18 Agosto 2021, 11:35:05Commento scritto da Free Will
Voto: 10.00
Dicono che "Il Donatore" sia un libro per adolescenti. In realtà è un libro per tutti, perché l'umanità appare totalmente cieca verso la realtà. Siamo consapevoli di vivere in un mondo imperfetto, ma ci illudiamo di poterlo migliorare per arrivare a qualcosa di simile al Paradiso. In realtà stiamo scivolando verso il Pensiero Unico, e rinunciamo a molte libertà personali per "il bene di tutti". Sì, possiamo protestare, scendere nelle piazze. E poi? Sarà bene tornare a leggere 1984 di Orwell.
Il Mondo di Jonas appare effettivamente perfetto: la comunità è costituita da coppie (uomo e donna) prestabilite dal comitato di anziani, che assegna a loro anche due bambini, un maschio e una femmina, concepiti da una Partoriente, cioè una donna destinata a quel compito. Tutti sono felici perché a 12 anni diventano adulti, con una grande cerimonia durante la quale vengono assegnati i mestieri che faranno per tutta la vita, in funzione delle apparenti inclinazioni. Nessuno si lamenta. Osserva un mondo grigio, senza colori, senza musica, senza pioggia o sole, senza malattie. E senza Pulsioni, cioè ciò che accadrebbe a tutti all'inizio dell'adolescenza, cioè l'attrazione sessuale: la Pulsione viene immediatamente repressa.
Poi quando gli adulti non sono più in grado di lavorare, vengono messi in una specie di ospizio e ben accuditi. Fino a quando si stabilisce che devono essere "congedati" per andare "Altrove". Lo stesso "congedo" viene dato ai neonati con qualche problemino che non li rende perfetti. Poi ci sono le punizioni, leggere (come piccole frustate) sin dall'infanzia per le Infrazioni (di cui bisogna chiedere scusa) alle innumerevoli regole. E poi punizioni energiche e pubbliche per Infrazioni gravi: dopo tre di queste, anche chi si è macchiato delle Infrazioni viene "congedato".
Al compimento dei 12 anni Jonas riceve, come i suoi coetanei, il compito che avrà per tutta la vita. Ma il suo sarà un compito speciale, anzi unico: sarà l'Accoglitore di Memorie che gli verranno affidate dal vecchio Donatore. Quando diventerà vecchio, a sua volta diventerà Donatore. Ma dopo un anno di donazioni di memorie, Jonas scopre, grazie alle stesse memorie, che il suo mondo...
E allora...
L'autrice ha inteso lasciare il finale aperto, perché ognuno può leggerlo con i propri occhi.
Poi, dopo molti anni ha scritto tre seguiti (forse per ragioni commerciali). Volendo ci possiamo fermare qui. Il romanzo è breve e si legge in due ore.
Però sono curioso e andrò a leggere i tre capitoli successivi.  
 
Utenti cui piace il libro
Utenti cui non piace il libro