16 Luglio 2013, 15:37:20Commento scritto da Nova68
Voto: 7.00
Letto anni fa sotto l'ombrellone. Mi meravigliai dopo averlo finito, che l'autore fosse Brunner. Solitamente avvezzo a temi molto più profondi, questo è il classico romanzo di "evasione", comunque appassioante. Lettura scorrevole.
 
05 Luglio 2012, 22:27:35Commento scritto da brz57
Voto: 6.50

Ennesima rivisitazione del mostro risvegliato dal lungo sonno; come in molti altri romanzi del genere la cosa piu' positiva e' che si leggono in scioltezza ed in un paio d'ore. Finale abbastanza "tirato via". Passabile.
 
24 Aprile 2010, 14:08:20Commento scritto da Eremita
Voto: 7.00
Carino... Lovecraft 2.0
buonissimo il ritmo narrativo incalzante, ottimo il cattivo, discreti i buoni.
ma soprattutto la "velocità": una moltitudine di eventi infilati in poche pagine. Poteva uscirne un buon film...
 
22 Marzo 2010, 08:16:54Commento scritto da grifone58
Voto: 8.00
Davvero un romanzo con la R maiuscola..., buona l'ambientazione e l'idea di raccontare i fatti sia dal punto di vista degli uomini-schiavi che da quello del mostro-carnefice

Straordinario il racconto “Il dito tagliato” che chiude il volumetto, forse uno dei migliori racconti-brevi che abbia mai letto
 
16 Settembre 2009, 21:43:22Commento scritto da maxpullo
Voto: 7.50
Vedi valutazione Urania 564
 
23 Aprile 2008, 15:57:50Commento scritto da Stormbringer
Voto: 7.00
Buon romanzo, la lettura scorre veloce, del filone che non tutte le scoperte possono essere simpatiche.
Ci sono anche un paio di situazioni molto avvincenti che portano al finale abbastanza prevedibile ma con un pizzico di incertezza che lo rende migliore del previsto.
Consigliato.
 
23 Maggio 2006, 12:44:04Commento scritto da francibass
Voto: 7.50
Ottimo romanzo, praticamente già pronto per essere trasposto in un film, cosa che non mi risulta essere ancora stata fatta. Lo stile fluido e la narrazione avvincente riescono a dipingere vividamente in immagini mentali l'umanità soggiogata dall'essere senza nome. Alcune sequenze sono assolutamente riuscite e perciò terrificanti: l'annegazione forzata dei passeggeri della nave è forse la più travolgente. La storia viene raccontata di volta in volta dal punto di vista del mostro o da uno degli uomini schiavizzati, il ché rende perfettamente la sprezzante tracotanza del carnefice alieno mentre la vittima annega la propria coscienza in un terrore continuo. Il finale è forse prevedibile ma in linea con il genere.
 
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