14 Aprile 2024, 18:41:12Commento scritto da gentlezeuhl
Voto: 5.50
Noiosetto, un voto in meno rispetto al primo volume, già non eccelso. Qui ho trovato la scrittura più scorrevole rispetto al primo libro del ciclo e i personaggi egualmente ben caratterizzati. Il resto, però, poca cosa.
 
02 Novembre 2021, 18:49:29Commento scritto da cat
Voto: 3.00
Condivido in pieno il giudizio di Free Will, ma vorrei aggiungere una considerazione che pare sfuggita agli altri recensori.
Verso la fine del libro Zoe vie colpita all'addome da un calcio con conseguente rottura della milza e Leo da un proiettile sparato a distanza ravvicinata che lo colpisce al fianco destro.
A questo punto il dottor Salah Bourgiba li opera entrambi.

Ora ammettiamo che:
1) il dr Salah, con zero esperienza chirurgica sia in grado di eseguire una splenectomia d'urgenza
2) che sempre il dr. Salah sia in grado di riparare una lesione epatica da arma da fuoco (alla quale in genere non  si sopravvive).
3) che abbiano potuto improvvisarsi infermiere di sala due persone totalmente inesperte
4) che si sia potuto allestire dal nulla una sala operatoria completa di ferri (sterili?), farmaci , fili di sutura, garze, etc.

ammesso tutto questo (dopotutto è FS!):

Ma li ha operati da svegli? dov'era l'anestesista?

Inoltre il fegato non si cuce, al massimo leghi i vasi che sanguinano o, se sei un chirurgo con vasta esperienza  di chirurgia epatica, puoi fare une resezione.
Alla fine, nei ringraziamenti, La Kress ringrazia la dottoressa Maura Glynn-Thami per la sua competenza medica. E' uno scherzo?

Dimenticavo un'altra chicca. Il drenaggio addominale di Leo viene fatto pescare in una ciotolina (sic). Ma dopo che hai improvvisato una sala operatoria non hai un sacchetto o una bottiglia per raccordare il drenaggio?
Abbasso di un punto il voto di Free Will
 
05 Ottobre 2021, 16:47:44Commento scritto da Free Will
Voto: 4.00
Non ci credo. Non mi sembra possibile che Nancy Kress, una delle mie scrittrici preferite, cioè colei che ha scritto il ciclo dei "Mendicanti di Spagna", quello di "Probability/Realtà condivisa", del pianeta Greentrees/Crossfire" e tanto altro, abbia scritto questa cavolata. E' come se avesse buttato giù un canovaccio ed affidato ad un ghost writer la stesura del romanzo.
Questo sarebbe il secondo libro del ciclo del "Domani", ma non ci troviamo più sulla Terra (e quindi dobbiamo scordarci la magnifica idea dell'iperudito dei bambini), bensì sul pianeta dei Deneb.
Solitamente la scrittura della Kress è semplice, lineare, ma anche ardita, esplosiva, efficace e ricca.
Qui invece appare molto sciatta, decisamente buttata via, confusa e spesso noiosa.
Non si capisce il comportamento assurdo di molti personaggi. Alcuni di questi son ben caratterizzati, ma altri vengono appena nominati e poi scompaiono inspiegabilmente. E' un gran pasticcio, tutti contro tutti, senza che sia chiaro cosa vogliano. Ci sono gli abitanti del pianeta, i terrestri arrivati anni prima ed integrati fra i locali ed i nuovi terrestri, alcuni già conosciuti nel primo libro. Arriva anche un'astronave russa per compiere un'azione assurda, vile e cruenta, per poi sparire.
Fra i terrestri ci sono scienziati e militari, con tutti gli stereotipi del caso.
Venendo alla parte "scientifica", c'è il tentativo di due scienziati di costruire un vaccino in pochi giorni (come no?), senza alcuna attrezzatura o macchinario o ambiente sterile (certo!!!). E' divertente che questo vaccino venga chiamato Sputnik. Ricorda qualcosa? Di positivo c'è che il libro è stato scritto in epoca pre-covid 19, e quindi l'idea appare profetica. Ma Sputnik è anche il primo satellite lanciato in orbita da parte dei Sovietici e significa "compagno di viaggio".
Gli abitanti del pianeta abitano in una sorta di Comunità matriarcali, per certi versi simili ai kibbutz israeliani. Questo fatto, unito allo Sputnik, appare come una propaganda subliminale (e neppure troppo) per il regime dei comunisti "buoni" in contrapposizione ai russi "cattivi e non comunisti" rappresentati dall'astronave d'attacco.
Ne succedono di tutti i colori come certe scelte stupide per "aprire" un'astronave, ammazzando incidentalmente un po' di gente, compreso bambini, con lo scopo di "salvarli" liberando probabili "virofagi" da spargere su centinaia (?), migliaia (?), milioni (?) di persone , affidandosi alla diffusione con il solo vento. Potrei aggiungere molte altre assurdità come il bunker in cui si sono rifugiati alcuni terrestri del primo sbarco ( perché?).
Ma mi fermo qui. Ora mi tocca leggere anche il terzo libro del ciclo.
Comunque sarà l'ultimo libro di questa autrice perchè ha smesso di scrivere nel 2018 al compimento dei suoi 70 anni.  
 
