26 Aprile 2024, 11:53:03Commento scritto da gentlezeuhl
Voto: 6.50
Con questo terzo volume torniamo al voto del primo - 6,5 - e per fortuna riscattiamo l’insufficienza del secondo. Non siamo quindi a parlare di un capolavoro, certamente, anzi se non fosse stato per il finale, diciamo le ultime 50 pagine, il voto sarebbe stato anche più basso. Manca la musicalità nella scrittura, manca il ritmo, e a parte i personaggi veramente ottimi, ancora una volta la noia fa capolino qua e là. La Kress di questa trilogia sembra sprechi parole per appesantire la lettura. Per carità, è un’autrice capace di farsi leggere, ma non entusiasma.
 
16 Ottobre 2021, 11:44:14Commento scritto da Free Will
Voto: 8.00
Dopo la schifezza del secondo libro del ciclo del "Domani", evidentemente scritto da qualcun altro, finalmente ritrovo la "mia" Nancy Kress, quella vera, quella che si esprime con linguaggio agile, efficace, entusiasmante, ma anche colto, preciso nei dettagli, elegante e coerente.
Tutta l'azione ora si sposta nuovamente sul pianeta Terra ma, per i paradossi temporali derivati dai viaggi iperluce, dopo 28 anni, dalla partenza di alcuni personaggi verso il pianeta Mondo.
Però sulla Terra in quei 28 anni è cambiato tutto, la Terra è devastata e sembra destinata ad una fine impietosa. Troviamo nuovi personaggi, molto ben caratterizzati.
A questo punto i nostri eroi si dedicheranno anima e corpo per dare un domani alla Terra, come da titolo. Per farlo non esistono soluzioni semplici e scappatoie: bisogna ragionare col pensiero laterale.
Accingendosi a scrivere questo finale, l'autrice ha studiato molto e riesce ad esprimere in maniera convincente nozioni mediche, fisiche, matematiche, ma soprattutto biologiche, virologiche e genetiche.
Nel complesso troviamo molti messaggi positivi che riguardano la pace, l'ecologia, la scienza a fin di bene.
Siamo colpiti da un particolare brivido in tempi di coronavirus. Va bene qui si parla di un "banale" rinovirus mutato, ma il pericolo descritto è infinitamente superiore a quello della realtà attuale.
 
31 Luglio 2021, 16:30:17Commento scritto da astrologo
Voto: 5.00
Libro piuttosto dispersivo che dovrebbe chiudere una trilogia su questo genere misto di avventure spaziali e disastri ambientali. L'autrice , pur scrivendo bene ed essendo molto chiara aumenta troppo la noia di una storia piuttosto semplice e rende il libro peante. Spiacente, alla prossima.
 
21 Luglio 2021, 10:13:44Commento scritto da galions
Voto: 8.50
Terzo e conclusivo romanzo della trilogia ‘Yesterday’s Kin’ firmata da Nancy Kress, questo commento è uno spoiler per chi non ha letto la saga per cui proseguite a vostro discapito.
I tre titoli non sono romanzi autonomi ma vanno letti in sequenza.

In seguito al viaggio su ‘Mondo’ o ‘Alleanza’, il pianeta dei Deneb, la dottoressa Marianne Jenner ed i protagonisti di ‘Se ci sarà un domani’ tornano sulla Terra, dove nel frattempo sono trascorsi ventotto anni per via della distorsione temporale legata al viaggio interplanetario.
Li aspetta una civiltà umana in agonia dove l’autodistruzione e la follia hanno avuto la meglio provocando un evento catastrofico noto come ‘La Caduta’.
Vige la legge marziale e l’aria è satura di una nuova spora geneticamente modificata per agevolare l’estinzione degli uomini e la diffusione del virus che li uccide.
Scatta una nuova corsa contro il tempo per sfruttare il virofago proveniente da ‘Mondo’.
La Kress ci regala un finale pieno di sorprese, direi quasi epico, perché non si limita a chiudere la trama con un colpo di scena, ma ci svela chi sono i cosiddetti ‘superalieni’ che hanno salvato nella notte dei tempi il genere umano al suo primo incontro con la spora mortale proveniente dallo spazio.
Ma il colpo di genio la Kress lo compie quando comincia a filosofeggiare sulla natura umana asserendo tra le righe che l’intelligenza è un’arma a doppio taglio, laddove può essere una forza al servizio della cooperazione, oppure un potenziamento dell’istinto di sopraffazione e distruzione.
Ed il giudizio è impietoso perché la scelta tra cooperazione o sopraffazione viene attribuita ad un gene che solo il 4% della popolazione possiede, conferendo a costoro quel quid supplementare di intelligenza necessario per assumersi l’enorme responsabilità di preservare il genere umano.
In parole povere la Kress ci sta dicendo che la stragrande maggioranza degli uomini è dotato di sufficiente intelligenza per autodistruggersi, ma solo una ristretta minoranza ha l’intelligenza necessaria per prosperare.
Mi verrebbe da chiedere dove pensa di collocarsi l’autrice, ma direi che si tratta di una domanda superflua.
La Kress non delude, ma scrive un finale in crescendo denso di azione e di ritmo, che Lia Tomasich traduce riuscendo a conservarne la gradevole scorrevolezza.
Buona fantascienza a tutti.  

