31 Ottobre 2016, 12:14:19Commento scritto da remotino
Voto: 7.00
Devo essere sincero, le prima 50 pagine mi lasciavano perplesso e già stavo pensando di metterlo in un angolo, ma ho resistito ed ho fatto bene, alla lunga è stato un bel racconto. Non sono un appassionato di Fantasy, e dentro questo romanzo mi pare che ci sia, ma tutto sommato la storia per i miei gusti si è lasciata leggere.
 
03 Maggio 2016, 19:11:35Commento scritto da antosimov
Voto: 8.00
il secondo libro del ciclo di GEA è a un ottimo livello forse superiore al primo.
La fantasia prende il sopravvento sulla fantascienza ma mantiene il coinvolgimento del lettore.
i personaggi sono ben definiti.
Ho ritrovato il gusto della fantasia anni 70'.
devo dire che per gustarsi bene questa gigantesca ruota vivente occorreva una bella mappa CHE NON C'E'.
Io ne ho reperita una parziale sul primo libro  Urania numero 836, ma non sufficientemente esplicativa.
Per questa mancanza della Mondadori devo dare mezzo punto in meno.
 
25 Agosto 2015, 00:29:15Commento scritto da doge
Voto: 8.50
In questo secondo libro della saga di Titano si imparano molte cose su come funziona la vita su Gea,alcune davvero stupefacenti (no,bisogna dire che a Varley la fantasia non manca!).Conosciamo meglio 'vecchi amici'' e qualcuno di nuovo,inoltre conosciamo meglio CHI sia e COME sia Gea.....Tutto un mondo da scoprire ,ben delineato,spiegato e raffigurato abilmente dall'autore..si può quasi riuscire a dipingerlo volendo...bello,molto bello!Voto:8,5
 
21 Maggio 2014, 22:51:35Commento scritto da mitd
Voto: 6.50
Nel secondo romanzo del ciclo rimangono solo scorie di fantascienza. Non che sia necessariamente un male: con piglio Vance-iano, Varley fa vagabondare i suoi personaggi di continente in continente, con buone invenzioni sia per quanto riguarda la fauna aliena, sia per gli ambienti. Il ritmo è buono e la lettura piacevole. Personalmente, poiché a torto o a ragione mi aspettavo un romanzo di fantascienza, mi ha un po' deluso. Il finale è sospeso e rimanda alla lettura del terzo episodio.
 
16 Aprile 2013, 15:50:27Commento scritto da and
Voto: 7.50
Più che buona continuazione del ciclo. Il mondo-titano su cui si svolgono queste avventure brulica di vita, ottimamente descritta dall'autore, ma il vero protagonista rimane sempre Gea.
 
25 Febbraio 2013, 16:19:48Commento scritto da Arne Saknussemm
Voto: 7.50
Seconda parte del ciclo di Gea.
Bellissimo, come il precedente "Titano", talmente bello che finito il romanzo mi sono subito buttato sul seguito: "Demon".
L'unica pecca di questo romanzo è la stessa che avevo trovato nel precedente "Titano": la storia è secondaria e non molto importante ma è un pretesto per continuare a viaggiare dentro Gea e continuare a scoprire le meraviglie del Titano pazzo (e per questo il mio voto si ferma a 7,5).
In qualche modo ci si affeziona ai personaggi, vecchi e nuovi, ed il loro viaggio ti risucchia tra le pagine, sulla crosta artificiale delle 12 regioni del titano, tra flora e fauna assolutamente stupefacenti.
Grandioso !


P.S. La copertina di Chichoni non c'entra nulla con il libro.
....ma forse si riferisce alla caduta lungo il raggio? Bè allora che diavolo c'entra la tuta spaziale ?????
 
22 Ottobre 2009, 14:50:26Commento scritto da Free Will
Voto: 7.50
Il secondo libro del ciclo di Gea (il primo è "Titano" - Urania 839, il terzo è "Demon" - Urania 1128 e 1129) è stato pubblicato molti anni dopo il primo, sulla collana Classici anziché sulla collana principale e, soprattutto, dopo il terzo libro della serie, con la solita mancanza di rispetto per i lettori, che ovviamente non capiscono alcunché di "Demon" senza aver letto prima "Nel segno di Titano" (meglio il titolo inglese "Wizard").
Detto questo, la continuazione delle avventure di Cirocco Jones e compagni è sempre molto interessante ed avvincente.
A ben guardare non accade proprio nulla, nel senso che si tratta ancora (come nel primo romanzo) di un viaggio intrapreso all'interno di quello strano mondo/entità, che, al di la degli eventi più o meno drammatici, non è altro che un modo per riproporci un percorso iniziatico (tipico della letteratura anglosassone) di alcuni personaggi.
Forse un po' troppo lungo, ma si legge bene fino alla fine. E si cerca subito la prosecuzione della storia.
Ottima la traduzione di Riccardo Valla, pessima la copertina di Oscar Chichoni che, tanto per cambiare, non è in alcun modo pertinente (tanto valeva disegnare un sottomarino o un elefante).
 
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