21 Dicembre 2013, 19:05:35 | Commento scritto da clisimak |
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Buon romanzo questo che è il primo della serie,tra fantascienza, fantasy, gotico, letto in tre giorni, forse ancora meglio se approfondiva di più gli altri due piani temporali oltre a quello dell'inquisitore. | |||||||
18 Luglio 2013, 17:56:19 | Commento scritto da antosimov |
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E' una fantascienza particolare , il personaggio è ben definito. non è la fantascienza che preferisco ma evangelisti scrive bene (la spiegazione tecnica sugli spostamenti del tempo è troppo complicata). | |||||||
23 Ottobre 2012, 08:50:47 | Commento scritto da olmo |
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Certamente ha scritto dei libri molto migliori di questo, vedi ad esempio quelli sulle rivoluzioni messicane, o quelli posizionati geograficamente un po' più a nord. Per gli amanti del genere fantascientifico e non del fantasy come me questo è un po' duro da digerire, ma l'abilità dell'autore te ne fa rendere conto dopo, alla fine, quando ormai è tardi. | |||||||
14 Giugno 2011, 14:29:50 | Commento scritto da maxpullo |
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Primo romanzo del ciclo, il libro introduce la figura di Nicolas Eymerich, abilissimo e spietato inquisitore della Chiesa di Roma, qui alle prese da un lato con la necessità di rendere ufficiale la propria investitura destreggiandosi nel difficile ed intricato contesto politico e dall'altro dall'esigenza di far luce su una serie di orribili eventi apparentemente attribuibili alla stregoneria, ma per i quali, vedremo, c'è una spiegazione, se non scientifica, almeno "fantascientifica". Già in questo primo romanzo, che è valso ad Evangelisti il premio urania, va delineandosi in modo chiarissimo quella che sarà la struttura principale delle altre opere: i fatti su cui Eymerich è portato ad indagare nel suo presente, ancorchè interpretabili come stregoneria ed opera del maligno e quindi contrastabili da lui con la sua fede ed i suoi mezzi, sono in realtà espressione di leggi fisiche o di realtà scientifiche ancora inesplorate e gli eventi "soprannaturali" che Eymerich coraggiosamente affronta nel suo presente sono comunque destinati ad avere ripercussioni anche nel nostro presente, se non addirittura negli eventi futuri. Oltre al fascino magnetico ispirato dal suo carismatico protagonista, ciò che colpisce nei romanzi di Evangelisti è il sapiente montaggio, quasi "cinematografico" con cui le due (a volte tre) vicende procedono parallelamente su piani temporali differenti, per ricongiungersi nel finale del romanzo. Al di là di questo, l'intreccio narrativo e la caratteristica di chiudere ogni paragrafo con un evento sorprendente proprio al raggiungimento del massimo della climax è spesso tale che il lettore è costretto letteralmente a divorare il libro per la curiosità di conoscere come andrà a finire. In questo primo romanzo, Eymerich si trova di fronte al redivivo culto di Diana, ultimo degli dei dell'olimpo pagano a sopravvivere alla religione cattolica. Le seguaci del culto, inoltre, grazie ad una sorta di incantesimo, le cui basi sono però assolutamente fantascientifiche, sono in grado di evocare l'immagine della dea e di darle vita. L'inquisitore troverà genialmente l'unica spettacolare via non solo di sconfiggere la terribile creatura evocata, ma anche di convertire in modo repentino gran parte delle sue seguaci, volgendo contro di esse il loro stesso "incantesimo". Assolutamente da leggere. | |||||||
18 Aprile 2011, 22:09:44 | Commento scritto da PabloE |
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L'intreccio narrativo fra passato, presente e futuro è stupendo: un'indagine svolta nel passato che si dipana per il lettore solo grazie a ciò che avviene nel presente con una scoperta fantascientifica e nel futuro grazie ad un'applicazione di tale scoperta. Il livello di attenzione è alto per gran parte del libro per via di bei colpi di scena, di personaggi ben costruiti (anche pensando alla veridicità storica per quanto riguarda la parte sul passato) e della costruzione a "salti temporali" della vicenda. Gran bella invenzione fantascientifica quella degli psitroni, argomentata bene nella parte del presente. La parte più debole si rivela essere quella sul futuro, non perfettamente "armonizzata" e con delle mancanze logiche che ho trovato forzate. Il personaggio di Eymerich è uno dei più affascinanti che abbia mai incontrato nella mia, breve, carriera di lettore. | |||||||
04 Marzo 2006, 17:57:25 | Commento scritto da rammstein |
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La figura truce e spietata di Eymerich emerge in tutto il romanzo, che, però, in certi punti appare debole e scade di tono. Per chi vuole sapere come Eymerich abbia ottenuto la carica di inquisitore generale. Discreto inizio della saga. | |||||||
04 Luglio 2005, 14:42:01 | Commento scritto da squeezo |
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Non il mio genere, a mio avviso sopravvalutato, Comunque positivo | |||||||
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