06 Luglio 2021, 18:11:33Commento scritto da galions
Voto: 8.00
Secondo romanzo della trilogia ‘Yesterday’s Kin’ pubblicato nel 2018, non leggete questo commento se non avete iniziato la saga e volete evitare spoiler.
I romanzi non sono ‘stand alone’ per cui vanno letti nell’ordine.

Dopo la partenza della delegazione dei Deneb dalla Terra al termine di ‘Nessun domani’,  sono i terrestri a raggiungere il pianeta alieno chiamato Mondo, oppure Alleanza, dieci anni più tardi con un’astronave battezzata ‘Fratellanza’ dotata di una propulsione avveniristica.
Ma l’inizio di ‘Se ci sarà un domani’ è pieno di sorprese.
I progetti per l’astronave non sono farina del sacco dei Deneb, che in realtà sono una cultura monolitica a bassa tecnologia, bensì il lascito di un’altra civiltà aliena incontrata nella notte dei tempi e che ha permesso a costoro di fuggire dalla Terra in occasione di un’altra storica estinzione di massa.
Su quest’inizio aleggia pertanto l’inganno dei Deneb che nel romanzo d’apertura, consapevoli dell’immunità dei terrestri alle spore, non lo hanno rivelato per spronare gli scienziati ad individuare un vaccino.
Vaccino che però nel frattempo non è stato mai ottenuto e che sta diventando tremendamente urgente, dato che Mondo sta per essere esposto  a sua volta alla stessa minaccia.
Inoltre anche i russi hanno organizzato una missione verso Mondo in contemporanea con la nave ‘Fratellanza’ , ma con intenti tutt’altro che pacifici, tanto che giunti a destinazione attaccano i Deneb distruggendone gli insediamenti principali e colpiscono la nave americana, dalla quale fugge una navetta che riesce a sbarcare.
Questo attacco russo mi è sembrata da subito una trovata molto forzata e fuori luogo, perché posso capire l’isteria collettiva che dilagava sulla Terra alla vigilia di una possibile catastrofe umanitaria causata dalla diffusione delle spore, ma organizzare una missione interstellare al solo scopo di portare a termine una rappresaglia militare mi sembra davvero poco credibile.
Da questo punto in poi il ritmo cala drasticamente e l’elemento che sorregge la trama è il confronto continuo tra la disciplina militare dei ranger che scortano i terrestri e la ‘Bu^ka^tel’, ovvero un codice etico universale che regola la vita sociale dei Deneb.
E’ l’occasione per la Kress di celebrare la figura femminile nella civiltà aliena, segnata dal matriarcato e dalla rinuncia agli eccessi, laddove la bassa tecnologia per esempio è giustificabile sotto il profilo della sostenibilità ambientale, oppure il primato del bene comune sul vantaggio privato che si concretizza nella condivisione di una parte dei propri guadagni con il gruppo sociale (lakh) a cui si appartiene.
Aspetto che il nostro egoismo giudicherebbe certamente una pericolosa pulsione comunista.
La Kress quindi coglie l’occasione per lanciare un importante messaggio politico e che a mio avviso sottolinea come la fantascienza non sia affatto la letteratura di solo intrattenimento come viene giudicata dal lettore sprovveduto.
Il finale ricalca la formula di ‘Nessun domani’: ritmo che accelera vertiginosamente e tanta azione che ci riporta alla trama principale e accende l’attesa del lettore per il romanzo conclusivo.
Lia Tomasich firma un’altra superba traduzione dovendo affrontare anche i neologismi del linguaggio Deneb. Appuntamento con ‘Un domani per la Terra’.
 
03 Giugno 2021, 23:44:53Commento scritto da antosimov
Voto: 7.00
In questo secondo volume si ripetono pregi e difetti del primo.
Migliora nella parte finale in cui ci sono piu' movimento e piu' colpi di scena.
Il voto rimane quello della prima parte.
 
30 Agosto 2020, 12:24:23Commento scritto da astrologo
Voto: 5.50
secondo libro di una trilogia. A differenza del primo, questo risente un pò di una trama piuttosto sfilacciata e molto debole. L'ho trovato estremamente noioso, poco comprensibile e di una povertà di ideee non presente del primo volume.
 
10 Agosto 2020, 18:42:35Commento scritto da npano
Voto: 6.50
Confermo anche per questo romanzo i punti forti e i difetti del primo.
Buone idee non banali, sempre un ottimo stile di scrittura.
Ma non mi ha appassionato, poche emozioni e svolgimento abbastanza lento.
Comunque voto positivo.
il mezzo punto è anche di stima per un'autrice che ha scritto tanto e bene nel passato.

