatologica che dà risposte alla storia ed alle domande fondamentali, nella migliore tradizione fantascientifica. Ripeto: chi non capisce, si astenga... | |||||||
09 Gennaio 2006, 13:23:14 | Commento scritto da Lazarus |
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Un genere di Humor inglese che, romanzato, probabilmente perde di efficacia. Parafrasando una celebre rivista di enigmistica sono risate a denti stretti. Qualche spunto di riflessione ma una trama estremamente ridotta all'osso. Nonostante lo giudichi passabile non ho l'impellente necessità di leggerne il seguito. | |||||||
12 Maggio 2005, 14:54:40 | Commento scritto da marsman60 |
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pessimo robaccia come tutto quello che ho letto di duglas adamas passabile solo il primo capitolo | |||||||
12 Maggio 2005, 13:10:03 | Commento scritto da nemesis |
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Appena riletto in attesa dell'uscita del film, opera UNICA, ti scaraventa a spasso per l'universo e una volta tornato alla realtà guarderai ogni minima cosa intorno a te con occhio diverso...inevitabile sarà, camminando all'aperto, volgere lo sguardo al cielo.....non si sa mai cosa potrebbe piovere. | |||||||
21 Aprile 2005, 14:25:48 | Commento scritto da Stormbringer |
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Primo di un ciclo stupendo , romanzo avvincente , che ti lascia a bocca aperta , l'immaginazione vola tenuta per mano da un Adams superbo . | |||||||
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