20 Luglio 2021, 21:09:50 | Commento scritto da Algernon |
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31 Gennaio 2021, 20:04:08 | Commento scritto da npano |
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Si legge ma non mi ha minimamente emozionato. Storia abbastanza ingenua. Qualche spunto di interesse nei racconti dei viaggiatori. La storia è un viaggio spaziale di un gruppo di pellegrini alla ricerca della macchina della trascendenza. Durante il viaggio tradimenti e alleanze danno un po' di sale al romanzo. Nel contempo i pellegrini raccontano le loro storie, ma non ci proviamo neanche a fare confronti con Hyperion. 6,5 di stima per un autore che a quasi 90 anni fa un romanzo comunque sensato ( spero non ci sia stato un ghost writer) | |||||||
11 Novembre 2020, 18:58:16 | Commento scritto da rarinantes |
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Romanzo discreto però con un ritmo a volte abbastanza fiacco. Aggiungo solo che l'uso della virgola da parte del traduttore ( almeno così credo ) è alquanto poco canonico: abbondante e spesso fuori luogo. | |||||||
09 Novembre 2020, 14:11:16 | Commento scritto da 56-bob |
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E' vero che scrivere qualcosa di veramente originale è sempre più difficile e questo romanzo non si smentisce. Oltre alle già citate similitudini con "Hyperion" e con "Fanteria dello spazio" io ci ho visto anche un po' di Jack Vance con le descrizioni di fantasiosi popoli alieni e delle loro consuetudini e poi - quasi una fotocopia - con il film "Guardiani della Galassia" dove è addirittura possibile fare un raffronto uno a uno tra i protagonisti dove il procione Rocket diventa la faina Xi, il vegetale Groot, il fiore 4107. Infine il muscoloso Drax diventa il massiccio Tordor e non manca la bella Gamora che diventa Ashia. Naturalmente il protagonista Peter Quill è il paio di Riley ! | |||||||
03 Novembre 2020, 09:46:44 | Commento scritto da ciccio |
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Discreto ma nulla di più, credo si possa dire che abbia preso spunti da diverse opere famose (a cominciare da Hyperion) ma senza uguagliarne lo spessore. | |||||||
23 Ottobre 2020, 14:42:31 | Commento scritto da antosimov |
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Buon romanzo, ottimo visto che è stato scritto da un novantenne. Alcuni alieni sono improbabili, inverosimili. I nemici assomigliano molto a quelli di FANTERIA DELLO SPAZIO. Ho saputo che ci sono dei seguiti, io penso che sia giusto questo finale per tutto. | |||||||
17 Ottobre 2020, 19:35:15 | Commento scritto da bibliotecario |
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Buon romanzo di genere Space Opera alla vecchia maniera, Gunn conosce bene il mestiere niente da dire, lo svolgimento è interessante, ma non mi sono mai levato dalla testa la fastidiosa impressione di già letto e la scintilla non è scoccata. Sufficiente ma niente di più. | |||||||
16 Ottobre 2020, 13:32:23 | Commento scritto da belvas |
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Bella lettura, quasi commovente pensandola come una sorta di testamento spirituale dell'autore, novantenne, che di fantascienza ne sa, in esso si trovano idee, luoghi e situazioni già viste, ma senza le ingenuità stilistiche tipiche della FS degli anni d'oro, di cui ricalca le suggestioni, tra tutte le sforzo di descrivere gli improbabili alieni. Un neo poco importante: il finale frettoloso, un neo importante: ma come si fa a parlare di "scaricamento di file" in un opera proiettata nel futuro remoto? Questo riduce di poco la mia valutazione, ho già commentato altre opere di Gunn, comunque ottima e meno male dopo le ultime disastrose prestazioni che ho commentato su queste pagine relativamente alla FS moderna. | |||||||
14 Ottobre 2020, 11:31:45 | Commento scritto da Rebo |
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Buon romanzo di fantascienza, solido e ben congegnato; ricalca un po' lo schema della prima parte di Hyperion di Simmons: pellegrinaggio misterioso e racconti dei pellegrini. Speriamo che Urania pubblichi i successivi volumi. Tanto di cappello a James Gunn che, novantenne, offre opere di questo tipo; cosa ci riserverà ora che sta per raggiungere il secolo di vita ? | |||||||
11 Ottobre 2020, 00:58:50 | Commento scritto da capricorno52 |
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E’ il primo romanzo che leggo di James Gunn , scrittore di lungo corso , all’ anagrafe risulta nato nel 1923 ormai quasi cento anni fa , alla lunga età non ha corrisposto una pari prolificità , comunque lode a Gunn che a novanta anni suonati scrive “Oltre l’ignoto” primo libro di una trilogia che leggendo il primo volume si preannuncia d’interessante lettura. "Oltre l’ignoto” è un romanzo FS vintage in cui si possono respirare i temi e le ambientazioni di una fantascienza anni “50” lontana nel tempo ma dotata di un robusto contenuto , dialoghi d’ effetto , citazioni a volte ironiche a volte profonde. La trama si sviluppa secondo il classico percorso della “cerca” , che si attua tramite un pericoloso ed avventuroso viaggio riservato a uomini ed alieni abitanti piu’ parti della galassia , alla ricerca della macchina della trascendenza.Si favoleggia che la macchina ha il potere di far trascendere colui che sappia usarla verso immensi poteri fisici o spirituali tali da piegare ai propri voleri interi popoli. Durante il viaggio che lentamente porta l'astronave a superare i confini della galassia per avventurasi nello spazio intergalattico , come nel Decamerone, ciascuno dei personaggi si presenta ed illustra la sua storia, la sua natura e la sua cultura rendendo il romanzo complesso ma allo stesso tempo avvincente , nonostante queste interruzioni atte a creare legami di affinità , ogni passeggero della nave persegue i propri scopi a volte manifesti ed a volte oscuri , relazionandosi nel bene e nel male in alleanza o in opposizione con gli altri. Libro ricco di situazioni e colpi di scena scritto in una prosa piacevole ma d'altri tempi che alterna interessanti descrizioni del cosmo con i dialoghi e gli scontri / incontri fra i passeggeri che subiscono l'atmosfera da thriller e mistero che circonda il viaggio. Un buon libro che presenta però un finale piuttosto ridotto ed affrettato lasciando al prossimo volume la risoluzione di tanti quesiti aperti. | |||||||
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