| 25 Ottobre 2015, 17:02:42 | Commento scritto da bibliotecario | | |
| Spunto iniziale e personaggi interessanti e divertenti, buon ritmo narrativo qua e la alcune ingenuità come le persone che riescano a sentire telepaticamente l'alieno, tutte americane e tutte con con qualcosa di necessario per aiutarlo, d'altronde in altro modo non si sarebbe potuto imbastire la storia. Finale troppo affrettato, ma comunque una buona lettura. |
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| 02 Novembre 2006, 13:09:14 | Commento scritto da attiliosfunel | | |
| Mediocre e noioso. Burns mi era piaciuto in Carne di metallo, qui si perde decisamente... Da evitare. |
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| 02 Novembre 2006, 10:51:26 | Commento scritto da Free Will | | |
All'inizio, più che un romanzo, sembra la sceneggiatura di un telefilm americano, quei thriller adrenalici che ti tengono con il fiato sospeso; il trucco è saltare da un ambiente all'altro, con personaggi che vivono esperienze diverse e che poi finiscono per incrociarsi; il problema è che nei telefilm ci sono le immagini che ti aiutano, qui invece devi riferirti solo ai nomi dei personaggi ed è veramente faticoso. Dopo aver letto 2 o 3 volte le prime 50 pagine, alla fine impari e vai avanti. Da questo punto in poi, la vicenda diventa veramente interessante, il ritmo è frenetico, il linguaggio moderno e divertente. Lo leggi tutto d'un fiato.
L'unica idea fantascientifica è quella della chiamata di soccorso telepatica da parte di un alieno in difficoltà verso alcuni terrestri, apparentemente scelti a caso. Però è un'idea veramente intrigante e originale. Certo tutti e 6 i terrestri contattati dall'alieno sono americani perché si sa che gli Stati Uniti non sono solo il centro verso cui ruota la Terra, ma sono il centro dell'intero Unverso.
Purtroppo il finale è decisamente affrettato e inconcludente; non c'è neppure una descrizione dell'alieno, soltanto il commento: "è bello". Non si sa neppure che cosa gli è capitato e perché si è trovato in difficoltà, né tantomeno si viene a sapere che cosa gli capiterà dopo il salvataggio.
Peccato, un talento letterario sprecato.
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