07 Giugno 2016, 09:13:47 | Commento scritto da maxpullo | | |
Per tutto il romanzo l'autore porta avanti coraggiosamente una tesi tanto affascinante quanto azzardata: l'idea cioè che la razza umana non sia tutta originaria del pianeta terra ma che le diverse "razze" abbiano origini extraterrestri e che l'umanità si suddivida in due grandi gruppi: i Nor-man (i sani di mente) e gli U-Man (gli umorali, i pazzi) e che la Terra sia di fatto un enorme manicomio da deve essere preclusa la fuga ad ogni costo. Russell è tanto bravo che, pur nell'estrema originalità dell'idea centrale, non si può ragionevolmente tentare di confutarla in maniera semplice; la domanda "come fai a sapere di non essere pazzo?" rimbalza e riecheggia all'interno della storia e nella testa del lettore; l'impossibilità stessa di trovare una risposta sensata mette in difficoltà e rende la domanda tutt'altro che banale. Ma al di là dell'idea centrale la trama è sviluppata in maniera un po' frenetica e caotica e la lettura si fa difficoltosa con ampi spazi di noia pura. I personaggi non sono caratterizzati molto bene e lo stesso protagonista non viene mai ben focalizzato. Tutto sommato direi che il romanzo merita un 7,5 per la storia in se ed un 5,5 per lo sviluppo; la valutazione è di piena sufficienza. |
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04 Ottobre 2013, 11:07:02 | Commento scritto da brz57 | | |
Sono un grande estimatore di Russel, di cui apprezzo la verve e l'ironia pungente, ma questo romanzo mi ha un po' deluso; buona l'idea di fondo, ma lo svolgimento e' abbastanza puerile e sempliciotto. Si nota davvero una grande stanchezza nella scrittura....l'amaro finale risolleva un po' il tutto. |
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07 Novembre 2007, 11:59:48 | Commento scritto da usermk | | |
Partito bene con una trama da racconto giallo/avventuroso, man mano che si chiarisce l'idea di base (la specie umana evoluta su tre pianeti distinti, la "follia" dei terrestri, il sottinteso razzismo e la scontata supremazia statunitense) il romanzo diventa illeggibile, degno solo di uno scribacchino di infima categoria. Nei panni dell'autore, piú che cambiare il finale avrei semplicemente dimenticato di averlo scritto. |
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09 Luglio 2007, 00:40:56 | Commento scritto da capitanklutz | | |
Ultimo romanzo scritto da Russell; fra l' altro questa edizione dei Classici Urania è basata sulla revisione che l' autore fece in un secondo tempo, cambiando il finale da positivo a negativo per poi non scrivere più nulla per i restanti anni della sua vita. Probabilmente col passare del tempo l' ironia era stata sostituita dall' amarezza nel dover prendere atto che l' uomo non progredisce nel suo essere scimmione litigioso ( Kubrik docet ) e con quest' ultima opera il buon Frank ci lasciò a noi stessi, negandoci i sogghigni amari a cui ci aveva abituati; per inciso il libro è bello, pervaso da una vena di amarezza e malinconia di cui sopra. |
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24 Marzo 2007, 22:50:53 | Commento scritto da grifone58 | | |
Dall'autore di "Galassia che vai" mi aspettavo sicuramente di più... è proprio un romanzo modesto |
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