25 Maggio 2018, 10:54:54Commento scritto da maxpullo
Voto: 8.00
Avevo sempre conosciuto ed apprezzato il Murray Leinster romanziere, con questa antologia ho potuto apprezzare anche il Murray Leinster scrittore di racconti.
In quasi 400 pagine, che non annoiano mai neppure per un istante, Leinster ci racconta il difficile rapporto tra l'uomo ed il cosmo, inteso sia come universo sconosciuto e ricco di misteri da risolvere o di minacce improvvise che come teatro di improvvisi e imprevedibili incontri con razze aliene.
Proprio quello dell'incontro/scontro con civiltà extraerrestri sembra essere il motivo ricorrente di quasi tutti i racconti: il punto di vista di Leinster al proposito è molto realistico/pessimistico, quasi alla Lem oserei dire. Dall'incontro con razze extraterrestri infatti sembra possano derivare solo problemi nell'immediato futuro e, molti dei racconti, disegnano scenari di guerriglia o di "stallo", arrivando a prefigurare strategie di dialogo immaginifiche e degne della miglior teoria dei giochi.
Incontrare una nave aliena durante il proprio tragitto è una sciagura perchè se anche non ci dovesse essere un conflitto immediato (con conseguente distruzione di uno dei due equipaggi), rimarrebbe sempre il rischio di rivelare la propria esistenza agli "altri" con l'innesco di una minaccia per il pianeta natio.
E mentre in qualche caso gli alieni di Leinster possono assumere sembianze umane e vivere tra noi come personaggi un po' strambi e abbastanza altezzosi (vedi il racconto eponimo della raccolta), quasi sempre essi saranno visti come una sorta di minaccia ed il messaggio che quasi tutti i racconti vogliono dare è molto lovecraftiano: "meglio stare alla larga dagli extraterrestri e meglio ancora ignorarne perfino l'esistenza!"
Ma se gli alieni rappresentano una minaccia, non è che l'universo in se e per se sia un posto sempre tranquillo in cui vivere: ne sanno qualcosa i protagonisti dello splendido romanzo di apertura "Bivi nel tempo" che racconta una catastrofe molto ballardiana in cui delle bolle di tempo iniziano a spostarsi portandosi dietro il relativo spazio, creando scenari assurdi ed imprevedibili per i testimoni del fenomeno.
E ne sanno qualcosa i protagonisti del racconto conclusivo, "Il punto critico", i quali, posti di fronte ad una inimmaginabile catastrofe che colpisce il sole di una remota colonia, riusciranno a salvarsi solo grazie all'ingegno ed all'umiltà di un uomo innamorato.
E, visto che ho già citato Lem, infiliamo in questa rassegna anche la "creatura" de "Il pianeta solitario", una gigantesca massa di protoplasma che ha più di un punto di contatto con l'oceano di Solaris ma che, a differenza di quest'ultimo non si limita ad imitare e rappresentare i sogni degli esploratori, ma finisce per assorbirne anche i desideri e le passioni, finendo per diventare una colossale minaccia per l'umanità.
Ed avendo citato Lem, Lovecraft e Ballard, direi che non c'è alcuna sopresa se alla fine il mio giudizio complessivo su questa raccolta è estremamante positivo.  
 
25 Giugno 2009, 13:47:31Commento scritto da tehom
Voto: 6.50
Fantascienza "agè", trame e personaggi un po' naif, e tuttavia racconti tutti (o quasi ) ancora leggibilissimi e piacevoli.
Spiccano tra gli altri "Il dimostratore della Quarta dimensione" ( brillante esempio di comicità slapstick, che sembra uscito dalla penna di H. Kuttner ), "Un logico di nome Joe" ( che anticipa di 60 anni l'avvento della civiltà informatica con quello che potrebbe essere un suo paradossale esito) e "Lo strano caso di John Kingman" (racconto surreale dove un alieno dall'intelletto superiore si fa beffe dell'umana stupidità ).
 
09 Settembre 2007, 17:10:02Commento scritto da grifone58
Voto: 6.50
Buona raccolta di racconti impreziosita da "Bivi nel tempo"
 
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