Spero nel terzo romanzo.
I russi la devono pagare !!!!
 
29 Maggio 2020, 13:50:11Commento scritto da doge
Voto: 7.50
La prima parte del romanzo l'ho trovata un po' lenta (forse perché, anche se sospettavo qualcosa, non mi aspettavo che I Deneb fossero cosi... indietro tecnologicamente parlando), tuttavia più la storia procede più le cose si fanno interessanti e capire di più della cultura di questa popolazione umana di un altro pianeta e del perché si sia sviluppata in questa direzione diventa interessante. I militari... bah, le solite teste calde.. "io eseguo gli ordini indipendentemente che crolli il mondo nel frattempo" (e crolli nel vero senso della parola..) : spero non siano tutti cosi, almeno uno si sveglia poi..
Comunque, le varie storie intrecciate tengono la trama ben ferma e non la fanno scadere nella banalità.. è curioso vedere poi, come messi nella stessa situazione dei terrestri, sembra che l'umanità di base degli abitanti di Mondo torni a galla.. Alcuni alla fine rimarranno lì, altri decidono di tornare..e cosa sarà successo nel frattempo sulla Terra? E alla fine scoppierà una guerra? Non vedo l'ora di leggere l'ultimo libro della trilogia! Voto: 7,5
 
12 Maggio 2020, 15:26:17Commento scritto da bibliotecario
Voto: 7.00
Secondo capitolo della trilogia Yesterday's Kin,in cui il focus della storia si ribalta, sono i terrestri ad arrivare su Alleanza o Mondo, il pianeta dei nostri lontani cugini. La Kress è un ottima scrittrice, e anche qui ci presenta una serie di personaggi terrestri e alieni perfettamente caratterizzati e credibili con tutti i loro dilemmi etici e i loro problemi interpersonali. La trama scorre che è un piacere e non mancano le parti movimentate. Ovviamente manca un finale vero e proprio, per quello dovremmo aspettare il terzo ed ultimo romanzo.  
 
10 Maggio 2020, 12:27:37Commento scritto da capricorno52
Voto: 7.50
Il sequel di “Se ci sarà un domani “ pubblicato nella collana Urania numero 1656 , non delude le aspettative , l’autrice imposta la nuova storia non discostandosi dai binati tracciati , certo non mancano le differenze , ad esempio :  l’ambientazione sul pianeta “Mondo” , i  nuovi personaggi , un particolare focus sui sentimenti e legami familiari , l’impatto sulla trama delle pulsioni del microcosmo militare composto dai soldati terresti a protezione della spedizione,  e,  su tutto lo scontro incontro fra due culture , quella terrestre e quella mondista , ambedue  di matrice umana comune ma differenziatesi nelle migliaia di anni di evoluzione su percorsi ambientali,  ecologici e societari diversi.
Il romanzo ha un inizio piuttosto lento ma presto la trama accelera dal momento del naufragio  sul pianeta “Mondo” , poiché la realtà con cui l’equipaggio terrestre deve fare i conti, presenta da una parte,  un mondo arretrato tecnologicamente e dall’ altra ,  l’immanenza di una grave pandemia causata dal prossimo arrivo nell’ atmosfera del pianeta dalle “spore spaziali” che dieci anni prima avevano disseminato la morte contaminando la Terra.
I terrestri cambiano cosi’ gli obiettivi della missione iniziando così una corsa piena di colpi di scena per la creazione di un vaccino in poco tempo e con scarsi mezzi.
Un libro di fantascienza  , ricco di sorprese, intenso per la parte  scientifica (virologia biologia ed ecologia)  , ma che , per merito della Kress , che si rivela una superba scrittrice che nel contesto del libro spiega la virologia in modo attento e semplice ( a differenza di tanti attuali divulgatori  sigh !! scientifici sigh sigh !! impegnati sul fronte del WEB e della TV sul Covid-19).
I personaggi sviluppati ad uso della trama piu’ interessanti e meno stereotipati sono :  Austin che rappresenta le pulsioni anche errate degli adolescenti , il dottor Salah Bougiba che rappresenta la disillusione della mezz’ età e Leo Brodie un tiratore scelto dell’ esercito americano che nel corso del romanzo acquisisce una nuova umanità ed accetta e lotta per il cambiamento, ma nessuno di loro indimenticabile o buca le pagine del libro.
Finale "politically correct" ove alcuni personaggi si riscattano dalle loro meschinità , l’ epilogo della storia apre una finestra sul prossimo sequel.
In conclusione , a mio giudizio, il libro , di buona fantascienza, è un seguito coerente con il primo volume della trilogia per la trama e le situazioni immaginate , lo stile di scrittura e una sorta di messaggio politico del Kress , da leggere.  
 
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