01 Giugno 2014, 17:22:28Commento scritto da gasp63
Voto: 6.00
Romanzo atipico di Philip J. Farmer. Ironico e, a suo tempo, innovatore, racconta le vicende dell'astronauta errante: terrestre sfuggito ad un disastro planetario, che vaga le immensità dello spazio alla ricerca....
Innovatore per il fatto d'essere uno dei primi, se non il primo, a trattare di sesso in un romanzo di fantascienza.
Romanzo in qualche maniera comico, ma non a livello della ormai mitica "Guida Galattica per autostoppisti".
Per questo romanzo Farmer si ispira a Vonnegut

La lettura ha avuto per me alti e bassi. Momenti divertenti alternati da altri noiosi.
Forse dopo tanti anni, è stato scritto nel '74, non sono stato capace di coglierne lo spirito innovativo.
 
13 Agosto 2012, 21:25:10Commento scritto da Arne Saknussemm
Voto: 8.00
Iniziamo dicendo che non capisco la definizione di "SF underground" affibiata a questo romanzo e non ritrovo in esso la carica innovativa che sembrerebbe contraddistinguerlo ( magari è un mio limite, non so), anzi mi ricorda tantissimo un grande romanzo degli anni '50, ovvero "Galassia che vai" di E.F.Russell, ed ho riscontrato in esso tante, tantissime affinità con le tecniche Vonneguttiane di "Mattatoio 5" (che ho letto subito prima di questo "Venere", ma parleremo delle affinità e divergenze tra questi 2 romanzi in altra sede) e con la fantasia a ruota libera del Van Vogt de "I rull".
Piu' che "Underground" direi "punk". Dissacrante, divertente, facile ma profondo, imprevedibile, intrigante.
Una sorta di Sex Pistolsiano "Great r'n'r swindle" che però riesce perfettamente là dove i Sex Pistols avevano penosamente fallito. Signori, queste sono cover di gran classe.
Prende non solo la mente ma anche il corpo.
Grande. Grandissimo.

8. Forse anche 8,5 !!
 
11 Dicembre 2009, 08:58:42Commento scritto da maxpullo
Voto: 8.50
Vedi valutazione urania 693
 
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