 
18 Luglio 2021, 18:45:33Commento scritto da npano
Voto: 7.50
Al contrario di molti cicli dove il primo romanzo fa il botto e l'ultimo non regge, ritengo che in questo caso l'ultimo romanzo è il migliore.
Mantenuti tutti i punti di forza della Kress ( scrittura scorrevole è sempre interessante per i temi e le riflessioni, personaggi ben caratterizzati) ho trovato lo svolgimento assolutamente ben equilibrato in tutti i capitoli.
Ottimo finale con una ciliegina intrigante , in verità non nuova per la Kress.
 
28 Giugno 2021, 19:07:32Commento scritto da Oldman
Voto: 8.00
Bello! Mi è piaciuto molto , specialmente il finale! Il migliore della triologia!|
 
21 Giugno 2021, 17:28:53Commento scritto da antosimov
Voto: 7.50
Volume conclusivo del ciclo, se nei primi due capitoli il mio voto è stato sette, in questo aumenta di mezzo punto.
La trama e la prosa rimane valida ma il finale è originale e inaspettato.
Profondi le riflessioni sui temi ecologici e biologici, personaggi ben definiti e non banali.
 
17 Giugno 2021, 11:24:56Commento scritto da bibliotecario
Voto: 7.00
Si chiude con questo romanzo la trilogia Yesterday's Kin e nell'ultima parte del romanzo acquista finalmente il suo perché il nome della trilogia. Anche in questo romanzo abbiamo un cambio dei personaggi principali e di prospettiva, nonostante che tutto giri ancora intorno alla famiglia Jenner. Sono di fatto i due nipoti della dottoressa Marianne Jenner i due protagonisti, con modi diversi e contrapposti di affrontare la crisi globale avvenuta sulla terra nel periodo intercorso tra la partenza della missione per Mondo e il suo ritorno sulla Terra. Come sempre la Kriss con uno stile di scrittura lineare e impeccabile costruisce una storia interessante, affronta temi importanti come l'accettazione del diverso, le ripercussioni delle intromissioni umane nell'ecologia del pianeta, l'eticità delle scienze biotecnologiche, il tutto creando personaggi sfaccettati e credibili, ed una trama con vari colpi di scena senza cali di tensione anche nelle parti più descrittive. Buon romanzo e buona trilogia.
 
10 Giugno 2021, 15:40:12Commento scritto da capricorno52
Voto: 7.00
Questo volume completa la trilogia yesterdays’ Kin.
Il romanzo ricalca la trama dei precedenti , e , tratta della lotta condotta dagli umani ad un virus mortale ma mentre all’ inizio si trattava di un virus trasportato sotto forma di  spore dallo spazio , ora si tratta della sua mutazione artificiale creata da terroristi per abbattere drasticamente  la popolazione della Terra.
Il romanzo inizia con l' arrivo sulla Terra della nave di Mondo causa della dilatazione del tempo, 28 anni dopo la partenza , la scienziata Marianne Jenner sta tornando sulla nave, con altre quattro persone che hanno effettuato il viaggio originale e cinque persone del pianeta Mondo.
Trovano una scena post-apocalittica e si sistemano in un habitat a cupola con tecnologia aliena insieme a diverse centinaia di persone. È una base militare e scientifica e la parte militare è guidata dal nipote della Jenner, Jason. Spesso sono sotto attacco da parte di un esercito rivale, ovviamente adesso , la ricerca continua congiunta per debellare il nuovo virus.
Il romanzo ha un inizio piuttosto lento , l’autrice tramite i personaggi principali traccia un feed-back degli avvenimenti accaduti sulla Terra ed approfondisce i tratti caratteriali e psicologici e le ideologie basate fondamentalmente sull ‘ accettazione o meno dello stile di vita da seguire, la trama comincia a farsi interessante e piu’ movimentata dopo un terzo del volume quando il focus si sposta verso il conflitto fra le fazioni terrestri e lo sviluppo e le conseguenze di una nuova pandemia  all’interno della base militare comandata da Jason Jenner .
Jenner da reale deus ex machina come nel primo volume sua nonna, adotta una logica win win , si  fa carico in modo lungimirante sia del problema militare , sia della salvezza di tutti coloro che si sono rifugiati nella base , illuminando con la sua azione un finale in parte inaspettato.
Valido e coerente libro di FS con personaggi ben tratteggiati , non un capolavoro , ma certamente un buon romanzo che vale leggere anche se per alcuni aspetti è in qualche punto ripetitivo.  
 
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