23 Settembre 2022, 10:08:05Commento scritto da astrologo
Voto: 8.00
Uno dei testi minori del più grande scrittore dell'est europeo. Nonostante il rivestimento polizieso, l'indagine si svolge sopratutto sui caratteri umani e sulle cose che sembrano, ma non sono. E' una profonda riflessione sull'Uomo e i concetti esoterici.
 
05 Gennaio 2016, 00:51:01Commento scritto da and
Voto: 6.50
Pochissima azione all'interno di quest'indagine che si svolge a Londra. Come sempre incisiva la scrittura di Lem, tuttavia ho apprezzato questo scrittore decisamente di più in Solaris e L'Invincibile.
 
14 Aprile 2014, 10:11:58Commento scritto da brz57
Voto: 5.50
Certo, tante riflessioni ed eleucubrazioni filosofiche, dialoghi profondi e premesse interessanti, ma alla fine mi e' rimasto un po' d'amaro in bocca....parecchia confusione, parecchia noia......dopo Solaris mezza delusione.
 
06 Luglio 2011, 10:31:57Commento scritto da Scubamanu
Voto: 4.00
Sicuramente un romanzo molto riflessivo ma per niente avvincente e tanto meno coinvolgente. E' stato molto noioso leggerlo, ho anche avuto la tentazione di abbandonarlo a un certo punto.
Molto deludente.
 
11 Dicembre 2009, 16:02:55Commento scritto da maxpullo
Voto: 7.00
Interessante, riflessivo, profondo. Questi sono i tre aggettivi che meglio descrivono questo complesso romanzo di Lem, un romanzo che inizialmente sembra ricalcare i clichè dell'horror soprannaturale, ma che via via si fa più complesso e "filosofico", sino a giungere ad una amara riflessione sulle capacità di indagine dell'uomo di fronte all'ignoto.
Certamente meno elaborato e meno spettacolare rispetto al capolavoro "Solaris", "L'indagine", pur partendo da premesse del tutto diverse, sembra arrivare alle medesime conclusioni dell'altro romanzo: nonstante il sincero impegno e la miglior volontà possibile, ogni indagine umana che tenti di svelare ciò che esula dal "senso comune" è destinata a naufragare ed a concludersi in una sterile raccolta di dati.
Come la "solaristica" rappresenta di fatto la pietra tombale delle esperienze conoscitive umane rispetto all'oceano senziente descritto in "Solaris", così i dati raccolti dall'agente Gregory, chiamato ad indagare sul mistero dei cadaveri che scompaiono, rappresentano, di fatto, una sorta di beffardo epitaffio sull'esito dell'indagine che egli conduce: elementi indecifrabili che portano ad una spiegazione che non può essere data perchè coinvolge aspetti delle leggi della natura talmente "alieni" dal senso comune da risultare praticamente inaccettabili.
I vani trattati sull'oceano di Solaris, le sterili descrizioni delle sue infinite capacità imitative con tutta la loro analitica inutilità soffocano ogni tentativo di comunicazione con esso e fanno sì che i suoi scopi, le sue intenzioni e le sue emozioni rimangano un mistero per gli scienziati umani che lo studiano; allo stesso modo il raccapricciante fenomeno dei cadaveri che apparentemente si rianimano e scompaiono, pur potendo essere descritto attraverso allucinanti ed inesplicabili leggi matematiche che sembrano coinvolgere orari, temperature, aree geografiche e statistiche sull'incidenza delle morti per cancro, rimane, di fatto, inconoscibile, un mistero della natura che, come l'oceano alieno, si rifiuta di rivelare all'uomo i suoi scopi e le sue motivazioni.
Il finale, nella sua sconvolgente crudezza, ci rivela quella che è l'amara considerazione dell'autore: di fronte a ciò che non può essere indagato e conosciuto la mente umana "si ritira", preferendo una rassicurante, ancorchè banale, spiegazione del fenomeno e, laddove le circostanze sembrerebbero smentire questa semplice spiegazione, si preferisce sorvolare ed ignorare i fatti, pur di mettere una pietra sopra a quello che è un fastidioso rompicapo.
Pur essendo un libro faticoso da leggere e pur non riuscendo a classificarlo in modo corretto, essendo un vero pout-pourri di generi, lo considero ugualmente uno dei più bei romanzi letti quest'anno: un interessante e gustoso trattato di filosofia nascosto tra le righe di un thriller/horror/poliziesco/fantascientifico.
 
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