17 Gennaio 2013, 11:37:07Commento scritto da Nova68
Voto: 8.00
E' stato per molto, moltissimo tempo uno dei miei libri preferiti. Ogni anno lo rileggevo, oppure rileggevo dei passi.
Un libro che ha sempre suscitato in me profonda angoscia ed amarezza. L'impatto degli avvenimenti è sempre drammatico: il vivere quotidiano tra orrore e rassegnazione, la perdita delle persone care, la disperazione.
Avvenimenti che nel nostro quotidiano possono essere semplici e non costituire un problema, per il nostro protagonista si trasformano in situazioni irreparabili, esempio un semplice orologio fermo. Il volgere, dal giorno alla notte, crea una spaccatura tra quella che può essere ancora considerata una vita "normale" ad una non vita degli orrori.Per quanto riguarda le trasposizioni cinematografiche, considero in assoluto la migliore quella interpretata da Vincent Price, in bianco e nero, girato nel 1964 a Roma, zona Eur, ovvero L'ULTIMO UOMO DELLA TERRA. Passabile la versione con Charlton Heston, ovvero 1975: OCCHI BIANCHI SUL PIANETA TERRA. Improponibile la versione con Will Smith
 
09 Aprile 2008, 14:14:35Commento scritto da lonewalker
Voto: 10.00
Non potevo esimermi dal dire almeno due parole su questo "pilastro" della FS di tutti i tempi e tutti i generi.......aggettivi per definirlo: angosciante, geniale, umano, dal potere immaginifico enorme.....forse uno dei pochi romanzi che sono riuscito a vivere compiutamente...con lacrimuccia finale (eh sì, mi è prorpio dispiaciuto che Robert........mi fermo se ci fosse ancora qualcuno che non lo ha letto). Ho visto tutte le versioni cinematografiche che sono state fatte ma nessuna è riuscita farmi rivivere quello che la mia fantasia aveva generato durante la lettura. Comunque se non avete visto 1975 occhi bianchi sul pianeta terra o l'ultimo con Will Smith cercate di trovare "L'ultimo uomo sulla terra" di Corman con Vincent Price del 1964.......merita soprattutto per un Romano che può vedere l'EUR in costruzione (l'EUR è un quartiere "moderno" di Roma). Lone.
 
16 Febbraio 2006, 12:16:42Commento scritto da francibass
Voto: 9.00
Come diceva King, Matheson e' uno scrittore senza pieta'. Senza pieta' per il lettore che si trova immediatamente catapultato in una dimensione da incubo dove le spiegazioni possono attendere e l'importante e' salvarsi la vita. La forza dell'autore fa si' che non ci sia necessita' di premesse ne' di scenari complessi o di grandi doti di immaginazione. La realta' terribile del mondo ostile dalle notti lunghe ed insonni si presenta vivido agli occhi ad ogni capitolo. Addirittura in alcuni momenti l'emozione per la concitazione degli eventi predomina e l'immersione nella lettura e' totale, quasi come se la sinfonia Jupiter risuonasse a tutto volume nel libro come nelle orecchie. Capolavoro
 
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