| Voto: 7.00 |
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| Voto: 7.50 |
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| Voto: 7.00 |
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| Voto: 9.00 |
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Ma non ha importanza, quello che conta è la storia ed il modo straordinario con cui è scritta.
Nora Keita Jemisin ha vinto un mucchio di premi e sono tutti strameritati. La lettura è entusiasmante ed è difficile staccare gli occhi dal libro.
La storia è ambientata su un pianeta assai travagliato perché la tettonica a placche è in continuo movimento, creando continue attività sismiche, orogenesi, vulcani sempre in eruzione o pronti a farlo, e continua interazione fra la crosta terrestre ed il mantello, soprattutto concentrati nella cosiddetta Quinta Stagione (che dura secoli). Tutto ciò determinerebbe l'estinzione dell'umanità ma, per merito di una categoria di persone con poteri particolari, ogni volta una piccola parte di umanità riesce a sopravvivere e ogni volta tornano fuori le vecchie abitudini: la lotta per il potere, le diversità (di casta, di territorio, di sesso, di mestiere, ecc.) con le discriminazioni conseguenti. Addirittura le persone che possiedono i superpoteri salvitici per l'umanità, vengono insultate, evitate, oltraggiate, respinte e addirittura attaccate.
Noi ci concentriamo su una di queste persone, Damyana/Syelenite/Essun, sui suoi incontri e avventure più o meno pericolose o terribili.
Gli altri personaggi sono tutti ben caratterizzati e scopriamo molte situazioni e differenze a seconda della comunità in cui ci troviamo.
Ritengo che il tema, insistito continuamente, sia in realtà un sottotesto, anche se l'autrice è donna, con la pelle scura e lesbica.
Il tema vero è l'aspetto fisico del pianeta, come metafora della nostra Terra, dimostrando la piccolezza dell'uomo. In 4 miliardi e mezzo di anni di evoluzione della Terra sono avvenuti un'infinità di fenomeni sconvolgenti che hanno creato, disfatto e ricreato i continenti, costruito le montagne, per arrivare dopo eoni al primo segnale di vita. In tutto ciò la vita dell'homo sapiens rappresenta solo un piccolo battito di ciglia. Ed ora qualcuno ha la pretesa di affermare che in pochi decenni (cioè un milionesimo di quel battito di ciglia) l'uomo sia in grado di provocare cambiamenti climatici definitivi.
Potrei fare migliaia di esempi di veri sconvolgimenti climatici (temperatura nella Roma Imperiale, la scoperta da parte dei Vichinghi della Groenlandia, cioè Terra Verde, La cosiddetta "piccola glaciazione" del Medioevo, il cosiddetto "anno senza Estate" nel XIX secolo per l'eruzione di un solo vulcano, ecc.)
Fra un altro battito di ciglia l'homo sapiens si estinguerà, senza aver interferito in alcun modo sui fenomeni naturali. La Terra durerà ancora miliardi di anni con altri sconvolgimenti.
Naturalmente l'uomo potrebbe interferire solo se ci fosse qualcuno con i superpoteri.
Ma questo vale solo nella letteratura fantastica, materia nella quale l'autrice eccelle.
Ed ora tuffiamoci sui due seguiti.
| Voto: 6.50 |
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Non mi ha appassionato molto , sembra quasi una preparazione per i romanzi successivi e quindi ha un lento procedere delle storie e non si vede una conclusione.
Presumo, spero, siano più interessanti i successivi capitoli.
Detto questo , i punti di forza sono:
- Il grande affresco che fa di questo mondo, pervaso da ricorrenti catastrofi e dove la vita e le civiltà si sviluppano con il solo scopo di sopravvivere. ( credo la parte migliore dell'opera).
- strutture sociali, personaggi, ambiente sono ben amalgamati tra di loro e rendono interessante il contesto in cui si muovono i nostri amici. stimolante.
Difetti ( a mio parere)
- Trovo che l'autrice abbia esagerato con i poteri degli orogeni , spesso al di fuori di qualsiasi sospensione del raziocinio. Questo sinceramente mi ha infastidito.
- lento , troppo lento il procedere della narrazione e il romanzo non è per niente autoconclusivo.
- un po' troppo fantasy per i miei gusti ( ma questo non è un difetto, è un mio sentire)
Comunque mi ha lasciato qualcosa e quindi OK , contento di averlo letto.
| Voto: 5.50 |
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| Voto: 8.00 |
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Molte similitudini con i romanzi di VANCE e di G. MARTIN.
Anche i MANGIAPIETRA assomigliano agli UOMINI PIETRA che vivono nei fiumi del TRONO DI SPADE.
L'inizio e' un po' lento e di difficile interpretazione,visto però che prevedeva già 3 volumi alla nascita, è comprensibile.
Con il procedere della lettura, diventa più coinvolgente; il finale è arrembante e spiega tutto e ci prepara al prossimo capitolo. Aspetto con impazienza che esca prossimamente il prossimo volume su URANIA JUMBO.
| Voto: 8.00 |
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| Voto: 7.00 |
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Personalmente apprezzo poco il genere Fantasy e di conseguenza il genere Science Fantasy e questo sicuramente ha qualche impatto sul giudizio.
Trama ed ambientazione complesse e fuori dal comune, un continente ironicamente chiamato Stilness dove, terremoti, eruzioni vulcaniche e altre cose terribili che colpiscono la terra , accadono costantemente, ci sono persone che sono in grado di manipolare la terra per alleviarle.
Queste persone sono chiamate orogene e anche se salvano continuamente il mondo sono costantemente schiave ed oppresse.
In questo mondo si muovono personaggi con tutti i gradienti e le combinazioni delle razze umane, anche attraverso la la loro sessualità , da quella eterosessuale a quella gay.
Sono orogeni umani femminili , Damaya , Syenite , Essun che interpretano in realtà un unico personaggio , fotografato psicologicamente con maestria nei diversi momenti della vita : da bambina, da ragazza ed infine da donna matura.
Lo stile di scrittura è diretto e molto realistico per non dire aspro , l’ autrice non concede nulla all’ ironia , né crea situazioni paradossali o ironiche, l’atmosfera in cui è intriso il romanzo è plumbea, grigia , certo ci sono rappresentazioni di amore , sesso e sentimenti familiari, ma senza calore , sono viste e raccontate a distanza come attraverso una lente d’ingrandimento.
All’ inizio bisogna essere pazienti perché i primi capitoli sono molto lenti e scritti in seconda persona e tempo presente, questo approccio avrebbe avuto bisogno di una introduzione , tuttavia man mano che il racconto prosegue dopo i primi capitoli lo stile cambia ed in molti punti diviene anche pregevole.
Nel complesso, il primo libro della trilogia "La terra spezzata" è stato in parte deludente , molto a causa delle aspettative imposte dalle montature pubblicitarie e dai riconoscimenti.
Se le mie aspettative fossero state un po 'più basse, avrebbero potuto essere soddisfatte poiché è un romanzo audace e innovativo.
Allo stato attuale, è ancora un'introduzione intrigante a una serie promettente, soprattutto ora che so cosa aspettarmi, ovviamente FS pochina.
| Voto: 9.00 |
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